Il repentino cambiamento di molte delle nostre abitudini, determinato dall’emergenza coronavirus, ha investito e rivoluzionato il mondo della scuola. Un mondo che vive di relazioni fra persone, appartenenti a generazioni diverse, che si incontrano e interagiscono. Un’interazione, che in questo momento particolare, passa attraverso e necessariamente attraverso il digitale, tanto da rendere ancora più necessario ridurre le situazioni di divario: l’obiettivo prioritario diventa quindi quello di raggiungere le fasce più deboli della popolazione e i ragazzi e le ragazze che stanno incontrando maggiori difficoltà nello studio a distanza per mancanza di mezzi.
Il caso della Regione Friuli Venezia Giulia
L’ormai ben noto D.P.C.M. del 9 marzo 2020 ha stabilito, fra le molte misure finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19, la sospensione delle attività didattiche da parte di tutte le istituzioni scolastiche. Come avvenuto sull’intero territorio nazionale, anche la Regione Friuli Venezia Giulia si è impegnata nel voler garantire il diritto all’istruzione degli studenti, attraverso modalità di apprendimento a distanza.
Per questi motivi la Regione Friuli Venezia Giulia, con la deliberazione della Giunta regionale n. 700 del 15 maggio 2020, ha previsto un aiuto concreto attraverso l’utilizzo di risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE) per l’acquisto da parte delle scuole di dispositivi informatici e servizi di connettività che poi potranno essere messi a disposizione, in comodato d’uso gratuito, ai ragazzi che si trovano in difficoltà nell’usufruire della didattica a distanza.
La collaborazione con Insiel
Per agevolare l’iter amministrativo, l’amministrazione regionale ha messo a disposizione una piattaforma, realizzata da Insiel, con l’obiettivo di semplificare la presentazione delle domande di finanziamento in favore delle istituzioni scolastiche secondarie pubbliche di primo e secondo grado. Non solo: Insiel ha anche fornito supporto a decine di scuole che si sono trovate nella condizione di dover utilizzare per la prima volta il sistema partendo quindi, in molti casi, con le procedure di prima registrazione, per poi procedere con la compilazione della domanda di finanziamento e l’invio della stessa. Nei giorni a disposizione delle scuole per la presentazione delle domande – fra la fine di maggio e la prima quindicina di giugno – il servizio di assistenza di secondo livello del gruppo Servizi e Sistemi per la Formazione e il Lavoro ha gestito un totale di 125 ticket permettendo la corretta conclusione di tutte le operazioni previste per la presentazione delle domande per ciascuna delle 37 scuole coinvolte.
“L’impegno di Insiel continua a essere costante, in un contesto che è ancora in evoluzione e in un momento in cui non sono ancora definite le modalità in cui le scuole potranno ripartire a settembre e in cui i mesi a venire rappresentano ancora un’incognita per tutti. Si sente dire spesso: “Ripartiamo dalla scuola”. Ma in che modo? La tecnologia, i servizi, hanno valore e ragione d’essere se guardano alle persone, ai loro bisogni, nel quotidiano come nei momenti di emergenza ed eccezionale ma obiettiva difficoltà – osserva il Presidente di Insiel Diego Antonini -. Insiel è un’azienda nata e che ha ragione di esistere per essere certamente al servizio della pubblica amministrazione ma questo significa innanzitutto soddisfare le esigenze e trovare soluzioni che semplifichino la vita quotidiana di tutti i cittadini e le cittadine del territorio. In mesi così inediti per tutti, sentiamo di avere fatto e di fare la nostra parte e, il poter agire in maniera concreta a favore del mondo della scuola ha un rilievo ancora più grande”.
L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con il partner Insiel