Il teleconsulto e la televisita sono termini a volte usati in modo vicendevole ma che, in realtà, sono ben diversi tra loro. Il teleconsulto è un confronto tra medici che si coordinano al fine di scambiarsi informazioni, di giungere a una diagnosi oppure scegliere una terapia senza che il paziente sia presente. Il termine televisita invece fa riferimento a una forma di visita sanitaria durante la quale il medico e il paziente non sono nella medesima stanza e che può avvenire in tempo reale ma anche in modo differito.
Quest’ultima modalità si verifica molto spesso ovvero, per esempio, quando il paziente comunica al medico gli effetti di un farmaco mediante un apposito canale oppure via email e lo specialista, seppure in un secondo momento, lo istruisce sul da farsi.
Due contesti diversi che possono fare affidamento su diverse tecnologie che sono da considerare solide, consolidate e, tuttavia, in costante via di sviluppo.
Introduzione al teleconsulto e alla televisita
Essere distanti dal presidio medico e non per questo rinunciare alle cure del caso. Non è né futuristico né utopico, è quanto succede già oggi ed è un settore nel quale la ricerca tecnologica non conosce sosta per diversi motivi, per lo più collegati tra loro.
Il riferimento è ovviamente allo Smart working che non è solo un nuovo modo di lavorare ma un modus vivendi: le persone, non avendo più vantaggi pratici nell’abitare in prossimità del luogo di lavoro, possono persino lasciare le grandi città per stabilirsi in centri più piccoli e più a misura d’uomo.
Questo comporta anche degli svantaggi tra i quali, appunto, una certa lontananza geografica dai medici di fiducia o dalle strutture sanitarie presso le quali una persona è in cura per patologie pregresse oppure croniche.
Rientrano nella sfera della telemedicina anche tutti quei dispositivi sanitari dotati di sensori che servono a monitorare lo stato di salute di un paziente
Distanze che vengono ridotte grazie a specifici software, dei quali forniamo una carrellata.
I software per teleconsulto e televisita
Le soluzioni attuali sono molte e, benché presentino differenze sostanziali una dall’altra, rispondono tutte alla medesima filosofia, ossia facilitare i teleconsulti e le televisite.
Doxy.me
È una tra le soluzioni più diffuse e, a suo modo, fa scuola. Doxy.me non è disponibile in lingua italiana ma riesce a supplire a questa mancanza con la facilità d’uso e le funzionalità che sono calibrate sulla platea di riferimento.
Le quattro versioni si differenziano proprio a seconda di chi ne fa uso. La prima, gratuita, è dedicata ai pazienti i quali, oltre agli strumenti video per dialogare con i medici, hanno a disposizione la sala d’attesa virtuale, ossia possono sapere quanto manca all’inizio della televisita e così, nel frattempo, svolgere altre mansioni.
Le versioni dedicate ai medici permettono l’uso di canali video e testuali per interagire con i pazienti, la condivisione dei dati all’interno di un circuito protetto dagli standard per la salvaguardia della sicurezza. I prezzi per i medici che ne fanno uso partono da 29 euro al mese.
Zoom for Healthcare
Uno strumento popolare, ossia Zoom, declinato agli usi e alle necessità del comparto sanitario. Tutte le garanzie e le funzionalità d’uso tipiche di Zoom – che ha risolto i problemi in materia di privacy – a disposizione dei medici i quali possono replicare interamente i rispettivi studi, fino al punto di integrare nella piattaforma la lettura dei dati di dispositivi medici.
Amwell
Unire più tecnologie in un’unica piattaforma alla quale possono aderire diversi medici e diversi attori del comparto sanitario a prescindere dagli strumenti che sono soliti usare. Questa è Amwell, che diventa una sorta di studio medico virtuale sempre aperto e mediante il quale ci si può avvalere del parere di un medico a qualsiasi ora di ogni giorno.
Amwell è una piattaforma che offre un servizio medico pensato anche per quelle zone scarsamente servita da strutture sanitarie.
Teladoc
Teladoc è una delle prime aziende che si occupano di telemedicina e, nata nel 2002, vanta un’esperienza più che ventennale. Offre servizi di telemedicina, pareri medici e analisi dei dati sanitari monitorati da specifici dispositivi ed elaborati mediante principi di intelligenza artificiale. Teladoc sfrutta canali tradizionali (telefono e videoconferenza) e una selezione di applicazioni mediche e dispositivi.
VSee
Piattaforma che fornisce strumenti per la comunicazione e per l’armonizzazione dei flussi di lavoro per consentire la migliore erogazione di servizi sanitari a distanza. VSee si rivolge a qualsiasi medico e, oltre a facilitarne la presenza online, consente anche di svolgere compiti di fatturazione e il monitoraggio dei dati dei pazienti.
L’interfaccia intuitiva consente di integrare nella trasmissione video e audio diversi profili, siano questi più pazienti o diversi specialisti che devono conferire tra loro e, grazie alla fluidità dei codec usati, gli streaming audio e video sono garantiti anche avendo a disposizione banda internet ridotta.
Mend
Mend Healthcare è una piattaforma che, con il contributo dell’AI, aiuta i medici a gestire a distanza e in toto il rapporto con i propri pazienti, consentendo di stabilire un canale di comunicazione, di seguire i piani terapeutici e permettendo di programmare dei reminder da associare a ogni passo del ciclo di cura.
eVisit
Dall’appuntamento alla prescrizione di farmaci. Un iter completamente gestibile con il supporto di eVisit che è teso alla gestione dei pazienti per garantire loro un’esperienza lineare e il più possibile agevole. Secondo quanto si legge sul sito web i eVisit, l’immediatezza dell’accesso alle cure è una discriminante che spinge i pazienti a rivolgersi a un medico invece che a un altro e la gestione della fluidità con la quale le persone possono ottenere giovamento dall’intervento di un medico è lo scopo che si prefigge eVisit, nel dare supporto agli specialisti e nell’offrire loro un sistema di interazione video sicuro e fruibile da qualsiasi dispositivo, mobile o fisso che sia.
Chiron Health
Favorire i rapporti in video conferenza con il proprio medico è la missione di Chiron Health, che usa il web o le app appositamente messe a disposizione per dispositivi mobili Android e iOS come mezzo di comunicazione sicuro e facile da usare. Nessuna sala d’attesa fisica, nessuna coda da rispettare. Si fissa un appuntamento con il medico e, giunta l’ora, ci si collega. Semplice e lineare.
InTouch Health
Un servizio a tutto tondo che unisce l’equipe medica e il paziente, tenendo traccia di tutti i singoli passi del ciclo diagnostico e di quello delle terapie. Una sorta di factotum che permette di gestire anche le emergenze e che si rivolge anche agli psicologi.
Il ruolo del medico nel teleconsulto: nuove modalità di interazione
Medici che dialogano tra loro e condividono informazioni vestono un triplo camice: uno per il ruolo di medico, un camice per il ruolo di consulente forte della propria esperienza e della propria specializzazione e un altro, più tecnico, che lo fa responsabile del trattamento dei dati dei pazienti i quali devono essere condivisi ma nel rispetto delle norme, siano queste nazionali o sovranazionali.
Il medico diventa così parte integrante di un processo che porta a diagnosi congiunte, ottenute unendo i pareri e le esperienze di specialisti potenzialmente provenienti da diverse parti del mondo i quali, non da ultimo, partecipano anche all’allestimento del processo terapeutico.
Vantaggi del teleconsulto per i pazienti: tempi di attesa ridotti
Il fatto che diversi medici possano interagire in modo più agevole e superando i limiti imposti da eventuali fusi orari si riverbera sui tempi utili all’individuazione delle diagnosi o dei percorsi terapeutici. Non di meno, il fatto che un paziente non debba muoversi in prima persona per consultare più specialisti, oltre a ridurre a sua volta i tempi, ha un vantaggio sui costi di trasferta.
Tutto ciò senza contare il fatto che, un paziente, potrebbe avere problemi di mobilità oppure la necessità di non esporsi al rischio di contrarre malattie, fosse anche un raffreddore o un’influenza.
Migliorare la comunicazione medico-paziente nel teleconsulto
L’assistenza sanitaria a distanza pone qualche problema di ordine pratico. Venendo meno il faccia a faccia tra medico e paziente nel medesimo luogo, possono diluirsi i tratti fondamentali di un rapporto fiduciario durante il quale lo specialista può meglio interpretare lo stato d’animo di chi ha davanti, leggerne i segnali di disagio o dolore. Occorre quindi mettere l’accento sul dialogo e sull’ascolto, affinché tutto ciò che appare palese in prima persona, possa essere trasmesso verbalmente.
A questo scopo è utile attuare canali di comunicazione costanti, siano questi stabiliti via email, messaggi istantanei o canali proprietari messi a disposizione da portali e applicazioni sviluppate per il mondo della sanità. Canali che devono essere scissi da quelli personali e che devono salvaguardare la privacy e la sicurezza dei dati e delle conversazioni.
Televisita e monitoraggio a distanza: follow-up continuo
Tra i più grandi vantaggi offerti dalla televisita c’è la possibilità di seguire un paziente anche in tempo reale, senza che questo sia fisicamente presente nello studio medico o nella struttura sanitaria.
I dispositivi per il monitoraggio a distanza, presenti in numero sempre più cospicuo e sempre più performanti, trasmettono dati ai medici e questi – anche grazie ad algoritmi e automatismi – possono intervenire quando se ne presenta il bisogno. Alcuni dispositivi si fanno carico anche di somministrare farmaci nella dose più indicata a seconda delle circostanze rilevate, è il caso tipico dell’insulina che non viene più somministrata in dosi preindicate a orari stabiliti ma nei momenti in cui è più necessaria stando al monitoraggio glicemico del paziente.
La privacy e la sicurezza dei dati nel teleconsulto
Argomento che si snoda su diversi livelli e che, in ogni caso, prevede il consenso informato del paziente. Il caso più lineare e semplice è quello di due specialisti che si scambiano informazioni via telefono e, pure essendo un teleconsulto dal punto di vista della definizione, è praticato da decenni senza la necessità di prendere ulteriori accorgimenti.
La questione diventa più complessa quando gli specialisti in campo diventano diversi e lo strumento di comunicazione è erogato via internet, tipicamente facendo ricorso a videochiamate con più partecipanti. In questi casi la privacy deve essere considerata By design e quindi garantire, per esempio, l’anonimizzazione o la pseudonimizzazione dei dati, affinché le generalità del paziente vengano preservate.
Teleconsulto e medicina di precisione: diagnosi e trattamenti più accurati
Quando si parla di medicina di precisione il pensiero corre all’oncologia ma, in realtà, è un termine afferente a un quadro più ampio. I trattamenti mirati e tarati sulle esigenze del paziente sono un atout di spessore e viene incentivato dall’unione dei pareri di diversi specialisti i quali, in concerto tra di loro, possono individuare terapie meno invasive e portare a un minore utilizzo di farmaci, anche costosi.
Più pareri medici che tengono conto delle peculiarità del paziente non soltanto dal punto di vista clinico e valutano il percorso terapeutico più adatto.
Teleconsulto e medicina territoriale: ridurre le disuguaglianze
Un paziente che partecipa a un teleconsulto a distanza, ossia a una riunione organizzata da diversi medici per parlare del suo caso, riceve un servizio di elevata qualità perché può dibattere in tempo reale ed evitare di consultare più specialisti, raggiungendoli fisicamente presso i rispettivi studi o nelle strutture sanitarie per le quali lavorano.
Questo lima le differenze tra le coperture sanitarie offerte dalle singole aree del Paese e rende superflui spostamenti, magari anche tra una Regione e l’altra, con beneficio tanto per il paziente quanto per la sanità nel suo insieme, senza contare la minore spesa e il vantaggio per la socialità tutta.
L’impatto del teleconsulto sulla relazione medico-paziente: un nuovo equilibrio
La tranquillità e l’equilibrio psicologico del paziente sono determinanti nel percorso terapeutico. Sapere che si può entrare in contatto con il proprio medico senza troppi preamboli e senza l’intermediazione di terze persone che fissano appuntamenti o che fanno da filtro garantisce linearità nel rapporto tra medico e paziente, un filo diretto che rende il paziente realmente partecipe delle terapie, ritagliando attorno a sé un ruolo da comprimario e non più passivo e puramente ricettivo.