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Telechirurgia 5G, medicina a distanza con precisione e velocità: esempi di applicazione e sfide



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La telechirurgia assistita dal 5G offre precisione e velocità nella trasmissione dati, consentendo interventi delicati a distanza in cardiologia, neurochirurgia e oncologia. Riduce rischi di trasporto e amplia l’accesso a cure specialistiche. Sebbene esistano limiti tecnologici e normativi, il futuro promette ulteriori avanzamenti con reti 6G e realtà aumentata

Pubblicato il 6 giu 2024

Domenico Marino

Università Degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria



Telemedicina all’Ospedale San Raffaele: il caso del supporto del paziente candidato all'intervento chirurgico

La telechirurgia assistita dal 5G rappresenta un avanzamento nelle tecniche chirurgiche, offrendo un incredibile livello di precisione e velocità nella trasmissione dei dati, essenziale per eseguire operazioni delicate su pazienti situati a grande distanza dai chirurghi.

Esempi di applicazione della telechirurgia nel campo cardiovascolare, neurochirurgico e oncologico

Questa tecnologia, con la sua bassa latenza e affidabilità, permette interventi in aree come la chirurgia cardiovascolare, neurochirurgia e chirurgia oncologica, migliorando la sicurezza e l’efficacia degli interventi. Nel campo della chirurgia cardiovascolare, operazioni come l’impianto di stent o la riparazione di aneurismi aortici possono essere condotte a distanza.

Questo approccio diminuisce notevolmente il rischio associato al trasporto del paziente e aumenta la disponibilità di trattamenti specialistici.

Uno dei primi interventi è stato l’impianto di stent per un’arteria coronarica in modo remoto. Il chirurgo, situato a grande distanza dall’ospedale, ha  manovrato i dispositivi medici da remoto attraverso una connessione 5G.

In neurochirurgia, la rimozione di tumori cerebrali e interventi sulla colonna vertebrale si avvantaggiano particolarmente della precisione fornita dalla telechirurgia. Questa tecnica consente ai chirurghi di operare con una precisione millimetrica, essenziale in un campo dove ogni piccola variazione può avere conseguenze significative per la salute del paziente. Infine, nella chirurgia oncologica, la telechirurgia è particolarmente utile per rimuovere tumori situati in aree critiche.

La chirurgia refrattiva gestita da remoto: una frontiera innovativa nella medicina oculistica

Chirurghi esperti possono eseguire questi delicati interventi da remote località, assicurando che i tessuti sani vengano preservati il più possibile durante l’operazione. Questo riduce il rischio di complicazioni post-operatorie e migliora significativamente la prognosi del paziente.  Una frontiera molto importante per garantire un accesso alle cure più generalizzato è costituito dalla chirurgia refrattiva gestita da remoto che rappresenta una frontiera innovativa nel campo della medicina oculistica attraverso l’uso di tecnologie di telepresenza e connettività di ultima generazione. Tradizionalmente, questi interventi richiedono la presenza fisica del chirurgo, ma con l’avvento delle tecnologie avanzate di chirurgia da remoto, è ora possibile eseguire queste delicate procedure a distanza.

Il funzionamento della chirurgia refrattiva da remoto si basa sull’utilizzo di sistemi laser sofisticati controllati a distanza da specialisti tramite connessioni ad alta velocità, in questo caso 5G, che come già detto, garantiscono una latenza minima durante l’esecuzione degli interventi.

Il primo intervento di chirurgia refrattiva da remoto in Italia

Un esempio molto importante dell’utilizzo di queste tecnologie in Italia è costituito dall’intervento di chirurgia refrattiva da remoto condotto presso l’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma che  rappresenta un esempio illuminante del potenziale delle nuove tecnologie applicate al campo medico. Grazie alla collaborazione tra TIM, Ericsson e iVis Technologies, è stato possibile sfruttare la potenza della connettività 5G per realizzare un intervento chirurgico a distanza, dimostrando che tali pratiche non sono solo fattibili, ma anche efficaci.

Le potenzialità e i limiti della chirurgia gestita da remoto con il 5G

La telechirurgia con il 5G apre nuove frontiere nella medicina, permettendo interventi chirurgici che erano una volta limitati dalla vicinanza fisica e dalla disponibilità di competenze specialistiche. Con questa tecnologia, la possibilità di salvare vite e migliorare la qualità delle cure diventa accessibile a un numero molto più ampio di pazienti in tutto il mondo, trasformando il concetto stesso di chirurgia e assistenza sanitaria.

Questa tecnologia consente ai chirurghi di operare su un paziente situato in un ospedale diverso da quello in cui si trovano, superando così le barriere fisiche e geografiche che potrebbero limitare l’accesso a cure specialistiche di alto livello. Le attuali potenzialità della chirurgia gestita da remoto  con 5G sono significative. Prima di tutto, questa pratica permette di estendere l’accesso alle cure di alta specializzazione anche in quelle aree geografiche dove non sono presenti specialisti qualificati. Inoltre, offre la possibilità di ridurre i tempi e i costi associati agli spostamenti dei pazienti, minimizzando altresì il rischio di complicazioni legate al viaggio per individui con condizioni di salute particolarmente delicate. Un altro aspetto rilevante è la possibilità di formare chirurghi meno esperti, i quali possono assistere in tempo reale a procedure complesse e interagire con i colleghi più esperti.

Nonostante le notevoli potenzialità, esistono anche dei limiti non trascurabili. La dipendenza dalla tecnologia e dalle infrastrutture di connettività è forse il limite più grande: una connessione instabile o una tecnologia non perfettamente affidabile potrebbero compromettere l’esito dell’intervento.

Inoltre, la gestione di eventuali emergenze in tempo reale potrebbe essere più complicata da gestire a distanza, richiedendo sistemi di back-up e protocolli di sicurezza estremamente rigorosi. Infine, esistono questioni normative e di privacy che devono essere attentamente valutate e gestite, data la natura delicata delle informazioni scambiate e della salute dei pazienti. Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, la chirurgia refrattiva da remoto è destinata a evolversi in maniera significativa.

Le sfide future nella telechirurgia: cosa ci aspetta con l’avvento del 6G

L’ulteriore miglioramento delle reti di telecomunicazione, come il 6G, potrebbe ridurre ulteriormente la latenza e aumentare la stabilità e l’affidabilità delle connessioni. Potrebbero essere sviluppati anche sistemi di realtà aumentata e realtà virtuale per migliorare la precisione delle operazioni e fornire al chirurgo una visione ancora più dettagliata e tridimensionale del campo operatorio. Queste tecnologie potrebbero trasformare ulteriormente il settore, rendendo queste procedure ancora più sicure e accessibili.

Questa possibilità segna un passo importante verso un futuro in cui l’accesso alle cure mediche di alta qualità può superare le barriere fisiche, rendendo la medicina specialistica un bene più equamente distribuito e facilmente accessibile a livello globale. Nonostante le sfide tecniche e normative siano presenti e siano forti, il percorso è tracciato e la tecnologia continuerà a svolgere un ruolo cruciale nell’abbattere le barriere alla cura della salute.


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