SPONSORED ARTICLE

Smart health per il welfare aziendale, perché serve una piattaforma: il caso di Medicalbox

Snellire l’accesso ai servizi sanitari da parte dei pazienti anche da remoto, rendendo meno stressante l’esperienza degli utenti: vediamo come le piattaforme di smart health rendono più fluido e veloce l’approccio alle prestazioni mediche

Pubblicato il 28 Feb 2023

smart health

Sempre più aziende offrono ai propri dipendenti pacchetti welfare, benefici che permettono un accesso più diretto alle prestazioni sanitarie. Sono tante le modalità con cui i datori di lavoro si fanno carico delle prestazioni sanitarie garantite ai propri dipendenti, ma la formula più diffusa è quella in cui l’azienda copre i costi lasciando agli utenti la prenotazione della visita o dell’esame. Per rendere più semplice e veloce questo processo, in modo da ottimizzare l’accesso ai servizi e rendere l’esperienza del paziente meno stressante, è utile l’adozione di soluzioni digitali appositamente pensate per questo scopo.

Accesso ai servizi sanitari, le difficoltà

Attendere un anno per sottoporsi a una risonanza magnetica o diversi mesi per una visita specialistica è una realtà familiare a molti italiani. La pandemia ha ulteriormente aggravato un problema che interessa il Servizio sanitario nazionale da molto tempo: quello delle liste d’attesa.

CittadinanzAttiva ha stimato che nel 2021 un cittadino su 10 ha rinunciato alle cure a causa dei tempi di attesa troppo lunghi.

Nella sanità privata la situazione è decisamente migliore, ma non tutti possono permettersela: secondo AltroConsumo, nel 2021 il 65% delle persone che non è riuscita a prenotare una visita o un esame in tempi congrui è migrata al privato.

L’impatto della sanità digitale 

Una delle sfide dell’e-health in sanità è riuscire a coniugare i bisogni di chi necessita di una visita, un esame o un trattamento con la gestione a distanza, che non sempre semplifica le procedure e che spesso viene percepita come fredda dall’utente. Questo obiettivo è compatibile con gli obiettivi del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ottica di accelerare la trasformazione digitale-. Secondo il report “Digital Health 2030”, elaborato da The European House-Ambrosetti per il Cepfas, nel 2021 in Italia la spesa per la sanità digitale è cresciuta in maniera più significativa rispetto agli ultimi anni (+12,5% rispetto all’anno precedente), raggiungendo un valore di 1,7 miliardi di euro, pari all’1,3% della spesa sanitaria pubblica. La pandemia ha fornito un importante impulso all’implementazione della telemedicina da parte delle strutture ospedaliere, sia pubbliche che private. Ciò che in questa fase resta complesso da misurare è l’impatto della sanità digitale nel quotidiano delle persone.

Il corporate welfare in ambito sanitario 

Sono sempre più le aziende che mettono a disposizione dei propri dipendenti beni e servizi volti ad aumentare il loro benessere e migliorare la loro qualità della vita. Secondo l’Osservatorio Welfare Assolombarda, infatti, il tasso di diffusione del welfare aziendale è salito negli ultimi anni, nonostante la flessione, a partire dal 2020, del numero complessivo di accordi attivi e depositati. Nel 2021 quasi 6 aziende su 10 tra quelle analizzate vi hanno fatto ricorso e un lavoratore su tre ha scelto di convertire in welfare almeno una parte del premio di produzione.

L’Osservatorio Welfare di Edenred Italia, che descrive le scelte e i consumi di imprese e lavoratori in materia di welfare aziendale, ha riportato che l’aggregato di spesa relativo al welfare sociale (previdenza, sanità, istruzione, assistenza e cura) nel 2021 ha rappresentato quasi il 48% della spesa complessiva fatta dai lavoratori nel campo del welfare. La sanità integrativa è stimata in un valore pari al 8%.

Infine, sono sempre più i contratti collettivi nazionali (Ccnl) che prevedono l’iscrizione obbligatoria e automatica dei lavoratori ai fondi di assistenza sanitaria integrativa negoziali di settore. Secondo il rapporto “Welfare for people” realizzato da Intesa San Paolo e Adapt, sono il 76% dei Ccnl analizzati.

In questo quadro è importante per il lavoratore interfacciarsi con un servizio semplice, che gli permetta di usufruire dei benefit aziendali con un’assistenza dedicata.

Piattaforma per la prenotazione, il caso di Medicalbox

Per semplificare ulteriormente l’accesso a visite ed esami in regime privato, risulta utile adottare una soluzione smart grazie alla quale il dipendente deve preoccuparsi soltanto della scelta della prestazione e del luogo dove effettuarla. Tra gli strumenti presenti sul mercato, anche la piattaforma Medicalbox, che permette di prenotare visite ed esami grazie a un’interfaccia chiara e funzionale, senza perdere il contatto umano con l’utente.

Medicalbox è in sostanza un motore di ricerca – integrabile all’interno del portale welfare dell’azienda – che contiene un network di strutture private presenti in tutta Italia presso le quali è possibile prenotare una visita o un esame. Il dipendente deve unicamente preoccuparsi di inviare una richiesta per il tipo di accertamento cui desidera sottoporsi e l’indicazione del centro più comodo. La richiesta verrà poi evasa dallo staff di Medicalbox: dalla prenotazione vera e propria alle informazioni per eventuali preparazioni particolari, fino ai reminder dell’appuntamento. E lo staff seguirà in ogni fase il dipendente, anche in caso di modifica o cancellazione. All’utente verrà quindi rilasciato un voucher da presentare il giorno dell’appuntamento.

In un mondo in cui molti servizi sono affidati a chatbot e intelligenze artificiali, molto efficienti ma poco empatici, l’avere una persona cui spiegare una difficoltà, chiedere un chiarimento o farsi aiutare in una procedura è un valore aggiunto importante. Tutto questo senza rinunciare all’immediatezza degli strumenti digitali, che geolocalizzano il dipendente e gli propongono le strutture più vicine per il tipo di esame o visita selezionato.

Sanità e corporate welfare, un’integrazione necessaria 

Integrare il corporate welfare in ambito sanitario significa offrire un’opportunità in più ai propri dipendenti e un indubbio vantaggio di sicurezza anche per l’azienda, se il servizio è garantito da un player con grande esperienza nell’ambito dell’healthcare e dell’e-health in particolare.

Medicalbox può essere integrato sia nei piani di welfare aziendali, sia nei siti dei clienti di polizze sanitarie così che le assicurazioni potrebbero offrire un’esperienza end2end ai propri assicurati. La piattaforma Medicalbox punta a creare un ecosistema nuovo, che sfrutti appieno le potenzialità del digitale affiancando il calore umano tipico dell’assistenza fornita di persona. Questo affinché gli utenti si trovino a proprio agio nell’utilizzo di nuovi strumenti di corporate welfare che permettono loro di prendersi cura della propria salute nelle migliori strutture private del Paese, evitando lunghe liste d’attesa e con un ausilio di personale dedicato, in grado di occuparsi per loro dell’intera gestione della prenotazione sanitaria.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Artexe

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3