intelligenza artificiale

I bambini dovrebbero usare ChatGPT? Ecco come guidarli in sicurezza

Se i bambini sono interessati a utilizzare ChatGPT, l’opzione migliore è quella di utilizzarlo insieme a un adulto, genitore o insegnante. Le famiglie possono esplorare lo strumento insieme e provare i suggerimenti che siano divertenti e stimolanti. I consigli degli esperti

Pubblicato il 13 Apr 2023

Carmelina Maurizio

Università degli Studi di Torino

shutterstock_2250414765 (1)

Da novembre 2022, da quando ChatGPT ha fatto la sua comparsa, esperti e soprattutto esponenti del mondo dell’istruzione, a livello internazionale si stanno interrogando sul suo funzionamento, la sua legittimità, l’uso efficace e molto altro. Molto recentemente un nuovo sfidante punto di vista su ChatGPT si è fatto strada: quale relazione tra il chatbot, bambine e bambini? Ne va vietato l’uso o va guidato e monitorato dagli adulti?

Fermo restando che al momento l’uso di ChatGPT in Italia è stato bloccato da OpenAI in seguito al provvedimento del Garante privacy, in questo contributo esamineremo, attraverso il riferimento a studi e ad articoli apparsi sulla stampa internazionale, i possibili risvolti e forniremo idee e strategie per conoscere, usare e gestire ChatGPT con i più piccoli.

ChatGPT, perché ora l’intelligenza artificiale ci stupisce e spaventa

La parola agli esperti

L’impatto delle tecnologie di intelligenza artificiale (AI) sulle generazioni attuali e future di bambini e bambine è profondo. I bambini stanno già interagendo con gli strumenti di intelligenza artificiale in diversi contesti, tra cui giocattoli, assistenti virtuali, videogiochi e software di apprendimento linguistico adattivo, inoltre ricevono dagli algoritmi raccomandazioni sui prossimi film da vedere, articoli da leggere, musica da ascoltare e amicizie da fare. L’ingresso di CahtGPT si innesta su un terreno già fertile e recettivo.

Gli esperti dicono che esplorare l’AI in famiglia è il modo migliore per capirne i pro e i contro.

L’invito a sperimentate insieme

Christina Caron, reporter per il New York Times, madre di due figli, ha sperimentato ChatGPT per ore per aiutare i colleghi genitori a capire meglio come funziona, chiedendosi se noi e i nostri figli siamo pronti. Quello che si può cominciare a fare, secondo la giornalista statunitense, dopo aver parlato con esperti di tecnologia e istruzione, è l’invito a sperimentate insieme. Secondo gli esperti, infatti, è più facile discutere dei chatbot online se genitori e figli si siedono fianco a fianco e ne usano uno insieme.

Molti genitori, già preoccupati per la dipendenza dei loro figli dai dispositivi digitali e per le conseguenze dei social media sulla salute mentale, potrebbero essere tentati di nascondere la testa sotto la sabbia.

Gli esperti sostengono invece che le famiglie dovrebbero esplorare questa tecnologia insieme, riflettendo criticamente sui suoi punti di forza e di debolezza.

“La cosa peggiore che i genitori possano fare è proibire ai loro figli di usare questi nuovi sistemi, perché sono qui per restare”, ha detto Justine Cassell, professore della School of Computer Science della Carnegie Mellon University che ha studiato come l’interazione con le macchine in modo simile all’uomo possa influire sull’apprendimento e sulla comunicazione. “Aiutare i figli a capire gli aspetti positivi e negativi è molto più utile”.

Se vostro figlio non ha mai visto un chatbot A.I., potete spiegare brevemente che il chatbot è un tipo di macchina che utilizza le informazioni che trova su Internet per rispondere a domande, completare compiti o creare oggetti.

Provate a porre al chatbot una domanda di base e poi discutete in che modo la sua risposta è diversa da quella che potrebbe fornire un motore di ricerca tradizionale, suggerisce Shelley Pasnik, consulente senior del Center for Children and Technology, un’organizzazione che studia come la tecnologia possa supportare l’apprendimento.

“Presentando queste entità come esseri pensanti, entriamo in un’interazione sociale con loro che ci rende molto vulnerabili alla persuasione”, ha dichiarato Judith Donath, autrice di “The Social Machine”, che sta attualmente lavorando a un libro sulla tecnologia e l’inganno.

“Stiamo creando di proposito una situazione in cui la performance delle emozioni è incorporata nella macchina”, ha dichiarato Sherry Turkle, psicologa e docente al Massachusetts Institute of Technology – MIT che studia i rapporti delle persone con la tecnologia e che suggerisce ai genitori di spiegarlo in questo modo: “Quando si chiedono ai chatbot cose che solo le persone possono conoscere, come i sentimenti, possono dare una risposta. Questo fa parte del loro gioco di finzione. Il loro compito è quello di sembrare persone. Ma sapete che in realtà servono a portarvi alle cose che volete leggere e vedere”.

S. Craig Watkins, professore all’Università del Texas, Austin, che ha studiato l’equità razziale nell’A.I., ha affermato che i bambini e i genitori dovrebbero essere consapevoli del fatto che questa tecnologia ha “enormi punti oscuri” in termini di come è stata progettata e per chi è stata pensata.

Usi di ChatGPT per i bambini e le bambine

ChatGPT può essere utilizzato dai bambini e i ragazzi in vari modi, come ad esempio:

  • Fare domande su argomenti che stanno studiando a scuola e ottenere risposte pertinenti.
  • Esplorare nuovi argomenti di loro interesse ponendo al chatbot domande relative a tali argomenti.
  • Trovare risorse come articoli, video e link web relativi ai loro studi.
  • Esercitarsi con i problemi di matematica con l’aiuto di tutor con intelligenza artificiale integrati nel chatbot.
  • Comprendere concetti difficili con l’aiuto di supporti audio e visivi disponibili attraverso Chat GPT.

Ecco alcuni modi per utilizzare Chat GPT per imparare.

  • Espansione del vocabolario: i bambini possono usare ChatGPT per imparare nuove parole e ampliare il loro vocabolario. Possono chiedermi le definizioni delle parole che non capiscono e io posso fornire loro sinonimi e contrari per aiutarli a ricordare il significato della parola.
  • Imparare per un progetto: i bambini possono usare ChatGPT per saperne di più su un argomento che stanno studiando per un progetto.
  • Aiuto per i compiti: se un ragazzo è alle prese con un particolare compito a casa, può chiedere aiuto a ChatGPT. Posso fornire spiegazioni o esempi per aiutarli a capire il materiale.
  • Conoscenze generali: i bambini possono porre domande a ChatGPT su un’ampia gamma di argomenti per ampliare le loro conoscenze generali. Possono fare domande sulla storia, sulla scienza, sulla geografia o su qualsiasi altro argomento di loro interesse.
  • Scrittura creativa: i bambini possono usare ChatGPT per stimolare la loro creatività e immaginazione. Possono chiedermi spunti per storie o esercizi di scrittura per aiutarli a sviluppare le loro capacità di narrazione.

Alcuni esempi di domande e problemi da porre a ChatGPT

Vediamo ora alcuni esempi di domande e problemi da porre a ChatGPT, tratti da un recente articolo apparso sul New York Times, a cura dalla già citata Christina Caron.

Bambino: Che cosa significa la parola “benevolo”?

ChatGPT: Benevolo significa essere gentile e generoso.

Ragazzo: Non capisco cosa sia la mediana. Puoi aiutarmi?

ChatGPT: Sì, posso certamente insegnarti cos’è la mediana! La mediana è un modo per trovare il numero centrale in un insieme di numeri. Ecco un esempio: Supponiamo di avere il seguente insieme di numeri: 2, 4, 6, 8, 10 (…..)

Bambino: Chi ha inventato il telefono?

ChatGPT: Si attribuisce ad Alexander Graham Bell il merito di aver inventato il telefono nel 1876.

Bambino: puoi darmi un esercizio di scrittura, mi piacciono gli argomenti legati alle corse automobilistiche. Ho 9 anni

ChatGPT: immaginate di essere un pilota di auto da corsa che partecipa alla gara più importante dell’anno. Scrivete una storia sulla vostra esperienza prima della gara, compreso il modo in cui preparate voi stessi e la vostra auto per il grande evento. Descrivete l’atmosfera del circuito e l’eccitazione della folla. Poi, scrivete della gara stessa, comprese le curve del circuito, la velocità della vostra auto e la competizione con gli altri piloti. Contro chi gareggiate? Quali sfide si incontrano lungo il percorso? Come ci si sente a tagliare il traguardo? Divertitevi con l’immaginazione e lasciate che la vostra passione per le corse automobilistiche traspaia nella vostra scrittura!

Altri modi interessanti per i bambini di usare ChatGPT

  • Giocare a un videogioco di testo.
  • Fare domande. È possibile chiedere a ChatGPT di impostare domande come quelle di matematica. Oppure creare una serie di trivia per testare la conoscenza generale di vostro figlio.
  • Pianificare attività. Si può usare per pianificare un itinerario o un’attività con i bambini, per esempio per creare un itinerario di viaggio in altri Paesi.

Quali sono le competenze necessarie ai bambini per utilizzare la Chat GPT

Per potere usare al meglio e soprattutto senza rischi connessi il chatbot sono necessarie alcune competenze di base, che i bambini e le bambine dovrebbero possedere. La valutazione dell’adulto – genitore, insegnante, educatore – è fondamentale per poter procedere nei primi passi nell’uso di ChatGPT. Vediamone alcune:

  • capacità di base di lettura e scrittura: i bambini devono essere in grado di leggere e comprendere le risposte fornite dal chatbot e di esprimersi per iscritto quando rispondono.
  • capacità di pensiero critico: i bambini devono essere in grado di valutare le informazioni fornite dal chatbot e determinare se sono accurate e affidabili.
  • abilità di sicurezza in Internet: i più piccoli e i più giovani devono comprendere l’importanza di non condividere informazioni personali con il chatbot e devono sapere come riconoscere ed evitare contenuti potenzialmente dannosi.
  • abilità comunicative: i bambini devono essere in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace con il chatbot, utilizzando grammatica e ortografia corrette.
  • curiosità e creatività: i bambini devono essere incoraggiati a fare domande e a esplorare diversi argomenti con il chatbot, nonché a usare la loro immaginazione e creatività per proporre nuove idee e concetti.
  • pazienza e persistenza: i bambini devono capire che i chatbot non sempre forniscono una risposta immediata o perfetta e che potrebbe essere necessario un po’ di tempo e di impegno per trovare le informazioni che stanno cercando.

Pro e contro nell’uso di CahtGPT per i bambini e le bambine

Il dibattito internazionale sull’uso del chatbot ha messo in luce aspetti innovativi e positivi, ma anche criticità per introdurlo nel processo di apprendimento dei più piccoli.

I vantaggi

Partiamo dai vantaggi.

ChatGPT può aiutare i bambini che hanno difficoltà con una materia. Se un bambino ha una domanda, può chiedere assistenza a ChatGPT e il chatbot risponderà con una risposta o suggerirà risorse che lo aiuteranno a comprendere meglio il problema.

ChatGPT può rendere l’apprendimento più piacevole e partecipativo: i bambini possono conversare con il chatbot, porre domande e ricevere rapidamente un feedback. Questa esperienza di apprendimento interattivo può aiutare i bambini a rimanere coinvolti e motivati ad apprendere.

ChatGPT può aiutare i bambini a imparare diverse lingue. Può fornire servizi di traduzione, aiutare i bambini a imparare nuovi vocaboli e persino a praticare la conversazione in una lingua diversa.

ChatGPT può aiutare i bambini a sviluppare capacità di pensiero critico. Possono imparare a valutare la qualità delle informazioni offerte dal chatbot e a mettere in discussione e analizzare le risposte che ricevono.

ChatGPT può anche aiutare a sviluppare le capacità di collaborazione e comunicazione dei bambini. Possono collaborare per porre domande e risolvere problemi e il chatbot può aiutare fornendo feedback e risorse.

ChatGPT può fornire ai bambini l’accesso a una grande quantità di informazioni. Possono porre al chatbot domande su qualsiasi argomento e il chatbot risponderà con una pletora di informazioni.

Gli aspetti critici

Vediamo ora gli aspetti critici dell’uso del chatbot

Mancanza di interazione umana: sebbene ChatGPT sia in grado di condurre una conversazione e di fornire informazioni, non è in grado di comunicare con gli studenti in tempo reale o di offrire commenti personalizzati. Questo potrebbe limitare il processo di apprendimento e rendere difficile per gli studenti comprendere un’idea nella sua interezza o chiedere chiarimenti.

Dipendenza dalla tecnologia: ChatGPT dipende dalla tecnologia per funzionare, quindi è possibile che non sia sempre accessibile in ogni momento.

Informazioni limitate: il ChatGPT ha una conoscenza limitata perché può sapere solo ciò che gli è stato insegnato. Potrebbe non essere in grado di fornire una comprensione approfondita di un argomento o di avere accesso ai fatti più recenti.

C’è poco spazio per la creatività: con le risposte su misura a portata di mano, i ragazzi non mirano a creare qualcosa di proprio. Preferiscono digitare la domanda e copiare e incollare la soluzione per completare il compito.

Come genitori, è importante far notare ai propri figli gli svantaggi di ChatGPT e spiegare loro quando è opportuno usarlo e come può essere di supporto.

Uso appropriato di ChatGPT: i suggerimenti

Al fine di rendere l’esperienza con il chatbot il più appropriata possibile per i più piccoli, gli adulti dovrebbero spiegare ai bambini che ChatGPT non è sempre credibile perché non cita le fonti delle sue informazioni, sottolineando così il valore della ricerca di una fonte prima di riporre fiducia in essa. È inoltre importante aiutarli a capire che il plagio è l’atto di presentare le parole o le opere di qualcun altro come proprie, e anche questo non è un processo sano.

I genitori possono spiegare ai figli lo scopo di ChatGPT e come può essere uno strumento utile per l’apprendimento e la comunicazione.

I bambini devono essere incoraggiati a pensare in modo critico quando usano ChatGPT e a mettere in discussione le risposte che ricevono per assicurarsi che siano accurate e appropriate.

I genitori dovrebbero mantenere una comunicazione aperta con i propri figli e incoraggiarli a farsi avanti se si imbattono in contenuti o conversazioni inappropriate.

Inoltre, per garantire ai bambini un’esperienza sicura e positiva nell’uso di ChatGPT, i genitori possono adottare alcuni semplici accorgimenti per educare i propri figli a un uso sicuro e responsabile del modello AI. Ecco alcuni suggerimenti:

Stabilire delle linee guida: i genitori possono stabilire delle linee guida per gli argomenti di discussione appropriati quando usano Chat GPT e spiegare ai figli perché è importante evitare di condividere informazioni personali online.

Monitorare le interazioni: i genitori dovrebbero monitorare le interazioni dei loro figli con Chat GPT per assicurarsi che si mantengano su argomenti appropriati e non si impegnino in conversazioni dannose. I genitori possono anche controllare regolarmente la cronologia dei vari browser web per assicurarsi che i loro figli non accedano a ChatGPT senza essere accompagnati.

Conclusioni

ChatGPT è utile per supportare il percorso dell’istruzione dei bambini? L’effetto di ChatGPT sulla direzione dell’istruzione è ancora un motivo di allarme nel dibattito internazionale nel mondo dell’education e in quello accademico. Per garantire che la tecnologia promuova e sostenga la crescita, l’apprendimento e lo sviluppo umano, è fondamentale che tutte le parti interessate determinino l’uso appropriato della tecnologia, soprattutto negli anni in cui bambine e bambini cominciano il loro percorso scolastico.

I bambini dunque possono e dovrebbero usare ChatGPT? Se i bambini sono interessati a utilizzare ChatGPT, l’opzione migliore è quella di utilizzarlo insieme a un adulto. I bambini possono usare ChatGPT con un genitore o un insegnante per trovare idee su cose che li interessano. Le famiglie possono esplorare lo strumento insieme e provare i suggerimenti che sono divertenti, stimolanti o utili.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3