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Recupero scolastico post pandemia: le risorse online in lingua inglese

Risorse e materiali in lingua inglese funzionali al recupero delle abilità e delle competenze di apprendimento. Buone pratiche che possono fare da ispirazione anche in altre parti del mondo e stimolare in ogni caso una riflessione pedagogica utile e operativa

Pubblicato il 27 Set 2022

Carmelina Maurizio

Università degli Studi di Torino

disinformazione online

Il recupero delle abilità e delle competenze di apprendimento, a qualunque livello scolastico, è al centro di numerose iniziative e proposte, che proveremo a presentare partendo soprattutto dall’esperienza nordamericana.

I materiali che saranno qui introdotti sono in lingua inglese, ma risultano spesso accessibili anche in altre lingue o comunque traducibili. L’intento è però soprattutto quello di diffondere buone pratiche all’interno delle comunità educanti, tra docenti, genitori, apprendenti.

Risorse e materiali

  1. La Education Endowment Foundation è un ente di beneficenza indipendente che si dedica a ridurre i legami tra reddito familiare e risultati scolastici. Questo avviene attraverso il supporto alle scuole per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento attraverso l’Evidence Based Education. Nel sito della Fondazione si trovano, scaricabili gratuitamente, numerose risorse, tra cui
      • Teaching and learning toolkit, ovvero una preziosa cassetta per gli attrezzi per l’autoformazione, che esplora vari metodi e strategie per l’insegnamento e l’apprendimento, misurandone anche i costi e i benefici;
      • Early years Toolkit, ovvero una cassetta di attrezzi pedagogici e didattici per i primi anni di scuola;
      • Materiali, guide e tutorial per supportare la didattica a distanza, per il recupero e per l’integrazione degli apprendimenti.

L’intero percorso promosso da Education Endowment Foundation è rivolto al sistema scolastico nordamericano, laddove le scuole possono avvalersi del supporto della fondazione, principalmente ai docenti di bambini e bambine che maggiormente hanno subito l’impatto della didattica a distanza e della chiusura delle scuole. Si tratta però di buone pratiche che possono fare da ispirazione anche in altre parti del mondo e stimolare in ogni caso una riflessione pedagogica utile e operativa.

Il Progetto EdResearch for Recovery

Con il perdurare della pandemia, il compito di sostenere gli studenti è diventato sempre più difficile. Sulla base di un elenco di domande formulate dai responsabili politici e dagli operatori del settore, il Progetto EdResearch for Recovery, che si avvale di ricercatori di alto livello provenienti da tutto il Paese, ha sviluppato proposte e idee per migliorare e potenziare le strategie di recupero. All’interno del sito si trovano articoli, ricerche, report e progetti, tutti scaricabili, divisi per settori. Per cui, per esempio, l’insegnante o il dirigente scolastico o l’educatore possono autoformarsi su temi quali l’apprendimento della lingua inglese, i bisogni educativi speciali, l’orientamento, ma anche il burn out, il management delle istituzioni scolastiche durante i periodi di crisi, gli effetti del cambiamento climatico e molto altro. I materiali sono stati selezionati e prodotti al fine di raggiungere il maggior numero di esigenze e richieste che provengono dal mondo dell’education, attraverso la collaborazione di atenei e centri di ricerca prestigiosi e affidabili, non solo a livello locale, ma internazionale ed è promosso e coordinato dalla Annenberg Brown University, di Providence nel Rhode Island.

EduRecoveryHub

EduRecoveryHub è un’organizzazione che collabora con Collaborative for Student Success, il Center on Reinventing Public Education (CRPE) e l’Edunomics Lab dell’Università di Georgetown per identificare le pratiche educative innovative, rivolgendosi principalmente a docenti e dirigenti scolastici per promuovere il successo scolastico. L’idea centrale è quella di concentrare l’attenzione sulle pratiche che hanno il potenziale per aiutare le scuole a riprendersi dopo la crisi pandemica e a far sì che tutti gli studenti ne traggano beneficio. Sul sito si trovano: esempi selezionati di buone pratiche su come usare la meglio le tecnologie per l’apprendimento, sul supporto specifico alle famiglie, sulle strategie per rinforzare il lavoro di docenti ed educatori, ma anche su come promuovere al meglio l’impegno e il coinvolgimento degli studenti e come favorire pratiche di accelerazione, soprattutto in periodi di emergenza e crisi, per il recupero. Basta attivare i filtri di interesse e si scoprono articoli, report su buone pratiche esportabili. All’intero del sito l’organizzazione propone anche un podcast, condotto da Jim Cowen della Collaborative for Student Success, che vuole essere un viaggio per il Paese, una “road trip” per parlare di buone pratiche e spiegare anche come sono stati utilizzati o verranno usati i fondi federali per il recupero. Il podcast è attivo da circa due mesi.

Gruppo di lavoro Insegnanti in contesti di crisi

Gruppo di lavoro Insegnanti in contesti di crisi – Teachers in Crisis Contexts (TiCC) Working Group (TiCC)[5]: il gruppo di è stato fondato nell’aprile 2014 come sforzo per fornire un maggiore e migliore supporto agli insegnanti durante crisi ed emergenze. I membri del gruppo collaborano per identificare le aree problematiche nella gestione, nello sviluppo e nel supporto dei docenti e propongono e forniscono soluzioni open-source. TiCC in azione prevede anche una serie di eventi per fornire un’opportunità agli attori chiave, tra cui insegnanti, formatori di insegnanti, operatori, responsabili politici di mobilitarsi intorno all’azione per la trasformazione del sostegno settoriale agli insegnanti in contesti di crisi, nel tentativo di supportare al meglio gli insegnanti del mondo e garantire che milioni di bambini possano soddisfare il loro diritto all’istruzione. È stato lanciato nel 2021 in collaborazione con la LEGO Foundation, Education International, Oxfam, UNESCO e la Task Force internazionale sugli insegnanti per l’istruzione 2030.

I temi principali che guidano la serie di eventi includono: 1) Gestione degli insegnanti; 2) Sviluppo professionale degli insegnanti; 3) Benessere degli insegnanti; 4) Governance e leadership scolastica per un migliore supporto agli insegnanti. Sono disponibili diverse soluzioni di supporto, tra cui:

  • un pacchetto di formazione per insegnanti della scuola primaria, che è destinato a costruire competenze didattiche di base per gli insegnanti non qualificati o poco qualificati spesso reclutati per insegnare nei campi profughi e in una serie di altri contesti di emergenza;
  • coaching tra pari per insegnanti di scuola primaria condotto dagli insegnanti per gli insegnanti e si sviluppa attraverso due attività principali: Circoli di apprendimento per insegnanti (TLC) e Osservazioni in classe;
  • pratiche per la gestione, lo sviluppo professionale e il benessere degli insegnanti, che fornisce esempi di programmi e pratiche che influenzano positivamente il miglioramento delle condizioni di lavoro e della pratica didattica degli insegnanti. I materiali del TiCC sono stati progettati per essere il più possibile utilizzabili dai facilitatori, per la formazione dei formatori (ToT). L’organizzazione e i collaboratori hanno anche dato vita ad una serie di eventi, tra cui la presentazione di storie di insegnanti, webinar su casi di studio e la conduzione di consultazioni con gli insegnanti in una varietà di contesti e si sta considerando l’idea del mobile mentoring, una strategia che ha già riscosso molto successo in tutto il mondo, coinvolgendo volontari con una significativa esperienza di insegnamento in classe, che forniscono un supporto continuo e in tempo reale sulle sfide didattiche che si presentano regolarmente. I mobile mentor forniscono anche consigli e strategie direttamente collegati alla formazione. I mentori vengono di solito selezionati in base alla loro esperienza nell’insegnamento, al lavoro in contesti di sviluppo e alla conoscenza del settore dell’istruzione in situazioni di emergenza

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