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AI Index Report 2024: l’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’istruzione



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L’AI Index Report 2024 analizza l’influenza crescente dell’intelligenza artificiale nell’istruzione globale. Esplorando tendenze in Nord America ed Europa, il rapporto evidenzia l’uso di strumenti come ChatGPT e l’aumento dei programmi di studio in AI, offrendo dati cruciali per politici, educatori e stakeholder del settore

Pubblicato il 13 giu 2024

Carmelina Maurizio

Università degli Studi di Torino



Convenzione del Consiglio d'Europa sull'intelligenza artificiale

Il rapporto AI Index del 2024 traccia, raccoglie e rende noti i dati relativi all’intelligenza artificiale (AI). L’AI Index è riconosciuto a livello mondiale come una delle fonti più credibili e autorevoli di dati e approfondimenti sull’intelligenza artificiale.

L’edizione 2024 per scala e portata supera tutte le precedenti proponendo una riflessione sulla crescente importanza che l’AI sta assumendo ad ampio raggio.

Il report intende fornire dati imparziali, rigorosamente verificati e di ampia provenienza per consentire a politici, ricercatori, dirigenti, giornalisti educatori e insegnanti e pubblico in generale di sviluppare una comprensione più approfondita e sfumata nel complesso campo dell’AI.

I temi principali del report 2024

Il rapporto del 2024 (sui dati del 2023) si dispiega in 9 capitoli ed è il più completo mai realizzato finora e arriva in un momento importante in cui l’influenza dell’AI sulla società non è mai stata così evidente.

I temi trattati sono 10 e riguardano, tra gli altri, il rapporto tra AI e esseri umani nei compiti complessi, per cui nel report sono stati tracciati nuovi parametri di riferimento, compresi quelli per attività di coding e ragionamento avanzato.

Si parla anche del ruolo, spesso dominante, del settore privato che domina quello della ricerca: i numeri confermano che anche lo scorso anno gli Stati Uniti hanno dominato gli investimenti privati nell’AI. Tema rilevante è anche quello dei costi della formazione di esperti nell’uso e nell’implementazione dell’AI, motivo per cui il mondo accademico e il settore pubblico sono in parte esclusi dalla corsa all’intelligenza artificiale.

Il mondo accademico segue le organizzazioni private: l’anno scorso, per esempio, l’Università di Berkeley in California, stando al report, ha rilasciato 3 modelli e la Stanford University, il celebre ateneo californiano nella contea di Santa Clara, nei pressi della Silicon Valley, 2.

Al centro del report 2024 vi è anche la rilevazione della significativa mancanza di standardizzazione nel reporting della Responsible AI, concetto connesso all’idea di progettare, sviluppare e implementare l’intelligenza artificiale con l’obiettivo positivo, da una parte, di dare maggiori opportunità alle persone che lavorano e alle imprese e dall’altra, di generare un impatto equo sui clienti e sulla società, consentendo alle aziende di aumentare la fiducia sull’intelligenza artificiale e così ampliarne l’utilizzo in sicurezza. Questo aspetto, di estrema rilevanza e che ha ampio spazio nel report, sarà esaminato prossimamente in un altro contributo. Prendiamo invece in considerazione le evidenze prodotte dal report sulla relazione tra AI e mondo dell’istruzione.

Approfondimento sul capitolo dedicato all’education

Il 6° capitolo del Report 2024 esamina le tendenze nell’istruzione dell’AI e dell’informatica CS (Computer Science), concentrandosi su chi sta imparando, dove sta imparando e come queste tendenze si sono evolute nel tempo. In un contesto di crescente preoccupazione per l’impatto dell’AI sull’istruzione, si analizza anche l’uso di nuovi strumenti come ChatGPT da parte di insegnanti e studenti.

L’analisi inizia con una panoramica dello stato dell’istruzione post-secondaria in materia di CS e AI negli Stati Uniti e in Canada, basata sull’indagine annuale Taulbee della Computing Research Association.

Successivamente, vengono esaminati i dati di Informatics Europe relativi all’istruzione CS in Europa. Quest’anno è stata introdotta una nuova sezione con i dati di Studyportals sul numero globale di programmi di studio in lingua inglese relativi all’AI. Il capitolo si conclude con approfondimenti sull’istruzione CS K-12 negli Stati Uniti forniti da Code.org e con i risultati dell’indagine della Walton Foundation sull’uso di ChatGPT nelle scuole.

Dati generali sull’istruzione in AI negli Stati Uniti, Canada e Europa

Il numero di laureati americani e canadesi in CS continua ad aumentare, i master in CS master rimangono relativamente stabili e i dottorati crescono in misura modesta.

La migrazione dei dottori di ricerca in AI verso l’industria continua ad accelerare, infatti secondo i dati raccolti dai ricercatori che hanno redatto l’AI Index Report 2024, entro il 2022, il 70,7% entrerà nel mondo dell’industria dopo la laurea rispetto a coloro che entreranno nel mondo accademico, 20,0%. Solo nell’ultimo anno, la quota di dottori di ricerca in AI destinati all’industria è aumentata di 5,3 punti percentuali, minore è invece secondo l’indagine la transizione di talenti accademici dall’industria all’università.

Nel 2022 sono stati somministrati 201.000 esami AP[1] CS e dal 2007, il numero di studenti che hanno sostenuto questi esami è aumentato di oltre dieci volte. Dati recenti indicano che gli studenti delle scuole superiori più grandi e quelli delle aree suburbane hanno maggiori probabilità di accedere ai corsi di CS.

I corsi di laurea legati all’AI sono in aumento a livello internazionale, quello dei corsi di laurea post-secondari in lingua inglese sempre legati all’AI è triplicato dal 2017, registrando un aumento annuale costante negli ultimi cinque anni. Su base pro capite, la Finlandia, in Europa, è in testa nella produzione di laureati e dottori di ricerca, per ogni 100.000 abitanti, ha 2,1 laureati in informatica, mentre l’Irlanda è in testa nella produzione di coloro che hanno concluso percorsi master. Su base pro capite, il tasso di crescita dei nuovi dottori di ricerca in informatica, Computer Science, e IT è stato relativamente marginale in molti dei Paesi europei, come il Portogallo e la Svizzera.

Se si analizza il livello di istruzione, la maggior parte dei programmi di studio di AI sono offerti a livello di master (55,0%), seguito dal livello di laurea (39,8%) e infine dal livello di dottorato (5,3%). Nel 2023, il Regno Unito aveva il maggior

numero di programmi di studio di AI in lingua inglese (744), seguito dagli Stati Uniti (667) e il Canada (89).

Per quasi tutti i Paesi inclusi nel campione c’è stato un numero maggiore di programmi di studio universitari di AI nel 2023 rispetto al 2022. Malta, Regno Unito e Cipro hanno avuto il maggior numero di programmi di studio universitari di AI in lingua inglese per pro capite nel 2023.

L’aumento dei corsi legati all’AI a livello internazionale

Nel 2023, 30 Stati americani hanno richiesto che tutte le scuole superiori offrano un corso di base in CS. La percentuale di scuole pubbliche che offrono corsi di CS varia significativamente da Stato a Stato. I primi tre stati in termini di percentuale di offerta di corsi di CS sono il Maryland (99%), l’Arkansas (99%), e il Nevada (96%); gli ultimi tre sono il Minnesota (28%), il Montana (34%) e la Louisiana (35%).

L’istruzione CS K-12[2] è in espansione negli Stati Uniti: nel 2017 solo pochi Stati sostenevano programmi di CS nelle scuole superiori, di recente, circa due terzi degli Stati ne richiedono l’insegnamento, sviluppando piani statali per promuoverla.

L’uso di ChatGPT tra insegnanti e studenti

Il report apre una finestra importante sull’analisi dell’introduzione di strumenti di AI generativa, che ha da subito scatenato un dibattito significativo sulle potenziali applicazioni in ambito educativo, sin dal suo ingresso nel mondo dell’education a fine 2022.

Come è noto, è stato espresso il timore che questi strumenti possano essere usati impropriamente per il plagio, spingendo potenzialmente a una riflessione dei modi in cui gli studenti americani e in generale i discenti si approcciano allo studio e alle innovazioni tecnologiche.

Impact Research, finanziata dalla Fondazione Walton, ha condotto una serie di sondaggi sulla percezione e l’uso di ChatGPT da parte di insegnanti ed educatori e sul suo uso. I sondaggi hanno rivelato che la maggior parte degli insegnanti K-12 negli Stati Uniti sta già utilizzando ChatGPT, con un utilizzo in aumento nel corso dell’anno: nel marzo 2023, il 51% degli insegnanti ha dichiarato di aver usato ChatGPT almeno una volta, e a luglio 2023 la percentuale era salita al 63%.

Tra gli insegnanti che hanno dichiarato di aver usato ChatGPT, il 30% lo ha utilizzato per la pianificazione delle lezioni, un altro 30% per generare nuove idee creative per la classe e il 27% per migliorare le proprie conoscenze di base

Sia gli insegnanti che gli studenti hanno atteggiamenti prevalentemente positivi nei confronti di ChatGPT. Secondo il sondaggio di marzo 2023, l’88% degli insegnanti ritiene che ChatGPT abbia un impatto positivo, un’opinione che trova riscontro nel 79% degli studenti intervistati. Inoltre, il 76% degli insegnanti e il 65% degli studenti ritiene che ChatGPT sia importante da incorporare nel processo educativo.

In particolare, le generazioni più giovani – la Gen Z e i millennial – prevedono effetti più sostanziali dall’intelligenza artificiale rispetto alle generazioni più anziane, come la Gen X e i baby boomer. Nello specifico, il 66% degli intervistati della generazione Z ritiene che l’intelligenza artificiale influenzerà in modo significativo i loro posti di lavoro attuali, è il 46% tra i boomer.

Note

[1] Advanced Placement Computer Science A è un corso e un esame di informatica AP offerti dal College Board agli studenti delle scuole superiori come opportunità per guadagnare crediti universitari per un corso di informatica a livello universitario.

[2] I sistemi scolastici nord americani indicano in generale con la lettera “k” la scuola dell’infanzia, kindergarten, per arrivare al grado 12, cioè la fine della scuola secondaria di secondo grado.

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