il nuovo framework

Competenze digitali a Scuola, come usare il DigComp 2.1

Non possiamo più pensare ad una scuola che non formi cittadini competenti digitali come non possiamo più pensare ad un contesto di lavoro che non integri il digitale. Ma quanta consapevolezza c’è dentro e fuori dalla scuola del cosa voglia dire “essere competenti digitali”?

Pubblicato il 09 Giu 2017

Sandra Troia

docente, esperta in competenze digitali

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Per facilitare l’autovalutazione e la valutazione del livello di competenza digitale oggi possiamo adoperare l’aggiornamento 2.1 del framework europeo DigComp che il Centro di Ricerca europeo[1] ha recentemente pubblicato[2] e che si integra con il processo di revisione realizzato con DigComp 2.0[3].

Non resta che tuffarsi nell’oceano digitale ed imparare a nuotare.

Senza dubbio ad invogliare alla consultazione di questo nuovo strumento contribuisce la veste grafica aggiornata e l’impostazione data alla presentazione dei contenuti. La narrazione per immagini e testo “imparare a nuotare nell’oceano digitale” introduce con immediatezza alle novità introdotte nell’aggiornamento 2.1. mettendone in evidenza i punti salienti: l’organizzazione per livelli di padronanza e gli elementi ricorrenti (complessità del compito, livelli di autonomia, domini cognitivi).

L’ “imparare a nuotare” narrato in DigComp 2.1 vale non solo nel digitale. Con una comunicazione semplice ed efficace si spiega la competenza e i livelli di proficiency in modo che tutti possano comprenderli. Un’informazione/formazione chiara su questi temi è un passaggio fondamentale per una società che ha messo al centro le competenze, il loro continuo consolidamento, la loro valutazione e certificazione. Questo è un motivo in più per sostenere la diffusione di questo framework; è stata intrapresa una strada nuova per parlare di “competenze” (digitali e non) in modo accessibile non solo per gli addetti ai lavori.

Qual è il racconto dell’imparare a nuotare nell’oceano digitale?

Prima di iniziare la lettura è indispensabile individuare i punti chiave del racconto (complessità del compito, autonomia e dominio cognitivo), essi sono facilmente individuabili nel testo grazie all’abbinamento con simboli identificativi.

Come nuotatori iniziamo, se alle prime armi, ad immergerci nell’acqua con prudenza confrontandoci con compiti semplici, cercando una guida a cui rivolgerci, stando attenti a ricordare le indicazioni più importanti. Acquisita maggiore sicurezza, possiamo pian piano cavarcela da soli in compiti non complessi e chiedere supporto solo se lo reputiamo necessario. Siamo al livello base.

Se abbiamo compreso come rimanere a galla, vediamo crescere la nostra autonomia e possiamo portare a termine semplici task strutturati con chiarezza o diventati parte di una routine. Abbiamo, infine, fatto nostra la tecnica del nuoto? Siamo pronti allora ad affrontare qualche imprevisto. Grazie all’autonomia conquistata siamo in grado di tracciare la “nostra” rotta. Siamo ad un livello intermedio.

Da noi agli altri è, anche, questione di competenza. Crescendo più autonomi e responsabili siamo finalmente in grado di supportare altri, applicando ciò che abbiamo imparato, perché anch’essi possano “mantenersi a galla”. Ora siamo in grado di valutare le situazioni che si presentano? È arrivato il momento di intervenire, abbiamo le competenze necessarie per offrire il nostro supporto a chi è in difficoltà. Siamo ad un livello avanzato.

Crescendo la nostra competenza ci consente di poter creare, di affrontare compiti complessi, di partecipare attivamente proponendo miglioramenti. Con il livello di competenza raggiunto siamo pronti anche a considerare fattori che si influenzano in modo reciproco. È il momento migliore per noi di proporre nuove idee per innovare! Siamo ad un livello di alta specializzazione.

La descrizione della competenza digitale

Com’è noto la competenza digitale è una delle competenze chiave che ogni cittadino “deve” poter vantare nel proprio corredo. Scandagliata e declinata in dettaglio nella prima release di DigComp 1.0 del 2013 (e nell’aggiornamento 2.0 del 2016[4]), nell’ultimo periodo ha visto crescere la giusta attenzione che le compete, in particolare nell’esperienza formativa dei giovani cittadini, tra l’altro, con la pubblicazione di bandi specifici finanziati dal PON[5].

L’aggiornamento alla versione 2.1 del framework DigComp[6] porta da 3 ad 8 i livelli di padronanza (per ciascuna delle 21 competenze digitali organizzate in 5 aree di competenza) finalizzati a facilitare la descrizione ed il riconoscimento della competenza digitale dei cittadini.

L’incremento dei livelli, la descrizione di nuovi esempi d’uso e, come già detto, un’innovata ed efficace organizzazione grafica rendono il modello, anche, un agile supporto per azioni di sviluppo e produzione di materiali da impiegare per la formazione e l’orientamento di tutti i cittadini (studenti della scuola compresi).

Gli otto livelli sono definiti individuando risultati di apprendimento e seguendo la tassonomia di Bloom[7]. I descrittori sono in totale 168 (8 livelli per ciascuna delle 21 competenze) e la descrizione di ogni singolo livello si riferisce a specifiche conoscenze, abilità ed attitudini.

Il cittadino misurandosi con esperienze di apprendimento sale di livello, si confronta con compiti sempre più complessi che mettono in evidenza autonomia e responsabilità raggiunte.

Le dimensioni di DigComp 2.0 e 2.1

DigComp nella attuale versione 2.0 e 2.1 (che dobbiamo considerare ed adoperare insieme) si compone di 5 dimensioni:

Aree di competenza (alcune modificate nel 2016 in DigComp 2.0 rispetto a DigComp 1.0)

Descrittori di competenza e titoli (alcuni modificati nel 2016 in DigComp 2.0 rispetto a DigComp 1.0)

Area di Competenza 1. Informazione e data literacy

1.1 Navigare, ricercare e filtrare dati, informazioni e contenuti digitali (nella versione DigComp 1.0: Navigare, ricercare e filtrare le informazioni)

1.2 Valutare dati, informazioni e contenuti digitali (nella versione DigComp 1.0: Valutare le informazioni)

1.3 Gestire dati, informazioni e contenuti digitali (nella versione DigComp 1.0: Memorizzare e recuperare le informazioni)

Area di Competenza 2. Comunicazione e collaborazione

2.1 Interagire con le tecnologie digitali

2.2 Condividere con le tecnologie digitali (nella versione DigComp 1.0: Condividere informazioni e contenuti)

2.3 Impegnarsi nella cittadinanza con le tecnologie digitali (nella versione DigComp 1.0: Impegnarsi nella cittadinanza online)

2.4 Collaborare attraverso le tecnologie digitali (nella versione DigComp 1.0: Collaborare attraverso i canali digitali)

2.5 Netiquette

2.6 Gestire l’identità digitale

Area di Competenza 3. Creazione di contenuti digitali

3.1 Sviluppare contenuti digitali (nella versione DigComp 1.0 Integrare e rielaborare)

3.2 Integrare e rielaborare contenuti digitali (nella versione DigComp 1.0: Integrare e rielaborare)

3.3 Copyright e licenze

3.4 Programmazione

Area di Competenza 4. Sicurezza

4.1 Proteggere i dispositivi

4.2 Proteggere i dati personali e la privacy (nella versione DigComp 1.0: Proteggere i dati personali)

4.3 Tutelare la salute e il benessere (nella versione DigComp 1.0: Tutelare la salute)

4.4 Tutelare l’ambiente (nella versione DigComp 1.0: Proteggere l’ambiente)

Area di Competenza 5. Problem solving

5.1 Risolvere i problemi tecnici

5.2 Identificare i bisogni e le risposte tecnologiche

5.3 Utilizzare creativamente le tecnologie digitali (nella versione DigComp 1.0: Innovare e creare utilizzando la tecnologia)

5.4 Identificare i gap di competenza digitale

Livelli di padronanza (modificati nel 2017 in DigComp 2.1 rispetto a DigComp 1.0, passando da 3 a 8 livelli di padronanza)

I primi sei livelli della versione 2.1 sono connessi ai primi tre della versione 1.0. I livelli 7 – 8 risultano invece completamente nuovi ed indicano un’alta specializzazione.

Conoscenze, abilità e attitudini

Esempi di uso per differenti scopi (modificati nel 2017 in DigComp 2.1 rispetto a DigComp 1.0 con l’inserimento di nuovi esempi d’uso)

Livelli di padronanza e competenze

Nella sezione “Gli otto livelli di padronanza ed esempi d’uso” di DigComp 2.1 le schede presentate si riferiscono all’area di competenza 1. Informazione e data literacy e alla competenza 1.1 Navigare, ricercare e filtrare dati, informazioni e contenuti digitali.

Nello scenario dell’occupazione il “compito” è la ricerca di lavoro; mentre per lo scenario dell’apprendimento il “compito” è la preparazione di breve report su un argomento specifico.

A titolo di esempio prendiamo in considerazione cosa il soggetto è in grado di fare se raggiunge il livello 8 di proficiency:

può creare/sviluppare nuove applicazioni o piattaforme per facilitare l’individuazione di opportunità di lavoro (scenario dell’occupazione);

può creare/sviluppare nuove applicazioni o piattaforme per facilitare l’individuazione di risorse culturali da impiegare in classe (scenario dell’apprendimento).

Anche in questo caso risulta particolarmente efficace la narrazione grafica realizzata, essa supporta l’utente nella comprensione di quanto indicato nella scheda.

Cerchiamo ora di comprendere meglio la struttura della matrice. Nella barra verticale della scheda, il cui colore cambia per le diverse aree di competenza, sono indicate: area di competenza, titolo e descrittore della competenza. Nella prima riga sono inseriti gli 8 livelli di padronanza individuati nella versione 2.1: 1 e 2 sono considerati nel livello “base” (come in DigComp 1.0); 3 e 4 nel livello “intermedio” (come in DigComp 1.0); 5 e 6 nel livello “avanzato” (come in DigComp 1.0); 7 e 8 nel livello “altamente specializzato” (introdotto nell’aggiornamento 2.1).

A seguire è inserita la descrizione per livello di padronanza con riferimento a complessità dei compiti/problemi e autonomia.

Ciascun punto dell’elenco, impiegato nella descrizione della padronanza, corrisponde ad un descrittore della competenza e, allo stesso tempo, risulta formulato come risultato d’apprendimento. Verbi di azione e parole chiave sono messi in evidenza con l’uso del grassetto per renderli facilmente individuabili.

Sono infine presenti gli esempi d’uso contestualizzati negli scenari (occupazione ed apprendimento).

DigComp tra scuola, impresa, cittadinanza

DigComp 2.1 è a disposizione delle istituzioni ed organizzazioni attive nel settore dell’educazione e/o che si occupano di impiego nel mercato del lavoro, di aziende e semplici cittadini.

Il nostro compito è farlo vivere impiegandolo e mettendolo alla prova nel quotidiano per farlo crescere e mantenerlo aggiornato. È indispensabile passare dalla teoria alla pratica.

Un utile banco di prova potrebbe essere la certificazione delle competenze acquisite nei percorsi di alternanza scuola-lavoro[8].

DigComp è un framework che ben si presta a “sostenere” l’incontro tra la realtà scolastica e la realtà del mondo lavorativo, a favorire un contagio positivo di conoscenza delle competenze digitali tra queste due realtà chiave. Ad accorciare le distanze concorre anche il collegamento garantito dal Framework Europeo delle Qualifiche[9], a cui è rintracciabile un riferimento sia in DigComp 2.1 che nel modello di certificazione dei saperi e delle competenze acquisite dagli studenti al termine dell’obbligo di istruzione.

Non possiamo più pensare ad una scuola che non formi cittadini competenti digitali come non possiamo più pensare ad un contesto di lavoro che non integri il digitale. Ma quanta consapevolezza c’è dentro e fuori dalla scuola del cosa voglia dire “essere competenti digitali”? Come nel mercato del lavoro, e non facciamo riferimento alle aziende di settore, si promuove, integra e valuta la competenza digitale dei lavoratori?

Far entrare DigComp 2.0 e 2.1 come riferimento per la progettazione dell’esperienza formativa, per l’osservazione della competenza digitale agita e sua valutazione nell’ambito dell’ASL può arricchire l’Alternanza scuola-lavoro rendendola un’occasione di crescita non solo per gli studenti ma anche per le aziende (in particolare quelle piccole e medie).

Tale modalità di impiego degli ultimi aggiornamenti del framework si porrebbe in continuità con quanto già in atto per l’autovalutazione delle competenze digitali dei cittadini nel curriculum europeo Europass[10] che, a sua volta, guarda, semplificandolo, a DigComp 1.0.

[1] https://ec.europa.eu/jrc/en

[2]DigComp 2.0 e 2.1 è un riferimento da leggere e porre in relazione con DigCompEdu[2] (competenze digitali dei docenti), DigCompOrg[2] (competenze digitali delle organizzazioni) e DigCompConsumers [2] (competenze digitali dei consumatori).

[3] http://www.cittadinanzadigitale.eu/blog/2016/07/05/2986/

[4] http://www.cittadinanzadigitale.eu/wp-content/uploads/2016/07/DigComp-2.0.pdf

[5] https://www.agendadigitale.eu/senza-categoria/a-scuola-e-arrivata-lora-della-cittadinanza-digitale/

[6] https://ec.europa.eu/jrc/en/publication/eur-scientific-and-technical-research-reports/digcomp-21-digital-competence-framework-citizens-eight-proficiency-levels-and-examples-use

[7] https://it.wikipedia.org/wiki/Tassonomia_di_Bloom

[8] http://www.istruzione.it/alternanza/index.shtml

[9]https://it.wikipedia.org/wiki/Quadro_europeo_delle_qualifiche

[10] https://europass.cedefop.europa.eu/sites/default/files/dc_-_it.pdf

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