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Perché alle cliniche servono soluzioni di unified communication: il caso di Spectralink

L’esempio delle case di cura dell’organizzazione Aafje, attiva nei Paesi Bassi, che ha implementato le soluzioni di unified communication di Spectralink per oltre 5.000 dipendenti permette di capire l’impatto concreto di queste tecnologia nella soluzione delle sfide quotidiane delle strutture sanitarie

Pubblicato il 07 Mar 2023

Julien Bertheuil

Managing Director EMEA, Spectralink Corporation

sanità digitale

Le organizzazioni sanitarie di tutto il mondo tipicamente devono fare i conti con budget ridotti all’osso, con la carenza di personale e con l’aumento della richiesta generato dall’invecchiamento della popolazione. Inoltre, in risposta alla contrazione nell’erogazione di trattamenti per le patologie croniche durante la pandemia di Covid-19, molti pazienti hanno visto aggravarsi le loro patologie che di conseguenza ora richiedono maggiori cure, aumentando la necessità di rivolgersi alle strutture ospedaliere.

Dal momento che l’efficienza e la produttività guidano considerazioni sul budget, le strutture mediche, sia nazionali che private, contano sempre di più su soluzioni tecnologiche di unified communication (UC) per garantire che gli operatori sanitari siano in grado di continuare a fornire cure di alta qualità e di ottenere esiti clinici ottimali per i pazienti.

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Perché alle cliniche servono soluzioni di unified communications

In strutture sanitarie dove le équipe devono rimanere in contatto in ambienti spesso molto grandi e distribuiti, la qualità della connessione voce è un elemento fondamentale. Una connessione voce chiara è fondamentale per la corretta somministrazione dei farmaci, nel dosaggio esatto e per garantire reperibilità tempestiva. Messaggi frammentati o parziali che portano i medici o gli infermieri a incomprensioni o a perdere le chiamate più importanti non sono ammissibili in un contesto così frenetico.

Le soluzioni UC per la mobilità, infatti, esercitano un effetto tangibile sul personale sanitario, che riesce così a passare meno tempo negli uffici e alle scrivanie al PC, e a dedicare più tempo a occuparsi dei pazienti. Studi recenti indicano che un turno giornaliero medio di 12 ore richiede al personale sanitario di camminare per circa otto chilometri tra visite alla farmacia, controllo dei dosaggi e aggiornamento delle cartelle cliniche, per cui il personale medico può ritrovarsi con una parte significativa della giornata sprecata in spostamenti e burocrazia. Se il personale infermieristico può invece ordinare i farmaci immediatamente dopo o addirittura durante la visita al paziente, o registrare i tempi di trattamento e i dosaggi direttamente su un dispositivo portatile, ovunque si trovi, potrà invece dedicare molto più tempo ai pazienti, migliorandone l’esperienza complessiva e creando un rapporto di fiducia.

Alcuni ospedali inoltre impediscono al personale di utilizzare i dispositivi mobili personali durante i turni di lavoro per proteggere i dati sensibili dei pazienti o per evitare che i pazienti accedano in modo inappropriato a informazioni riservate. Grazie a dispositivi enterprise, che possono essere messi in modalità di “blocco” quando non sono in uso, il personale può invece portare con sé il proprio dispositivo per tutto il turno. L’adesione automatizzata a flussi di lavoro clinici obbligatori e l’interoperabilità con le principali piattaforme di produttività e applicazioni mediche in uso, consentono al personale di confermare i farmaci e di accedere, aggiornare e condividere velocemente le cartelle cliniche elettroniche e le informazioni cliniche ovunque si trovino.

UC per la sicurezza dei lavoratori della Sanità

Garantire che gli operatori sanitari restino sempre connessi non è solo importante per migliorare la produttività e l’esperienza del paziente, ma contribuisce anche a garantire la sicurezza personale degli operatori. Purtroppo, le aggressioni al personale sanitario sono tristemente frequenti e in continuo aumento, tanto che uno sconcertante 90% del personale di pronto soccorso riferisce di aver subito violenze fisiche. I dispositivi portatili che incorporano allarmi vivavoce facili da azionare o sensori di movimento che emettono segnalazioni in caso di caduta brusca e inaspettata, seguita da inattività, assicurano che gli operatori sanitari possano svolgere il proprio lavoro in tutta tranquillità e rappresentano addirittura un supporto fondamentale per gli infermieri psichiatrici o per chi fa i turni di notte.

L’impatto sul benessere dei pazienti

Un altro importante utilizzo degli allarmi attivati da sensori riguarda la sicurezza e il benessere dei pazienti: grazie a sistemi che avvisano gli operatori sanitari e gli assistenti in caso di caduta o di movimento inaspettato del paziente, gli assistenti possono intervenire immediatamente quando è necessario prestare aiuto. Un uso nuovo e interessante di questa tecnologia è in corso in alcune case di cura, dove i pazienti affetti da demenza senile possono usufruire di una maggiore libertà di movimento, che ricevono avvisi quando il paziente è in movimento o in pericolo.

In un settore sanitario che opera a ritmi serrati i dispositivi vengono spesso condivisi, passando da un utente all’altro tra turni, senza fermarsi per la ricarica, la condivisione dei dispositivi pone anche problemi di sicurezza in termini di igiene; in particolare, i dispositivi portatili possono facilmente entrare in contatto con rifiuti biologici. Per questo motivo, è fondamentale garantire che gli operatori sanitari dispongano di dispositivi che possano essere sterilizzati in modo efficace senza comprometterli.

L’esempio di Spectralink

Un caso concreto, utile da approfondire per capire gli impatti delle soluzioni UC nella Sanità, è quello di Aafje, un’organizzazione sanitaria specializzata in case di cura e residenze per anziani con 20 sedi nei Paesi Bassi, ha implementato i dispositivi Spectralink Versity per oltre 5000 dipendenti e 20 strutture.

Ha inoltre installato Amie, la piattaforma di gestione centralizzata della rete, che garantisce prestazioni ottimali per le équipe ed efficienza del flusso di lavoro, fornendo visibilità sui problemi più comuni della gestione di rete e dispositivi, in modo da identificare e risolvere rapidamente le problematiche. Aafje ha scelto queste soluzioni UC per:

  • Prestazioni Wi-Fi native straordinarie: in una sede, ad esempio, è ora possibile uscire dall’edificio continuando a godere di una ricezione perfetta fino a 100m.
  • Compatibilità con Android e integrazione con la piattaforma esistente e con il software sanitario in uso, soluzioni MDM e sistemi di allarme antincendio
  • Batteria sostituibile: un solo telefono, ma con batteria sostituibile, consente di passare da 3 telefoni a uno solo
  • Pulsante di allarme 

Conclusione

Abilitare gli operatori sanitari a svolgere al meglio il proprio lavoro, senza doversi preoccupare di correre al computer per compilare le informazioni o per controllare di aver ricevuto le giuste istruzioni al telefono comporta anche un notevole miglioramento degli esiti clinici. Fornire loro accesso a informazioni e canali di comunicazione efficienti e portatili è quindi fondamentale per favorire un’assistenza di massima qualità. L’uso di dispositivi professionali, che abilitano la UC può contribuire a migliorare i risultati, l’efficacia operativa e il benessere del personale.

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