innovazione

Una sanità territoriale efficiente con la telemedicina: cosa si sta facendo, cosa serve



Indirizzo copiato

La trasformazione tecnologica della sanità, in primis quella territoriale, passa dalla telemedicina. Innovazioni che non comportano costi aggiuntivi e hanno il potenziale di elevare la qualità dell’assistenza e contribuire alla sostenibilità SSN. Le inizative in atto, le prestazioni erogabili, la lezione del Covid

Pubblicato il 17 nov 2023

Domenico Marino

Università Degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria



Sinergia fra umanizzazione delle cure e tecnologia: le sfide da vincere in telemedicina

Riformare la sanità territoriale non è soltanto un imperativo per affrontare eventuali nuove emergenze pandemiche alla luce di quanto avremmo dovuto imparare dal Covid, ma rappresenta anche una opportunità cruciale per ottimizzare l’efficienza del settore sanitario italiano.

È fondamentale, quindi, che questa trasformazione tecnologica punti sulle possibilità offerte dalla telemedicina.

Facciamo allora il punto sulle iniziative del Governo in questo ambito, nel contesto della Missione 6 del PNRR, e sul perché un sistema sanitario moderno non può prescindere dalla telemedicina e dalla sanità digitale.

Telemedicina, le iniziative in atto

Durante Conferenza tra Stato e Regioni del 21 settembre 2023, è stato espresso un parere favorevole al decreto che stabilisce la ripartizione delle risorse per la telemedicina e che destina 750 milioni di euro alla Telemedicina con l’obiettivo di servire almeno 200.000 persone.  

L’ente nazionale per i servizi sanitari, Agenas, ha un ruolo chiave in questo scenario. Riceverà 50 milioni come ente responsabile per gli investimenti e per la valutazione dei progetti proposti dalle diverse regioni. Oltre a ciò, Regioni e Province Autonome vedranno una quota di oltre 432 milioni di euro, stanziati in base alle specifiche esigenze in materia di telemedicina. Un decreto, del settembre 2022 emanato in collaborazione con il Ministro per l’innovazione tecnologica, ha dettagliato le procedure per l’adozione di soluzioni telemedicina. Ha inoltre sottolineato l’importanza che ogni regione stabilisca un Piano Operativo specifico per i servizi di telemedicina.

Nel contesto più ampio, queste iniziative rientrano nella Missione 6 del PNRR dedicata alla Salute, che punta a rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale attraverso lo sviluppo della telemedicina e fornendo assistenza domiciliare, soprattutto per pazienti con patologie croniche.

Una definizione di telemedicina

Nelle Linee Guida  di indirizzo nazionali, pubblicate il 2 novembre 2022, viene fornita una definizione di cosa sia la telemedicina: “Per Telemedicina si intende una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località. La Telemedicina comporta la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti. I servizi di Telemedicina vanno assimilati a qualunque servizio sanitario diagnostico/ terapeutico. Tuttavia la prestazione in Telemedicina non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra per potenzialmente migliorare efficacia, efficienza e appropriatezza. La Telemedicina deve altresì ottemperare a tutti i diritti e obblighi propri di qualsiasi atto sanitario.”

Le prestazioni erogabili

Le prestazioni erogabili sono pertanto così classificabili:

  • Televisita: Si tratta di una visita medica effettuata a distanza tramite strumenti digitali. Il paziente e il medico comunicano attraverso una piattaforma video, permettendo al professionista di effettuare una valutazione clinica.
  • Teleconsulto/Teleconsulenza: Consiste in una consultazione professionale tra medici o tra medico e paziente, effettuata a distanza. Questo servizio può essere utilizzato per ottenere un secondo parere medico o per discutere di un caso clinico specifico.
  • Teleassistenza: È un servizio che offre supporto continuo ai pazienti, in particolare a quelli con condizioni croniche o bisogni particolari, attraverso dispositivi e piattaforme digitali.

Servizi erogabili in relazione alle diverse patologie

Nel dettaglio, in relazione alle diverse patologie, i servizi erogabili sono:

  • Telemonitoraggio e telecontrollo del paziente diabetico: Questo servizio monitora a distanza i livelli di glucosio dei pazienti diabetici. I pazienti utilizzano dispositivi che registrano i livelli di zucchero nel sangue e inviano i dati a un sistema centralizzato, permettendo al medico di monitorare e intervenire quando necessario.
  • Telemonitoraggio e telecontrollo del paziente con patologie respiratorie: Questo servizio consente di monitorare a distanza la funzione respiratoria dei pazienti. Attraverso dispositivi come spirometri digitali, i dati sulla funzione polmonare vengono inviati al medico per una valutazione e un eventuale intervento.
  • Telemonitoraggio e telecontrollo del paziente con patologie cardiologiche: Pazienti con malattie cardiache possono essere monitorati a distanza utilizzando dispositivi come elettrocardiogrammi portatili. I dati sul ritmo e sulla funzione cardiaca vengono trasmessi al medico, che può intervenire in caso di anomalie.
  • Telemonitoraggio e telecontrollo del paziente oncologico: Questo servizio consente il monitoraggio a distanza di pazienti con tumori, valutando parametri come la risposta al trattamento, gli effetti collaterali della chemioterapia o altri parametri vitali. Questo permette un controllo continuo e una gestione personalizzata del percorso terapeutico.
  • Telemonitoraggio e telecontrollo del paziente neurologico: Pazienti con disturbi neurologici, come la sclerosi multipla o il morbo di Parkinson, possono essere monitorati a distanza. Gli strumenti digitali raccolgono dati riguardanti i sintomi e la progressione della malattia, che vengono poi analizzati dal neurologo per adeguare il trattamento.

Obiettivi e applicazioni della telemedicina

Obiettivo imprescindibile della telemedicina  non può che essere anche quello di contribuire alla profonda ristrutturazione del sistema sanità, alla sua razionalizzazione e ottimizzazione, migliorando l’efficienza complessiva e riducendone contemporaneamente i costi di gestione.

La tecnologia applicata sarà in funzione della diagnosi precoce e terrà costantemente sotto controllo la situazione clinica e l’appropriatezza della cura.

La tecnologia costituisce il mezzo fondamentale per fronteggiare le esigenze di un servizio continuo di assistenza da remoto, da costruire intorno al paziente, sulla base della patologia esistente. Il monitoraggio continuo consentirà l’individuazione tempestiva di criticità, permettendo l’adozione di interventi e misure correttive prima che appaiano complicazioni più gravi, con ricadute positive sia per il paziente, sia per il sistema sanitario in termini di riduzione di costi. 

L’importanza di una sanità territoriale efficiente: la lezione del Covid

A render ancor più evidente che un sistema sanitario moderno non può prescindere dalla telemedicina e dalla sanità digitale è stata l’epidemia di Covid 19. I fatti stilizzati e i numeri dell’epidemia osservati nelle diverse regioni evidenziano che l’efficacia delle misure di contenimento sono strettamente legate alla capacità di risposta della sanità territoriale. Le differenze fra i tassi di letalità e i tassi di diffusione del contagio che si sono verificati in Veneto e in Lombardia nella fase iniziale dell’epidemia  possono spiegarsi solo con la diversa efficienza della sanità territoriale.

In Lombardia vi è un sistema ospedaliero pubblico e privato molto forte che però di fatto ha diminuito il peso della sanità territoriale. Gli ospedali e le loro strutture di medicina di emergenza hanno di fatto sostituito la figura e il ruolo del medico di base. In condizioni normalità questo poteva anche essere un punto di forza e uno strumento per ridurre i costi della sanità, ma di fronte ad un’emergenza diffusa sul territorio, gli ospedali sono presto entrati in crisi e alcune volte, senza il filtro del territorio, sono diventati anche dei moltiplicatori del contagio.

La lezione che dovremmo imparare da questa epidemia è che riorganizzare la sanità territoriale è, quindi, non solo una necessità per combattere i nuovi rischi pandemici, ma anche un’opportunità per modernizzare e rendere più efficiente la Sanità italiana.

Le potenzialità della telemedicina per la sanità territoriale

Questa riorganizzazione tecnologica deve sfruttare tutte le potenzialità della telemedicina. Il monitoraggio dei pazienti attraverso sensori collegati con il medico di base può rendere più efficiente ed efficace la gestione del paziente e anche migliorare la prognosi della malattia, miglioramento della prognosi che significa anche un minor tasso di utilizzo della terapia intensiva.

Per la sanità occorre una rivoluzione, tenendo conto che intervenendo oggi possiamo avere i risultati tra almeno due anni. Occorre riprogettare la rete dei servizi territoriali, valorizzando il ruolo dei medici di base e introducendo strumenti di teleassistenza e di telemedicina.

Sono interventi a costo zero, che non necessitano di risorse aggiuntive, ma che hanno bisogno solo di capacità di programmazione e di competenza. La telemedicina rappresenta l’evoluzione della medicina nell’era digitale e ha il potenziale di migliorare la qualità delle cure fornite ai pazienti, rendendo l’assistenza sanitaria più tempestiva e personalizzata e più sostenibili anche i bilanci della Sanità.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2