Programmi Ue

Erasmus + promuove il digitale: obiettivi e priorità dei nuovi partenariati

Per la prima volta la Commissione Ue ha stanziato fondi extra per 200 milioni di euro, per favorire la presentazione di azioni di mobilità per la formazione e l’apprendimento. Resta da capire se le scuole, alle prese con i problemi della pandemia, riusciranno a organizzare progetti europei per fine ottobre

Pubblicato il 21 Ott 2020

Carmelina Maurizio

Università degli Studi di Torino

erasmus

Novità in arrivo per tutti coloro che, nella scuola e nelle agenzie educative, intendono promuovere progetti sul digitale e sulla creatività nell’ambito del Programma Erasmus +.

Si tratta di un vero e proprio unicum, per la prima volta infatti la Commissione Europea ha stanziato fondi extra, 200 milioni di euro, per favorire la presentazione di azioni di mobilità per la formazione e l’apprendimento.

La proposta della Commissione è già stata introdotta dal mese di agosto 2020, quando è stata pubblicata una revisione del programma di lavoro annuale Erasmus+ 2020, il Corrigendum alla Guida del Programma Erasmus+2020, che introduce significative novità, attraverso lo sviluppo di partenariati strategici nell’ambito dell’Azione Chiave 2. La nuova call vuole essere un contributo per rafforzare l’istruzione e la formazione digitale e promuovere lo sviluppo delle competenze e l’inclusione attraverso la creatività e le arti, in risposta al forte impatto che la pandemia da Covid19 ha avuto su istruzione e formazione e gioventù.

A conferma della rilevanza di questo provvedimento eccezionale sui siti delle varie agenzie nazionali europee viene riportata la dichiarazione di Mariya Gabriel, Commissaria europea per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, che dice: “Sono lieta che il programma Erasmus+ venga mobilitato per sostenere gli attori chiave nel campo dell’istruzione, della formazione e della gioventù in questi tempi difficili. Metteremo a disposizione 200 milioni di euro per sostenere l’istruzione e la formazione digitale, l’animazione socioeducativa digitale, ma anche le competenze creative e l’inclusione sociale. Si tratta di un passo importante, che spiana la strada al piano d’azione per l’istruzione digitale, che la Commissione lancerà in autunno”.

Cosa offre Erasmus+

Il programma Erasmus + sosterrà progetti volti a migliorare la didattica, l’apprendimento e la valutazione digitale nelle scuole, nell’istruzione superiore e nella formazione professionale. Offrirà inoltre alle scuole, alle organizzazioni giovanili e agli istituti di educazione per adulti la possibilità di sostenere lo sviluppo delle competenze, stimolare la creatività e rafforzare l’inclusione sociale attraverso le arti.
Nel documento sono indicati obiettivi e priorità dei nuovi partenariati, criteri di elegibilità, attività possibili e il termine per la candidature. La nuova scadenza sarà il 29 ottobre 2020 alle ore 12.

Sono previsti:

  • Partenariati per l’educazione digitale, Azione Chiave 226, KA226, progetti che promuovono l’apprendimento digitale, la trasformazione digitale e il supporto alle organizzazioni per fronteggiare le sfide aperte, anche legate alla crisi Covid. I progetti intendono migliorare la capacità degli istituti d’istruzione di fronteggiare il repentino passaggio alla didattica a distanza e “blended” e sviluppare le competenze digitali degli insegnanti, preservando il carattere inclusivo delle opportunità educative. Settori coinvolti: scuola, formazione professionale, università’
  • Partenariati per la creatività, Azione Chiave 227, KA227, progetti in cui la creatività e la cultura stimolino collegamenti tra i beneficiari e gli ambiti culturali particolarmente colpiti dalla crisi, per promuovere la collaborazione tra enti di istruzione formale, non formale e informale e organizzazioni del settore culturale e creativo, per stimolare giovani e adulti a sviluppare soluzioni e idee creative e innovative in risposta alle nuove sfide nelle proprie comunità. Settori coinvolti: scuola, educazione degli adulti, giovani

I problemi legati al Covid

Sono in molti ovviamente a chiedersi come le scuole potranno rispettare questa scadenza, proprio in un momento in cui almeno in Italia l’inizio del nuovo anno scolastico pone sfide e problemi, che la scuola italiana non è preparata ad affrontare. D’altro conto almeno in Italia l’Agenzia Nazionale Indire ha registrato per le call 2020 delle azioni KA1 e KA2, che hanno coinvolto staff docente e non docente e gli studenti nelle mobilità verso l’Europa, un notevole aumento delle domande, dato interessante se si pensa che entrambe le call avessero avuto come scadenza per la presentazione i primi mesi del lockdown.

Tuttavia, con un inizio anno scolastico problematico e incerto i timori legati alla pandemia per cui la call vada deserta sussistono: come potranno le scuole essere pronte per organizzare progetti europei per fine ottobre? Naturalmente l’Agenzia nazionale Indire, Inapp e l’Agenzia giovani invitano le scuole, le organizzazioni, le università, gli istituti che hanno già lavorato sulle tematiche a riprendere dal cassetto le idee, i progetti non finanziati o idee vincenti, che potrebbero avere coerenza con questa nuova call.

I partenariati dovranno coinvolgere almeno 3 organizzazioni di 3 paesi diversi aderenti al programma (Stati membri dell’UE, Macedonia del Nord, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Serbia, Turchia). Il cofinanziamento UE seguirà le stesse regole applicabili ai Partenariati Strategici nei normali bandi Erasmus Plus, con un tetto massimo di 300.000 euro per progetti della durata di 24 mesi.

Per poter partecipare i potenziali candidati troveranno il webform e le istruzioni per compilarlo nel sito erasmusplus.it/webform2020/ .

Referenze

Erasmus+ Programme Guide

Corrigendum alla guida al Programma Erasmus+2020 [10/09/2020]

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