Education e AI

Intelligenza artificiale nell’apprendimento: le sfide per docenti e ragazzi

L’intelligenza artificiale sta diventando parte integrante del processo educativo. Ma dobbiamo cambiare il nostro approccio all’IA, come quello alla scuola e al ruolo dell’insegnante per essere ricettivi ai cambiamenti e sfruttarne le potenzialità. Opportunità e nuovi rischi per studenti e comunità

Pubblicato il 30 Mar 2023

Ivan Ferrero

Psicologo delle nuove tecnologie

Le IA nell'istruzione: pro e contro per gli studenti a scuola e università

L’IA (intelligenza artificiale) si fa strada anche nell’istruzione. Il sistema educativo vede scuole e università in prima linea, avendo introdotto nei loro programmi di studio tecnologie basate sull’IA.

Ma, sui banchi di scuola, se da un lato può aiutare gli insegnanti a facilitare l’apprendimento e offrire nuove opportunità agli studenti, dall’altro lato, potrebbe rivelarsi l’ennesima tecnologia che mette i ragazzi a rischio di cyberbullismo o di violazione della privacy.

Vediamo se il fenomeno è positivo o se presenta nuove criticità da affrontare, non solo per gli studenti ma anche per le comunità che devono diventare ricettive ai cambiamenti per sfruttarne appieno le potenzialità. Soprattutto, ripensare alla scuola e al ruolo del docente.

AI and the Future of Teaching

AI and the Future of Teaching

Guarda questo video su YouTube

L’impatto dell’IA nel processo educativo

Dobbiamo cambiare il nostro approccio all’intelligenza artificiale, di pari passo all’approccio alla scuola e al ruolo dell’insegnante.

Infatti l’IA sta diventando parte integrante del processo educativo. Già in periodo di pandemia, l’intelligenza artificiale ne ha accelerato l’integrazione, permettendo a scuole, università e altri istituti di utilizzare la tecnologia per insegnare agli studenti a distanza.

La capacità di offrire informazioni in modo “delicato” consente di integrare l’approccio interattivo necessario per rendere efficace l’apprendimento.

Infatti le macchine offrono esperienze di apprendimento personalizzate, fornendo feedback agli studenti. L’IA sta rivoluzionando il modo in cui percepiamo l’istruzione oggi.

Ponendo l’accento sulla scalabilità, modernità e una leadership qualificata, l’IA permette di ottenere vantaggi significativi. Serve però un approccio mirato, che preveda una preparazione adeguata di tutti gli attori ed elementi in gioco, per consentirle di raggiungere i suoi obiettivi con la massima efficienza ed efficacia.

Anche le comunità devono essere pronte e ricettive a questi cambiamenti. Nel momento in cui le comunità continuano nei loro tentativi di sviluppo, devono prepararsi ad accettare senza esitazione le richieste di nuovi progetti e iniziative così “disruptive”.

Solo quando le comunità sono pronte a salire a bordo, sviluppando idee di crescita, allora possono apprezzarne le potenzialità, toccando con mano il pieno valore di questo nuovo sviluppo.

Inoltre, i cambiamenti positivi in una comunità possono a loro volta incoraggiare ulteriori investimenti. E creare effetti benefici a lungo termine.

Sfruttare appieno queste opportunità è la strategia vincente per creare la crescita desiderata all’interno della comunità stessa.

ChatGPT, ripensiamo la Scuola perché torni punto di riferimento

Non solo ChatGPT

Molti credono che l’IA serva solo a generare testo. Ma anche se la generazione di testo ne fa parte, in realtà, la tecnologia non si limita a generare semplicemente parole.

Combinando algoritmi di apprendimento automatico, l’IA può identificare modelli e comportamenti in dati visibili e uditivi, interpretare varie forme di informazioni come immagini mediche, documenti legali, codici informatici e persino comprendere gli stati
emotivi del suo ambiente.

Ha già dimostrato di essere preziosa per compiti come la tecnologia di riconoscimento facciale e l’elaborazione del linguaggio naturale.
Ma questi sono solamente alcuni esempi. Non ci sono quasi limiti alla portata di questa tecnologia o all’uso che ne verrà fatto: stiamo solo iniziando a scoprire i potenziali vantaggi dell’IA.

Nell’ambito delle scuole, si iniziano a vedere le prime, ma importantissime, applicazioni, come già testimoniato da numerosi progetti “pilota”. Ecco quali.

ChatGPT, come garantire un uso sicuro e produttivo: il modello a cinque pilastri del CEP

IA nell’istruzione: la creazione di contenuti intelligenti

La creazione di contenuti smart ha cambiato il modo di archiviare e condividere i dati. Grazie ai moderni algoritmi, infatti, le macchine possono ora generare contenuti digitali da grandi collezioni di dati grezzi. Ciò è ottimo per le persone che desiderano un accesso più facile a libri e periodici, ma anche libri di testo.

Poter creare contenuti intelligenti ci permette di digitalizzare il nostro materiale di lettura con facilità, consentendoci di modificare e archiviare i libri in base alle nostre preferenze personali.

Nel complesso, la creazione di contenuti intelligenti rappresenta un’ottima soluzione per tutti coloro che cercano un modo rapido ed efficiente per gestire le proprie informazioni digitali. Inoltre ci permette di fornire agli studenti materiale di studio personalizzato sulle esigenze e possibilità del singolo studente.

Profilazione più precisa e predittiva degli studenti

Gli insegnanti avrebbero accesso a tecniche profonde per scoprire e misurare le prestazioni dei loro studenti, come la pianificazione di materiali di studio e l’esecuzione di test.

Dai risultati di queste attività, gli insegnanti sarebbero in grado di osservare le tendenze nei voti dei loro studenti e di identificare quali aree possono essere più difficili per loro.

Con i dati ottenuti, gli insegnanti possono a questo punto implementare strategie personalizzate per migliorare ulteriormente la comprensione dei loro studenti ed eccellere nei loro studi.

Inoltre, queste informazioni possono anche far luce sui punti deboli da migliorare.

La profilazione e la previsione aiutano quindi gli insegnanti a dotarsi di informazioni utili per contribuire a plasmare i loro studenti in studenti di successo.

Sistemi di tutoraggio intelligenti

I sistemi di tutoraggio intelligente rivoluzionano il modo in cui gli studenti imparano e interagiscono con il materiale didattico. Invece dei metodi tradizionali, come i libri di testo o le lezioni, i sistemi di tutoraggio intelligente forniscono contenuti multimediali e feedback allo studente.

Gli studenti quindi possono imparare in modo interattivo e adattivo, in base alle loro esigenze di apprendimento individuali.

Inoltre, sono sistemi progettati per diagnosticare i punti di forza e di debolezza di ogni studente e personalizzare la singola lezione di conseguenza, assicurando che ogni destinatario della materia ottenga il massimo dallo studio.

Offrono anche approfondimenti basati sui dati relativi ai tipi di domande che gli studenti devono aspettarsi per gli esami del semestre, consentendo una migliore preparazione sugli argomenti essenziali.
Sono programmi utili che consentono un modo più efficace di studiare, creando un ambiente produttivo per gli studenti di tutto il mondo.

E-scheduling e analisi predittiva

L’e-scheduling, combinata con l’analisi predittiva, ha il potenziale di migliorare drasticamente l’istruzione.

Applicando le analisi predittive, l’IA nell’istruzione può analizzare le abitudini in classe di un insegnante e dei propri studenti in tempo reale, fornendo automaticamente programmi di studio appropriati da implementare con poco sforzo.

Questi sistemi sono intrinsecamente migliori degli esseri umani, in quanto sono in grado di tenere conto di molte più variabili, e di individuarle all’interno della classe in tempo reale o quasi.

Ciò significa che gli insegnanti saranno in grado di pianificare attività efficaci e all’avanguardia per i loro studenti, in modo efficiente e rapido, portando a risultati migliori nell’istruzione, oltre ad avere gli strumenti per apportare variazioni alla conduzione della singola lezione in tempo reale, ottimizzando così ogni attimo della loro didattica.

Ripensare alla scuola e al ruolo del docente con l’IA nell’istruzione

Con l’avvento dell’IA nell’istruzione, l’insegnante non scompare affatto. Anzi rimane una figura costante e imprescindibile, senza cui la didattica non può avvenire.

Conserva ancora un’importanza strategica, mentre permane il suo ruolo fondamentale. Una vera e propria necessità.

In questo quadro l’IA si configura infatti come una compagna, un’assistente di processo che non può fare altro che facilitare il lavoro dell’insegnante, rendendolo ancora più efficace.

Ma affinché tutto ciò avvenga è fondamentale ripensare alla scuola e al ruolo del docente.

I problemi educativi centrali di oggi sono numerosi e complessi. Forse i più preoccupanti sono gli alti tassi di segregazione socioeconomica che generano disuguaglianza tra le istituzioni educative.

Inoltre, gli studenti che abbandonano o non hanno successo accademico rappresentano una preoccupazione urgente. Un’enfasi sul lavoro di rete tra insegnanti, studenti e amministratori potrebbe contribuire ad alleviare gli altri problemi in questione, mentre la modifica della
struttura del curriculum stesso è essenziale per soddisfare le esigenze e gli standard attuali.

Molti studenti delle scuole superiori che abbandonano prima di aver completato il loro percorso di studi, spesso citano la noia come motivo principale del loro abbandono.

La presenza di classi sovraffollate rende la sua composizione estremamente variegata, causando quindi l’impossibilità di coordinare una didattica unica che sia di interesse e alla portata di tutti i componenti dell’aula.

D’altra parte formare le classi dividendo gli alunni per capacità e interessi va contro l’idea di una scuola inclusiva. E’ qui che l’estrema personalizzazione garantita dai moderni algoritmi può fare la differenza. Serve una ri-strutturazione dell’intero castello.

La scuola deve prendere atto della sua nuova funzione, non più sfornatrice di materiale per le aziende, ma luogo di apprendimento dell’incertezza e della flessibilità, esattamente come sarà incerto e fluido il futuro dei suoi alunni.

In questo scenario, le scuole rimangono il vero fulcro del funzionamento della Società, un processo che almeno in Italia è in corso già da un po’ di anni, ma che presenta ancora numerose resistenze e difese.

IA, l’istruzione come ecosistema creativo

Grazie all’IA, anche l’istruzione e i processi educativi, più in generale, devono cambiare.

L’educazione ha sempre avuto un ruolo di soccorritrice, giocando sempre in difesa e seguendo modalità reattive. Ma in un mondo globalizzato, con una demografia diversificata e progressi tecnologici costanti, l’istruzione assume un ruolo ancora più rilevante rispetto al passato.

Gli studenti sono ora in grado di apprendere da tutto il mondo a ritmi ineguagliabili e da prospettive culturali differenti tra loro. Dunque è fondamentale che gli educatori e le scuole si adattino a questo ambiente in evoluzione, per offrire a tutti gli studenti gli strumenti necessari per percorrere con successo il loro viaggio formativo.

Con un’attenzione particolare all’integrazione dei gruppi, l’istruzione può colmare i divari tra gruppi sociali o culturali, lavorando per una comunità internazionale unificata con valori condivisi.

L’educazione rimane ancora una forza potente, purché inizi ad assumere un ruolo proattivo, giocando di anticipo.

Un ruolo proattivo dell’educazione

Gli esseri umani hanno un bisogno intrinseco di formare relazioni interpersonali forti e di usare la loro creatività per costruire un mondo migliore.

È attraverso questi ecosistemi creativi, o “reti di produzione sociale” come le chiamiamo oggi, che siamo in grado di creare conoscenza, beni, servizi, idee e cittadini con gli stessi valori e norme.

Così rafforziamo l’idea di “comunità” – il cordone che ci unisce – assicurando che non solo le generazioni attuali, ma anche quelle future prosperino e crescano in un ambiente creativo e quindi in grado di tenere il passo ai continui sviluppi tecnologici, per viverli da protagonisti e non con modalità reattive.

L’importanza di un ambiente creativo

Bisogna assicurare che non solo le popolazioni attuali, ma anche quelle future prosperino e crescano in un ambiente creativo.

Gli ecosistemi creativi ci permettono di utilizzare le nostre capacità umane per lavorare insieme per il bene più grande dell’umanità, creando qualcosa di molto più potente di quello che avrebbe potuto essere realizzato da un singolo individuo.

In un mondo in cui la richiesta di creatività è in continuo aumento e la tecnologia, l’industria e la vita sociale stanno cambiando rapidamente, poche cose superano l’importanza di insegnare la creatività. E i metodi di apprendimento ad essa associati a persone di tutte le età.

Diventa sempre più necessario sviluppare qualcosa: un curriculum innovativo, dun nuovo software, una piattaforma unica o qualsiasi altra forma di innovazione oppure tutti questi insieme. Qualcosa che renda l’insegnamento di questi metodi più facile e disponibile per tutti i tipi di persone.

Un tale sforzo si rivelerebbe vantaggioso in diversi modi. Infatti, un pensiero più creativo porterebbe alla risoluzione di problemi creativi. Soluzioni in grado di influenzare positivamente le nostre vite e quelle della società.

Conclusioni

Consentire alle persone di pensare in modo creativo al di là dei confini accettati della loro età, del loro background e della loro istruzione, aiuterà inoltre a promuovere una maggiore comprensione tra gruppi diversi in tutto il mondo. Ciò ha davvero il potenziale di colmare le lacune e di infrangere le barriere tra gli individui.

Per far sì che gli studenti acquisiscano le competenze e le conoscenze necessarie per avere successo nel mondo di oggi, i sistemi educativi devono passare da classi tradizionali e irreggimentate ad ambienti in cui vi sia una maggiore collaborazione e progetti significativi che impegnino gli studenti, che favoriscano l’improvvisazione e la creatività.

Dando la massima priorità a questi processi creativi, gli educatori e gli insegnanti possono offrire un’esperienza di apprendimento su misura per gli interessi dei loro studenti, aiutandoli al contempo a sviluppare un atteggiamento aperto verso l’innovazione e la risoluzione dei problemi.

Tali esperienze di apprendimento aiuterebbero a dotare gli studenti degli strumenti necessari per navigare nella nostra società globale in continua evoluzione. In definitiva, questa ristrutturazione creerebbe individui non solo preparati ad affrontare il mondo, ma anche dotati della capacità di plasmarlo. Ora tocca ai nostri docenti essere pronti a questo cambiamento.

Bibliografia

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4