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Apprendimento personalizzato con l’AI: ecco gli strumenti più utili



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L’intelligenza artificiale sta trasformando profondamente l’ambito della formazione, offrendo strumenti avanzati per una personalizzazione dell’apprendimento, la creazione di contenuti didattici su misura, il monitoraggio del progresso degli studenti e l’implementazione di metodi innovativi come chatbots, tutor virtuali e gamification

Pubblicato il 14 dic 2023

Beatrice Lomaglio

CEO Fabricamente, esperta di marketing e formatrice



Scuola digitale

L’intelligenza artificiale ha la capacità di personalizzare l’apprendimento, di creare contenuti didattici su misura e di monitorare il progresso degli studenti in maniera dettagliata ed efficace.

Inoltre, l’IA ha aperto nuove strade nel campo dell’istruzione, permettendo l’utilizzo di chatbot per il supporto agli studenti e di tutor virtuali per un insegnamento sempre più personalizzato.

Non da ultimo, attraverso la gamification e le simulazioni, l’IA è in grado di rendere l’apprendimento un’esperienza coinvolgente e stimolante. Quindi non ci resta che esplorare questi affascinanti sviluppi e capire come possono contribuire a costruire il futuro della formazione.

Proviamo allora a catalogare le applicazioni di intelligenza artificiale rispetto alla funzione che possono avere nel supportare e rendere più efficaci i processi formativi, fornendo dove possibile alcuni esempi degli strumenti oggi più rilevanti per il settore della formazione, senza alcuna pretesa di essere esaustivi.

L’impatto dell’intelligenza artificiale sulla formazione

L’impatto dell’intelligenza artificiale sulla formazione può essere analizzato da due punti di vista. Il primo riguarda il cambiamento di mindset necessario per evitare di trovarsi a utilizzare applicativi nuovi per reiterare processi vecchi, come abbiamo visto nell’articolo L’Impatto dell’IA nella Formazione: Tendenze e Prospettive. Il secondo riguarda il ripensamento delle diverse fasi della formazione per integrare applicativi e strumenti che utilizzano le nuove tecnologie. In questo articolo, ci proponiamo di categorizzare le applicazioni di intelligenza artificiale in base alla loro funzione nell’ottica di supportare e migliorare l’efficacia dei processi formativi.

L’IA per la personalizzazione dell’apprendimento

In questa categoria possiamo comprendere sistemi di raccomandazione che suggeriscano agli studenti contenuti didattici basati sulle loro esigenze, sul loro livello di conoscenza e sui loro stili preferenziali di apprendimento. Questi sistemi possono essere progettati per analizzare i punti di forza e le aree critiche di ciascun studente, aiutandolo a personalizzare il percorso di studi in base alle effettive necessità e ad adattarlo via via in relazione alle prestazioni e ai risultati ottenuti, tenendo conto anche di richieste di approfondimento, della necessità di ottenere esempi o di mettersi alla prova con test di varia natura.

La piattaforma TutorAI

Una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per consentire una personalizzazione dell’apprendimento è TutorAI che, nella schermata iniziale, chiede semplicemente di inserire l’argomento che si vuole imparare ed elabora in pochi secondi un percorso di apprendimento strutturato in una serie di moduli, per ciascuno dei quali lo studente ha la possibilità di richiedere una sintesi dei contenuti, di ottenere esempi, di rispondere a quiz, di fare domande. Nella versione a pagamento è possibile definire il proprio livello di conoscenza iniziale, tracciare le proprie performance e far sì che la piattaforma osservi il modo in cui interagiamo con i contenuti, adattando a mano a mano il percorso al nostro stile di apprendimento.

Le applicazioni di assistenza agli studenti

Le applicazioni di assistenza agli studenti possono andare da chatbot di supporto nell’utilizzo delle piattaforme fino a veri e propri tutor virtuali in grado di supportare i discenti nelle fasi dell’apprendimento, rispondere a dubbi e domande sulla materia oggetto di studio e suggerire bibliografie o esercitazioni. Anche se le principali realtà del settore hanno generalmente dipartimenti di ricerca per lo sviluppo di applicativi ad hoc, esistono soluzioni che possono essere adattate a diverse esigenze anche da utenti meno esperti.

L’esempio di Dialogflow

È il caso di Dialogflow, una piattaforma di elaborazione del linguaggio naturale sviluppata da Google che consente di creare chatbot e assistenti virtuali attraverso un builder visivo, permettendo inoltre di gestire grandi volumi di dati e di servire un gran numero di utenti contemporaneamente.

Applicazioni di intelligenza artificiale per creare contenuti

Questo tipo di applicazioni sono in grado di creare automaticamente materiali didattici, presentazioni, video, esercizi, quiz e test, ma possono supportare il formatore anche nella progettazione dei corsi identificando macrotemi, suggerendo esercitazioni e linee guide per lo svolgimento delle attività interattive.

IA conversazionale: ChatGPT su tutti

In questa categoria possiamo annoverare ChatGPT, lo strumento che forse ha ottenuto la maggiore attenzione mediatica per la facilità di utilizzo e le potenzialità immediatamente intuibili.

ChatGPT è uno strumento conversazionale in grado di interagire con una persona utilizzando una modalità riconducibile a un normale dialogo e generando testi di qualsiasi genere con uno stile difficilmente distinguibile da quello di testi prodotti da umani. Una funzionalità equivalente la ritroviamo anche in Bard, l’IA conversazionale di Google.

I sistemi “text-to-image”

Esistono anche applicazioni specifiche per l’elaborazione di immagini artificiali con sistemi “text-to-image” tra cui Midjourney, una delle migliore in relazione al livello di risoluzione e di realismo delle immagini ma priva di piani gratuiti, DALL-E, con un numero limitato di crediti mensili per l’uso gratuito, Dreamstudio, che dà la possibilità di effettuare attività di editing come quella di outpainting, che consente di estendere l’immagine al di fuori dell’immagine originale attraverso un algoritmo che consente di ricreare il contesto del quale l’immagine potrebbe essere parte.

I tool per generare video a partire da un testo

Numerosi anche i tool per generare video a partire da un semplice testo: tra questi citiamo ad esempio Lumen5, molto diffuso per la sua semplicità di utilizzo, Synthesia, che consente di creare avatar somiglianti a persone reali o personaggi immaginari generando video realistici a partire da input di testo e Pictory.ai, utile anche per ottimizzare o riassumere video, aggiungere sottotitoli, creare video collages.

Convertire un testo in voci realistiche

L’intelligenza artificiale ci dà anche la possibilità di convertire un testo in voci realistiche e aggiungerle ai nostri video: FlexClip, ad esempio consente di scegliere tra oltre 400 voci in 140 lingue, personalizzando il tono, la velocità e l’intensità della voce. Concludiamo con una delle attività più frequenti per un formatore: la creazione di presentazioni professionali. Anche qui troviamo diverse applicazioni decisamente utili per semplificare e velocizzare il lavoro.

Grazie all’utilizzo sinergico di ChatGPT e DALL-E, ad esempio, Tome.app consente di trasformare un testo in una presentazione in grado di combinare parti di testo e contenuti visivi accattivanti. SlidesGPT consente di accedere ai modelli di progettazione di base, creare presentazioni illimitate, condividerle, prevedendo un pagamento solo se si vuole scaricare il file della presentazione. SlidesAI è un generatore di diapositive AI che si integra perfettamente con Google, con un piano base gratuito che offre 3 presentazioni al mese.

Gli strumenti per la valutazione automatica

In questa categoria possiamo inserire gli strumenti per la valutazione automatica delle risposte degli studenti a quiz e ad altre tipologie di prove. Data l’abilità dell’IA nell’analizzare grandi quantità di informazioni, inoltre, è possibile sviluppare delle applicazioni in grado di analizzare lo storico dei dati per identificare tendenze e fare previsioni sull’andamento dei percorsi.

Gamification, simulazioni e apprendimento esperienziale

Una delle modalità più semplici per introdurre all’interno dei percorsi formativi momenti legati al gioco e a piccole competizioni che possano stimolare l’apprendimento è l’inserimento di quiz o test di varia natura (domande a riempimento, scelta di abbinamenti, selezioni). L’intelligenza artificiale può facilmente, a partire da input di testo, ma anche di immagini, audio e video, sviluppare questo tipo di prove.

Tra le molte applicazioni sviluppate, citiamo Quizalize, che sfrutta le potenzialità di ChatGPT semplificandone l’utilizzo, Panquiz, sviluppata appositamente pensando agli insegnanti italiani, PrepAI, che offre la possibilità di estrarre contenuti direttamente da Wikipedia[1]. La combinazione di intelligenza artificiale con altre tecnologie, ad esempio quelle di realtà virtuale, o con ambienti digitali come il metaverso può essere utilizzata per sviluppare attività più complesse di gamification. I partecipanti possono essere coinvolti nella sperimentazione di situazioni che simulano la realtà e che possono essere funzionali sia all’addestramento in relazione a competenze tecniche sia per lo sviluppo di competenze trasversali.

Traduzione e accessibilità

Una categoria molto importante riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per favorire l’inclusione e la parità di accesso alle risorse formative. Tra le applicazioni che traducono contenuti in diverse lingue la più nota è sicuramente Google Translate, che oltre a trasformare messaggi di testo in audio, consente anche la traduzione istantanea di un testo scritto semplicemente inquadrandolo con la fotocamera. Questo tipo di applicazioni sono particolarmente importanti nell’ambito dell’apprendimento non solo perché possono consentire l’accesso ai contenuti a persone che parlano lingue diverse, ma perché rendono tutti i materiali accessibili a persone con disabilità o, ancora, aiutano persone con disabilità a interagire con gli altri. Consideriamo ad esempio l’utilità di applicazioni come FlexClip, di cui abbiamo già parlato, che consentono la conversione tra un testo scritto e un discorso e viceversa per persone non vedenti o ipo-vedenti o per persone con riduzioni o assenza delle capacità uditive.

Conclusioni

La vasta gamma di applicazioni presentate, in ambiti che vanno dalla personalizzazione dell’apprendimento alla creazione di contenuti e alla valutazione dei risultati, evidenzia il notevole potenziale trasformativo dell’intelligenza artificiale nel contesto formativo.

Risulta chiaro come l’IA sia destinata a rivoluzionare gli scenari dell’apprendimento, fornendo soluzioni avanzate e su misura per migliorare l’esperienza dei discenti e dei formatori. L’adozione di tali tecnologie può accrescere l’efficacia dei processi formativi e aprire nuovi orizzonti in termini di accessibilità e inclusività.

Naturalmente sarà importante verificare di volta in volta che le diverse applicazioni siano realizzate nel rispetto di principi etici che consentano di minimizzare possibili rischi, tra cui principalmente quelli connessi a bias derivanti dal set dei dati di apprendimento o dalla progettazione degli algoritmi.

Note


[1] Per altri suggerimenti di applicazioni di questo tipo si rimanda a https://didatticainnovativa.com/le-migliori-app-per-creare-quiz-con-lintelligenza-artificiale/#google_vignette

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