education e tecnologie

Come usare l’IA per promuovere relazioni alunni-docenti positive



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ChatGPT dilaga e inutile cercare a fermarla. Più che demonizzarne l’uso, vale dunque la pena interrogarsi su come rimettere al centro l’aspetto più importante del processo educativo, ovvero la relazione umana nelle sue varie sfaccettature

Pubblicato il 25 mag 2023

Carmelina Maurizio

Università degli Studi di Torino



scuola3

L’intelligenza artificiale promette di trasformare il mondo in modi inaspettati e imprevedibili, e in particolare nel settore dell’istruzione, dove il dibattito è assai acceso da mesi e dubbi e timori fanno il paio con quelli di chi teme che l’AI potrà modificare completamente il mondo del lavoro, riducendo i posti di lavoro stessi. Ad essere preoccupati per questo sono infatti soprattutto i docenti, che oltre a temere lo svilimento del proprio ruolo o nelle previsioni più nefaste la sua scomparsa, ne vedono in prospettiva in ogni caso un mutamento radicale.

Secondo Bill Gates, infatti, i settori nei quali l’AI avrà più influenza in tempi brevi sono il lavoro, la sanità, l’istruzione. “L’era dell’AI è iniziata” è il titolo del post scritto dal fondatore di Microsoft nel suo blog, dopo il lancio di Bard da parte di Google, il “rivale” di ChatGpt, creato da Open AI e integrato anche nel motore di ricerca Bing di Microsoft, e aggiunge “Cambierà il modo in cui le persone lavorano, imparano, viaggiano, ottengono assistenza sanitaria e comunicano tra loro”.[1]

Gates vede l’AI più come un “assistente digitale personale” per migliorare la produttività dei dipendenti e, con una conoscenza adeguata dell’azienda e del settore di attività, potrebbe diventare una risorsa con cui i lavoratori dei vari settori potranno lavorare.

Le sfide dell’AI nel mondo dell’education

Sono numerose, pertanto, le sfide all’orizzonte e, come sottolineato dal proliferare di articoli e prese di posizioni a livello mondiale, tra queste campeggia quella che riguarda i rapporti umani, in particolare per esempio quello tra allievi e insegnanti, mettendo in crisi il ruolo stesso dei docenti.

Se nei primi tempi dal lancio di CahtGPT le paure erano soprattutto legate agli alunni che copiano e non si impegnano nel senso tradizionale del termine, supportati dal chatbot di OpenAI, da qualche tempo dubbi e timori si stanno spostando, soprattutto nel mondo dell’istruzione, sul ruolo dei docenti e su come potrebbe essere trasformato. Se infatti in pochi mesi – da novembre 2022 (mese dell’avvio ufficiale di ChatGPT3) – sono diventati molti coloro che hanno cominciato a pensare che se si imparasse a utilizzare l’AI per stimolare la creatività anziché deprimerla, questa diventerebbe una risorsa e un’alleata nel mondo dell’education, le perplessità si stanno spostando sulla trasformazione dei rapporti umani e sulla perdita dei posti di lavoro.

L’AI può aiutare a promuovere i rapporti umani a scuola

Le competenze del docente che, anziché opporsi all’AI, la integra nel suo agire didattico e la trasforma in una risorsa dovrebbero essere più che solo digitali, anzi, soprattutto emotive e relazionali. Per essere adottata in classe, infatti, richiede proprio questo tipo di competenze, che contribuiscano a creare un clima di apprendimento migliore e che possano aiutare il lavoro degli insegnanti, utilizzandola in modo consapevole.

Per esempio, l’AI permette di dialogare con un testo, simulando il dialogo con l’autore o uno scienziato, partendo dai loro propri scritti, superando in qualità l’uso diffuso di risorse come YouTube o gli allegati digitali.

Compito didattico del docente che sceglie di utilizzare l’AI sarà quello di fare le domande giuste, veri e propri “prompt”, ovvero aiuti, sintetici ed evidenti, che fluidifichino il verificarsi del comportamento desiderato; possono essere verbali, gestuali o fisici, e devono agire fino all’acquisizione delle competenze auspicate o all’attenuazione dei comportamenti negativi. Questo fa del processo di insegnamento e apprendimento in aula un’esperienza coinvolgente e può promuovere le relazioni positive, sia tra studenti che tra loro e il docente. Inoltre, imparare a fare le domande giuste promuove al tempo stesso la curiosità, il pensiero critico e, perché no, potrebbe trasformare la dipendenza dai social media e dalla rete di molti tra i giovani e i giovanissimi, alla riscoperta della propria capacità di imparare a distinguere ciò che è autenticamente umano da ciò che non lo è. Ecco allora che gli insegnanti, partendo dalle soft skills, dalle emozioni e dalle relazioni, alleandosi con l’AI potranno promuovere proprio la capacità di distinguere ciò che è umano e quello che è generato dall’intelligenza artificiale.

Conclusioni

Vale dunque la pena interrogarsi piuttosto che su e come ChatGPT o Bard potranno contribuire a rendere studenti e studentesse di ogni età più pronti ad ingannare l’insegnante, quanto invece come fare per rimettere al centro l’aspetto più importante del processo educativo, ovvero la relazione umana nelle sue varie sfaccettature, nelle tante competenze collegate all’esperienza della vita, che chiede sempre più il potenziamento e il sapere padroneggiare le soft skill proprio nell’era di ChatGPT.

Le soft skills sono essenziali per avere successo in molte professioni e, a differenza delle competenze tecniche, che possono essere apprese e insegnate, si riferiscono a qualità intangibili che spesso riguardano l’intelligenza emotiva e sono proprio quelle competenze trasversali che sono sempre più richieste nel mondo del lavoro. Tra queste: la flessibilità, la capacità di adattarsi, quella di risolvere i problemi, sapere pensare in tempi rapidi in modo critico ed efficiente, sapere guidare e gestire processi.

Note


[1] https://www.gatesnotes.com/The-Age-of-AI-Has-Begun, The development of AI is as fundamental as the creation of the microprocessor, the personal computer, the Internet, and the mobile phone. It will change the way people work, learn, travel, get health care, and communicate with each other. Entire industries will reorient around it. Businesses will distinguish themselves by how well they use it.

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