Connected care

Sistemi di salute e cure digitali: come la pensano i Medici di Famiglia

In un momento di grandi cambiamenti, le tematiche relative alla salute digitale assumono grande importanza. Al recente Congresso della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale è stata presentata la sintesi dell’orientamento della professione sulla connected care in vista della definizione di un position paper

Pubblicato il 30 Ott 2020

Paolo Misericordia

responsabile dell’Area ICT della FIMMG

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Comprendere l’impatto che i grandi cambiamenti in atto, imposti anche dall’impatto che la pandemia ha avuto sulla vita dell’intera società, possono avere sui vari settori dell’assistenza sanitaria e sulla complessiva gestione della salute del cittadino, diventa fondamentale per cercare di orientare e governare l’evoluzione di questi sistemi.

In occasione del 77° Congresso Nazionale il Centro Studi della FIMMG ha presentato i risultati di una iniziativa condotta presso i quadri dell’associazione, indirizzata a comprendere la vision della Medicina di Famiglia italiana sui temi della salute digitale, con l’obiettivo di definire un “position paper” su questi argomenti. È stato sottoposto all’attenzione dei dirigenti provinciali, regionali e nazionali del sindacato, un set di affermazioni relative a quattro aree specifiche:

  • la comunicazione paziente-medico,
  • le app per la salute,
  • la salute e le cure digitali,
  • le piattaforme digitali.

È stato richiesto di esprimere, su tali affermazioni, un livello di condivisione; l’analisi dei risultati, condotta con il metodo “DELPHI”, ha permesso di individuare il complessivo orientamento su come dovrebbe essere affrontato e gestito, nella Medicina di Famiglia, l’impatto delle soluzioni della salute digitale sulla complessità del processo assistenziale e sulla relazione con i propri assistiti.

Di seguito viene riportata una sintesi degli orientamenti emersi, che andranno a costituire lo statement della Medicina di Famiglia sui temi della “connected care”.

Comunicazione paziente-medico

L’area che riguarda la comunicazione tra il medico e i suoi assistiti, rappresenta uno degli aspetti che ha subìto grande impatto durante l’epidemia. Le modalità di contatto paziente-medico sono state profondamente modificate, indirizzate sui tanti canali alternativi che, anche nella successiva fase di quiescenza dell’epidemia, hanno continuato comunque ad essere significativamente utilizzati.

  • I sistemi di “multicanalità comunicativa” che, soprattutto in questo periodo, sono stati attivati, devono essere considerati come nuove modalità strutturate per estendere la relazione paziente-medico
  • I flussi di dati derivanti dai nuovi sistemi di “multicanalità comunicativa” dovrebbero essere integrati nei database assistenziali dei MMG in modo da ottimizzare il livello informativo che ne può derivare
  • I sistemi di interfaccia comunicativa dovrebbero essere governati dal medico per poter gestire le modalità della relazione con il proprio assistito
  • È necessario disporre, sulla complessità di questo tema, di un quadro normativo che tenga conto delle nuove risorse tecnologiche, chiarendo differenze e sovrapponibilità di tali procedure come atti medici e i livelli di responsabilità per tutelare al meglio la salute del cittadino e la professione sanitaria

App per la salute

Le App per la salute per lo più utilizzate attraverso gli smartphone, non sono più appannaggio solo delle fasce più giovani della popolazione. Si tratta di un settore in fortissima evoluzione, da sempre poco governato dalla presenza dei medici, che rischia di incidere sempre più su comportamenti e conseguenze di tipo sanitario.

  • Per essere considerati dispositivi utilizzabili dal punto di vista sanitario la professione richiede adeguati criteri di certificazione e sicurezza.
  • I Medici di Famiglia sono interessati ad entrare nei percorsi di realizzazione e controllo nell’uso di queste App, intervenendo attivamente in quella che deve diventare una vera “prescrizione” dell’uso della App e nella interpretazione dei risultati.
  • I dati prodotti da tali applicativi dovrebbero confluire nei database clinico-assistenziali dei Medici di Famiglia, a completamento ed integrazione informativa con il resto dei dati sanitari
  • È necessario che su questi temi sia realizzato un percorso di aggiornamento continuo dei Medici di Medicina Generale
  • Anche rispetto a queste tecnologie è auspicata la definizione di un impianto normativo che chiarisca i livelli di responsabilità professionale nelle modalità di uso di questi dispositivi e di interpretazione dei loro risultati

Salute e cure digitali

Le “cure digitali” rappresentano, almeno nell’accezione più comune, il core della “telemedicina”. La loro enorme potenzialità e la possibilità, alla luce dei recenti eventi, di poterle finalmente metterle “in pista” pone comunque delle riflessioni su come effettivamente posizionarle, sui modelli migliori di implementazione, sulle nuove modalità di relazione tra operatori, pazienti e loro caregivers.

  • Le soluzioni di “salute e cure digitali” devono essere «prescritte» dal medico e da lui governate come qualsiasi altra soluzione di diagnosi e cura
  • È ritenuta indispensabile la validazione di tali strumenti attraverso un adeguato processo certificativo.
  • I dati prodotti da queste risorse devono confluire nei database clinico-assistenziali dei medici, in particolare in riferimento ad interventi condotti sul paziente cronico
  • I team che operano con i MMG (collaboratori di studio, infermieri ed eventuale personale specialistico) devono essere coinvolti in modalità integrata nei processi di utilizzo di queste risorse.
  • Tali soluzioni vengono ritenute adeguate per migliorare l’accessibilità alla prestazione sanitaria, favorendo le logiche di prossimità al domicilio del paziente e sfruttando l’opportunità offerta dalla capillarità di distribuzione degli studi dei medici.
  • Auspicabile è l’incremento dell’implementazione di televisita, teleconsulto e telecooperazione ritenute particolarmente utili almeno nelle condizioni cliniche in cui prevale l’esigenza di consultazione documentale.
  • L’adozione di tali strumenti è considerata una occasione di empowerment per il paziente e per i suoi caregivers.
  • Anche su questo tema è auspicata l’intervento di un adeguato quadro normativo

Piattaforme digitali

Quello delle infrastrutture, delle piattaforme digitali, degli ambiti cioè dove il dato va a confluire, per essere archiviato, analizzato e organizzato per diventare funzionale alla più adeguata presa in carico professionale e, conseguentemente, alla erogazione ottimale del processo assistenziale, è un tema di fondamentale importanza.

  • Le piattaforme digitali hanno importanza strategica nella organizzazione dei processi assistenziali, nella gestione e nell’analisi del dato sanitario.
  • La gestione autonoma delle piattaforme da parte dei Medici di Medicina Generale è la premessa per garantire nella definizione di processi assistenziali, la visione e la sensibilità di un approccio comprensivo ed olistico tipico della medicina di famiglia.
  • Le piattaforme digitali devono poter essere integrate con i database clinico-assistenziali dei medici affinché possa essere fruibile il quadro dei dati complessivo del singolo paziente.

Sono stati sostanzialmente individuati, utilizzando una metodica accreditata, indirizzi e priorità che andranno a costituire i cardini della prossima position-paper di FIMMG. Il rapido evolvere delle esigenze assistenziali impone di adottare soluzioni innovative e poco esplorate; averne consapevolezza, esponendo una posizione condivisa, è il primo inevitabile passo per fruire al meglio delle loro enormi potenzialità.

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