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Programma Erasmus plus: la trasformazione digitale al centro delle prossime call

Le prossime scadenze del programma Erasmus plus che consentiranno di partecipare al finanziamento per la mobilità di docenti, personale e discenti, saranno tra il 23 febbraio e il 23 marzo. Tra le priorità anche la trasformazione digitale. Tutto quello che c’è da sapere

Pubblicato il 22 Feb 2023

Carmelina Maurizio

Università degli Studi di Torino

erasmus+

Il Programma Erasmus plus, fiore all’occhiello della Commissione Europea per la mobilità del personale e degli studenti e delle studentesse in ogni settore dell’education in ciascuno dei 27 paesi dell’Unione Europea, ha aperto diverse finestre temporali, lanciando per l’anno 2023 nuove call per scuole, associazioni, istruzione degli adulti affinché ci si possa muovere in Europa per formarsi, scambiare buone pratiche, espandere e potenziare le competenze, partecipando ai bandi di mobilità.

Erasmus + promuove il digitale: obiettivi e priorità dei nuovi partenariati

Le istituzioni educative possono trovare nella partecipazione al Programma un’occasione unica per confrontarsi, creare reti e connessioni, portare nel proprio paese idee e pratiche innovative ed efficaci. Chi sottopone alla propria Agenzia Nazionale – in Italia l’Indire la candidatura dovrà focalizzare il progetto su una delle priorità del Programma, nonché declinare obiettivi e rispondenza di questi ai bisogni dell’istituzione scolastica, e definire anche un budget per la gestione delle mobilità, che saranno a loro volta descritte in base alle destinazioni, alla durata, al numero dei partecipanti.

Le priorità indicate nella Guida al Programma sono Inclusione e Diversità, la Sostenibilità ambientale e la lotta al Cambiamento Climatico, Partecipazione alla vita democratica, ai valori comuni e all’impegno civico e la Trasformazione digitale, tutti declinate in obiettivi e sotto obiettivi. Prima di dare uno sguardo nello specifico alla priorità digitale, vediamo le scadenze prossime, affinché i potenziali candidati nell’ambito dell’istruzione scolastica, professionale e degli adulti, possano, se interessati, procedere alla ideazione di una proposta di candidatura.

Scadenze e azioni chiave del Programma

Le prossime scadenze che riguardano le istituzioni scolastiche e l’istruzione degli adulti, che consentiranno di partecipare al finanziamento per la mobilità di docenti, personale e discenti, saranno tra il 23 febbraio e il 23 marzo, come da calendario e dovranno essere sottomesse sul portale specifico. Si riferiscono, in particolare per la scuola, le seguenti azioni, indicate con la sigla KA (Key Action) e un numero:

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Risorse Umane/Organizzazione
Istruzione

Azione chiave 1, Mobilità individuale KA121 e KA122, Istruzione scolastica e Educazione degli adulti e Formazione Professionale (23 febbraio 2023, ore 12.00)

Azione Chiave 2, Cooperazione tra organizzazioni e istituzioni, che si suddivide in due altre azioni:

  • Partenariati di cooperazione KA220 (22 marzo
    ore 12.00)
  • Partenariati su piccola scala KA210 (22 marzo ore 12.00)

Le istituzioni, singole scuole o consorzi, procederanno a compilare e inviare la propria candidatura attraverso il portale dedicato.

La trasformazione digitale e la mobilità in Europa

Come e perché le istituzioni educative possono essere avvantaggiate da un finanziamento – che ricordiamo se assegnato copre il 100% delle spese di mobilità e gestione progettuale – che consentirebbe al personale e ai discenti di muoversi verso altre istituzioni scolastiche? In particolare, come la mobilità Erasmus Plus potrebbe corrispondere ai bisogni di un potenziamento della trasformazione digitale?

La pandemia di COVID-19 e le conseguenze che ne sono derivate hanno messo in risalto l’importanza della trasformazione digitale per l’Europa e la necessità di sfruttare il potenziale delle tecnologie digitali per l’insegnamento e l’apprendimento, quindi di sviluppare competenze digitali per tutti. Non a caso la trasformazione digitale aderisce al piano per le priorità strategiche “Piano per l’istruzione digitale 2021″, per un’istruzione digitale di alta qualità, inclusiva e accessibile in Europa. E proprio in virtù dell’adesione al piano, il Programma sosterrà anche l’istituzione di un polo europeo per l’istruzione digitale. Lo scopo è di migliorare il coordinamento dell’istruzione digitale a livello dell’UE e contribuire alla sperimentazione e allo scambio di buone pratiche nell’ambito della ricerca. Aderendo alle priorità strategiche del piano d’azione per l’istruzione digitale (2021-2027), il Programma Erasmus plus mira a sostenere questo sforzo teso a coinvolgere discenti, educatori, animatori socioeducativi, giovani e organizzazioni nel percorso verso la trasformazione digitale.

La progressiva introduzione della DAD e della DDI da parte del Governo italiano in risposta agli eventi pandemici ha confermato le già note difficoltà di adeguamento dell’Italia agli standard europei di alfabetizzazione digitale. Nel dossier della Conferenza interparlamentare sulla trasformazione digitale nell’istruzione — realizzato congiuntamente, nel dicembre del 2021, dal Servizio Studi Dossier Europei del Senato della Repubblica e dall’Ufficio Rapporti con l’Unione Europea della Camera dei deputati — si sottolinea che, in base all’indice DESI (European Commission, 2021) sulla digitalizzazione dell’economia e della società, l’Italia attualmente si colloca al 20esimo posto del ranking generale relativo ai 27 Stati membri dell’Unione Europea.

Quella della trasformazione digitale è la seconda priorità strategica del Piano per l’Istruzione Digitale, ossia le azioni volte a sviluppare le competenze e le abilità digitali per tutti (compresi i giovani con minori opportunità, gli studenti, le persone in cerca di occupazione e i lavoratori) a tutti i livelli della società. L’accento è posto sulla promozione di competenze e abilità digitali di base e avanzate come pure sull’alfabetizzazione digitale, divenuta essenziale per la vita quotidiana e per consentire alle persone di affrontare un mondo pieno di algoritmi e di partecipare pienamente alla società civile e alla democrazia.

La mobilità si attua in diverse forme:

  • job shadowing, ovvero osservazione da parte di docenti e personale (amministrativo e gestionale, compresi i dirigenti scolastici) di pratiche didattiche innovative in loco, previ accordi tra le scuole sul periodo in cui tale osservazione può avere la sua massima efficacia e ricaduta
  • attività formative per docenti e personale, ovvero partecipazione in loco a eventi o corsi formativi sul tema indicato, per esempio la didattica innovativa o la Media Education
  • partecipazione di discenti a lezioni in classi di pari grado, anche in questo caso previ accordi tra docenti per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti

Il Programma Erasmus plus 2021 -27 sostiene l’uso di pratiche innovative destinate a rendere i discenti, il personale e gli animatori socioeducativi reali attori del cambiamento, della trasformazione digitale in tutte le aree coinvolte nel processo educativo, vale pertanto la pena per le istituzioni scolastiche prendere in considerazione la partecipazione alle prossime call, consultando i materiali sin qui segnalati, confrontandosi con chi ha già realizzato progetti finanziati nell’ambito di Erasmus plus, trainando la propria scuola verso l’innovazione e divettando un punto di riferimento nel proprio territorio e nelle reti di cui fa già parte.

Risorse digitali per la progettazione

A disposizione delle istituzioni scolastiche che intendono mettersi alla prova con una candidatura ci sono anche risorse che la Commissione Europea condivide con i potenziali destinatari della mobilità, per preparare i progetti, tra queste

  • eTwinning, piattaforma che mette in contatto i docenti e il personale della scuola in tutti i paesi dell’Unione Europea, eleggibili per le mobilità, per conoscersi prima di procedere ad un’eventuale candidatura, per scambiare idee e progetti, per fare incontrare le classi;
  • EPALE, la piattaforma che si rivolge principalmente all’istruzione degli adulti, dove è possibile trovare partner per progetti di mobilità, condividere pratiche e scambiare idee.

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