sanità digitale

Telemedicina e gestione del paziente oncologico: il progetto RISE

RISE – Revisione e misura dei processi di gestione in Telemedicina del paziente oncologico – è un progetto di Politecnico di Milano e Novartis Oncology finalizzato a: identificare impatti e criticità nella gestione dei pazienti oncologici in modalità integrata con soluzioni di Teleconsulto e Televisita

Pubblicato il 04 Mar 2022

Niccolò Ballerio

Ricercatore, Politecnico di Milano

Luisa Campane

Analista, Politecnico di Milano

Paolo Locatelli

Responsabile Scientifico Osservatorio Sanità Digitale, Politecnico di Milano

Marco Paparella

Partner Healthcare Innovation P4I

Sanità digitale: l'importanza dell'anonimizzazione

Durante il covid-19 la telemedicina ha giocato un ruolo fondamentale, supportando l’erogazione dei servizi sanitari a distanza e mostrando benefici che vanno oltre il periodo emergenziale, quali la capacità di contribuire ad una continuità di cura per i pazienti e a migliorare l’efficienza dei servizi erogati.

Come cambia la radioterapia oncologica col digitale

Il progetto Rise

In questo contesto, il Politecnico di Milano e Novartis Oncology, con il coinvolgimento di 11 centri clinici italiani, hanno realizzato il progetto RISE – Revisione e misura dei processi di gestione in Telemedicina del paziente oncologico – finalizzato a: identificare impatti e criticità nella gestione dei pazienti oncologici in modalità integrata con soluzioni di Teleconsulto e Televisita; condividere know-how ed esperienze tra centri clinici; definire un modello di riferimento per l’uso della Telemedicina nella gestione del percorso dei pazienti oncologici; sviluppare un panel di indicatori capace di misurare il valore generato dall’utilizzo di tali soluzioni in ottica multi-dimensionale.

Dai risultati del progetto emerge come – sebbene attualmente molti centri non abbiano introdotto sistemi di monitoraggio strutturati dedicati alla Telemedicina – l’identificazione e misurazione dei KPI è uno dei fattori di successo per tali progetti, necessario per identificare i punti di attenzione presenti nei processi di cura che prevedono l’utilizzo di tali soluzioni, indirizzare le azioni di miglioramento e concretizzare pienamente il ruolo che la Telemedicina può avere.

L’importanza della Telemedicina nel panorama attuale e futuro e il progetto RISE

A causa dell’emergenza COVID-19, le strutture ospedaliere hanno dovuto attuare una riduzione, e in alcuni casi una sospensione, delle normali attività ambulatoriali e chirurgiche, rallentamento che ha avuto un impatto anche in ambito oncologico. Al fine di permettere a tutti i pazienti di usufruire delle cure necessarie, garantendo la continuità del percorso clinico, un ruolo rilevante può essere svolto dalla Telemedicina, e in particolare dalla Tele-visita e dal Tele-consulto, a supporto dell’erogazione di tutti i servizi di assistenza sanitaria: prevenzione, diagnosi, cura e follow-up.

Infatti, l’emergenza sanitaria ha costituito un catalizzatore per l’implementazione delle soluzioni di Telemedicina. Non solo l’utilizzo di soluzioni come Tele-visita e Tele-consulto è più che raddoppiato, ma è aumentato l’interesse futuro da parte dei medici nei confronti di tali soluzioni: secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, oggi tre medici su quattro si dicono convinti dell’utilità e del potenziale delle applicazioni di Telemedicina[1].

Tra i benefici delle soluzioni di Telemedicina, riconosciuti dai pazienti tanto quanto dai medici, vi sono l’aumento dell’engagement del paziente, ovvero il maggior interesse e coinvolgimento nel conoscere ed affrontare la propria malattia, nonché la possibilità di evitare sprechi di risorse e ottenere un risparmio di tempo: l’Osservatorio Sanità Digitale ha stimato che, svolgendo le visite da remoto ed evitando dunque gli spostamenti, i pazienti e i loro caregiver potrebbero risparmiare a livello nazionale un totale di 66 milioni di ore all’anno1.

La centralità dei servizi di Telemedicina è evidenziata anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): uno degli obiettivi cardine in ambito sanitario è il potenziamento dei servizi domiciliari e qui la Telemedicina gioca un ruolo fondamentale, contribuendo a ridurre i divari geografici e territoriali, a garantire una migliore esperienza di cura per gli assistiti e a migliorare l’efficienza dei sistemi sanitari regionali.

In questo contesto, il Politecnico di Milano e Novartis Oncology hanno realizzato il progetto RISERevisione e misura dei processi di gestione in Telemedicina del paziente oncologico – con l’obiettivo di identificare, alla luce dei cambiamenti richiesti dall’emergenza COVID-19, impatti e criticità negli attuali sistemi di gestione dei pazienti oncologici in modalità integrata con componenti di Tele-consulto e Tele-visita, creando un modello di riferimento per l’uso di tali servizi nella gestione del percorso dei pazienti oncologici e un panel di indicatori che consenta di misurarne il valore in logica multi-dimensionale.

Il progetto, iniziato a luglio a concluso in dicembre 2021, ha coinvolto dirigenti (Direzioni Strategiche), medici specializzati in campo oncologico e onco-ematologico e ulteriori referenti (tra cui controllo di gestione, gestione operativa, qualità, rischio clinico, …) provenienti da 11 centri clinici italiani, che attraverso metodologie di co-design e design-thinking si sono confrontati all’interno di tavoli di lavoro per condividere esperienze, sviluppare un modello di riferimento dedicato all’utilizzo di soluzioni di Telemedicina per pazienti oncologici e un panel di indicatori multidimensionale.

Il percorso di cura del paziente oncologico

Grazie al contributo dei centri clinici coinvolti, è stato possibile innanzitutto evidenziare il ruolo della Telemedicina lungo il percorso di cura del paziente oncologico, composto dalle tre macro-fasi di “accesso e diagnosi”, “trattamento” e “follow-up” rappresentate e descritte in Figura 1.

Figura 1 – Il percorso di cura del paziente oncologico

Durante i tavoli di lavoro, è stato possibile evidenziare il ruolo della Telemedicina a supporto delle differenti attività previste nel percorso di cura. In particolare, è emerso come nella fase di accesso e diagnosi la Telemedicina può agevolare pazienti e personale clinico nello scambio dei risultati degli esami diagnostici, evitando l’accesso del paziente presso il centro clinico e agevolando il confronto e l’interazione tra le figure professionali che collaborano alla definizione della diagnosi.

Riguardo la fase di trattamento, tra le criticità per il paziente vi è l’elevato numero di accessi presso il centro clinico, mentre dalla prospettiva dello specialista le problematiche si manifestano nella difficoltà di coordinamento con gli altri specialisti per la gestione di più opzioni terapeutiche e nella crescente complessità nell’individuare slot per l’erogazione delle visite di controllo in tempi idonei ai trattamenti prescelti. A tal proposito, il supporto della Telemedicina si concretizza nelle soluzioni di Tele-consulto e Tele-visita, atte a diminuire da una parte il numero di accessi in struttura del paziente, decongestionando gli spazi ospedalieri e, dall’altra, facilitare l’interazione tra specialisti.

Infine, nella fase di follow-up gli strumenti di Tele-visita possono consentire al paziente di segnalare tempestivamente allo specialista l’insorgenza di eventuali complicanze ed eventi avversi, mentre l’utilizzo di una piattaforma di Tele-consulto può abilitare l’integrazione tra medicina ospedaliera e territoriale, agevolando il confronto con il MMG o altri specialisti incaricati del monitoraggio dei pazienti.

In ultimo, la progettualità ha permesso di mettere in luce alcuni benefici dell’utilizzo della Telemedicina trasversali rispetto alle tre fasi identificate nel framework e che prescindono dalle attività peculiari di ciascuna, tra i quali spicca la possibilità di facilitare il mantenimento della relazione con il paziente.

Il panel di indicatori multidimensionale

Il progetto si è posto l’obiettivo di co-creare, con i centri coinvolti, un panel di indicatori volto ad analizzare in ottica multidimensionale gli impatti della Tele-visita e del Tele-consulto nel percorso di cura del paziente oncologico. Il panel è costituito da indicatori capaci di misurare aspetti di volume e utilizzo, efficacia ed efficienza, sicurezza, vissuto del paziente e del personale ospedaliero e costi. Ad esempio, gli indicatori di volume e utilizzo indagano il numero di Tele-visite erogate sia in termini assoluti che rispetto al numero totale di visite, in presenza e da remoto, erogate; i KPI di efficacia ed efficienza esplorano gli aspetti legati ai tempi di attesa e al tasso di aderenza alle prestazioni pianificate; gli indicatori di sicurezza si concentrano sulla disponibilità dell’applicativo di Telemedicina e sul numero di richieste di supporto ricevute (la struttura del panel di KPI e rappresentata in Figura 2). Durante i tavoli di lavoro è stato identificato un sottoinsieme di indicatori da rilevare prioritariamente all’interno del progetto RISE, al fine di testare l’applicabilità e la valenza dello strumento.

Figura 2 – Struttura del panel di KPI

Dalla rilevazione, effettuata su un sotto-insieme di centri, è emerso che mediamente i centri svolgono tramite soluzioni di Televisita il 3,5% delle visite totali erogate nell’anno e che ad usufruirne sono prevalentemente pazienti extra-regione (circa il 15% rispetto al 5% dei pazienti regionali). Il tempo di attesa per l’erogazione della Tele-visita risulta essere nettamente inferiore rispetto alla visita in presenza, con una differenza tra i due di circa un mese e mezzo. Infine per quanto riguarda i costi delle risorse necessarie per l’erogazione del servizio, sebbene ci siano variazioni significative a seconda del centro clinico e della specialità, dal confronto tra visita in presenza e in remoto emerge una riduzione significativa dei costi legati alla Tele-visita, dovuta principalmente all’assenza dell’ausilio di personale infermieristico, alla possibilità di svolgere la visita in locali differenti dall’ambulatorio e all’ottimizzazione dei momenti di accoglienza, attesa ed accettazione.

In linea con i risultati misurati attraverso il panel di indicatori, i centri clinici coinvolti nel progetto hanno riconosciuto agli strumenti di Telemedicina il beneficio di garantire un risparmio di tempo e risorse grazie alla semplificazione delle attività, sottolineando però la necessità di valutare attentamente, in particolare per le soluzioni di Tele-visita, le prestazioni più idonee all’utilizzo di tali strumenti e la volontà del paziente. L’aspettativa riguardo la fase successiva all’emergenza sanitaria va in direzione di un aumento del numero di Tele-visite e di un’ulteriore riduzione dei costi ad esse legati.

Nonostante il riconoscimento dei benefici attuali e potenziali degli strumenti di Telemedicina, in linea generale, emerge come i centri non abbiano introdotto un monitoraggio strutturato di KPI e fatichino a raccogliere dati utili alla rilevazione di un buon numero di indicatori, poiché non tracciati o disponibili solo con un elevato livello di aggregazione. Per esempio, a causa dell’indisponibilità dei dati non è stato possibile quantificare il numero di Tele-consulti svolti con specialisti di altri centri clinici, né l’entità delle difficoltà di utilizzo dei servizi da parte dei pazienti, che pur sono state segnalate dai partecipanti ai tavoli di lavoro come una delle barriere alla diffusione delle Tele-visite.

Gli ingredienti per iniziative di Telemedicina di successo

Il progetto ha permesso di constatare come gli ingredienti per iniziative di Telemedicina di successo siano diversi e non riguardino solo la piattaforma tecnologica scelta. Concorrono, infatti, anche aspetti legati alla cultura, allo sviluppo di nuove competenze digitali e relazionali da parte di medici e pazienti, alla governance, alle risorse e capacità necessarie per far evolvere processi, competenze e modelli di cura. Infine, un fattore di successo cruciale è la valutazione, ovvero il misurare i risultati dei progetti e i benefici che portano. Anche durante i momenti di confronto svolti all’interno del progetto è stato ribadito che, insieme alla complessità del ripensare i percorsi di cura e i modelli organizzativi, una delle barriere alla diffusione degli strumenti di Telemedicina è la difficoltà nell’identificare e valutare i benefici e quindi giustificare l’investimento per queste soluzioni.

Il senso del progetto RISE

Proprio in tal senso il progetto RISE ha contribuito a sviluppare, grazie alle competenze di 11 centri clinici italiani, un panel di indicatori per la misurazione degli impatti derivanti dall’implementazione di soluzioni di Telemedicina, in modo da consentire di intercettare eventuali aree critiche e indirizzare la realizzazione di azioni di miglioramento. Solo grazie ad un monitoraggio strutturato è possibile, infatti, individuare e rispondere alle criticità riscontrate da pazienti e specialisti e concretizzare il ruolo che la Telemedicina può avere a supporto dell’erogazione dei servizi di assistenza sanitaria. A tal proposito, il panel di indicatori definito è stato condiviso con i centri clinici coinvolti nella progettualità, come strumento che guiderà la rilevazione dei dati e consentirà loro di avviare un percorso di monitoraggio e conseguente miglioramento.

__________________________________________________________________

Si ringraziano i centri clinici che hanno aderito all’iniziativa per la disponibilità e per i contributi apportati al lavoro svolto alla base della realizzazione dei contenuti del presente articolo: Azienda Ospedaliera di Perugia; Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino; Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze; Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico di Bari; Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico «G. Rodolico-San Marco» di Catania; Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Umberto I di Roma; Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano; Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano; IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova; IRCCS Istituto Dermopatico Dell’Immacolata di Roma; Istituto Europeo di Oncologia di Milano.

Note

  1. Connected Care ed emergenza sanitaria: cosa abbiamo imparato e cosa fare adesso?”, Report Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, 2021

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2