macchine vs studenti

Riforma del curriculum scolastico: insegnare ad apprendere o a essere?



Indirizzo copiato

Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Validatara ha istituito una commissione di esperti per rivedere le indicazioni nazionali del sistema scolastico. Un’occasione per riflettere su come l’accumulazione di conoscenze, adatta alle macchine, si discosti dal processo umano di diventare, che implica una trasformazione personale profonda

Pubblicato il 15 lug 2024

Vittorio Midoro

già dirigente di ricerca CNR presso l'Istituto Tecnologie Didattiche



scuola school digitale

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Validatara ha nominato una commissione di “esperti di comprovata qualificazione scientifica e professionale” per elaborare proposte “volte alla revisione delle indicazioni nazionali e delle linee guida relative al primo e al secondo ciclo di istruzione”, cioè di tutto il percorso scolastico.

Il tema assegnato alla commissione è quindi quello di avanzare proposte per revisionare i contenuti della nostra scuola, cioè di quello (contenuti e competenze) che gli studenti devono apprendere. A questo proposito propongo una riflessione sul significato di apprendimento e su come questo influenzi la struttura dei curricola scolastici.

Il significato di “apprendimento” nel contesto educativo moderno

Secondo me, il termine “apprendimento” si adatta più alle macchine e all’intelligenza artificiale che agli esseri umani. L’etimologia del verbo apprendere, infatti, richiama l’idea di prendere, afferrare, impossessarsi (ad è intensiva e prehendere vuol dire appunto queste cose), quindi apprendere vuol dire letteralmente prendere qualcosa dal di fuori (un concetto, una nozione, un’abilità, una competenza) e portarsela dentro. Anche imparare (in parare) evoca l’idea di procacciarsi con operazione di mente cognizione nuova di checchessia. Apprendere e imparare condividono, dunque, una concezione della conoscenza costituita da concetti o abilità che si possono avere e l’apprendere è visto come l’atto del procurarseli prendendoli dall’ambiente esterno con operazione di mente.

La metafora che descrive l’apprendimento è, quindi, quella di un trasferimento e immagazzinamento nel nostro cervello di entità esterne reali esistenti in un qualche ambiente. Lo studio sui libri di testo e le lezioni sono visti come processi di trasferimento dall’esterno all’interno dell’individuo di oggetti concettuali come nozioni, competenze, ecc.  

Critiche alla modalità tradizionale dell’apprendimento

La tradizione anglosassone degli standard di apprendimento, come anche i curricula scolastici nostrani, incarnano questa metafora, prestabilendo nozioni, conoscenze e competenze che devono essere acquisite dagli studenti. La verifica “oggettiva” del raggiungimento di questi standard è la misura di ciò che è stato acquisito.

Nella dicotomia tra avere e essere teorizzata da Erich Fromm, l’idea di prendere qualcosa e mettersela dentro appartiene alla modalità esistenziale dell’avere,

Studenti che facciano propria la modalità esistenziale dell’avere, assisteranno a una lezione udendo le parole dell’insegnante, afferrandone la struttura logica e il significato e facendo del loro meglio per trascrivere ognuna delle parole stesse nel loro quaderno d’appunti, in modo da poter poi mandare a memoria le annotazioni e quindi superare la prova di un esame. Ma il contenuto non diviene parte del loro personale sistema di pensiero, arricchendolo e dilatandolo; al contrario, essi trasformano le parole che odono in agglomerati di idee cristallizzate oppure in complesse teorie che comunque immagazzinano passivamente.

H. von Foerster indica chiaramente qual è la critica sostanziale al modo di concepire l’educazione nella modalità dell’avere:

Considerate il modo in cui è costruito il nostro sistema educativo. Lo studente entra a scuola come una “macchina non banale” imprevedibile. Non sappiamo che risposta darà a una domanda. Comunque se egli vuole avere successo in questo sistema, le risposte alle nostre domande devono essere note.

I test sono strumenti per stabilire la misura di banalizzazione. Un voto perfetto nel test è indicativo di una perfetta banalizzazione: lo studente è completamente prevedibile e così può essere ammesso nella società. Non causerà sorprese, non darà fastidio.

L’impatto delle teorie costruttiviste sull’educazione contemporanea

Contro questo modo di intendere i processi di sviluppo dell’essere umano i costruttivisti proposero l’idea che il sapere non è un dato oggettivo al di fuori dell’individuo, ma va costruito tramite l’interazione con l’ambiente sociale. Ma al di là delle teorie, è da notare il processo di apprendimento delle macchine (machine learning e deep learning) è proprio quello auspicato per gli individui dai curricula scolastici: un trasferimento di conoscenze a partire da documenti che codificano il sapere.

Apprendimento umano vs apprendimento delle macchine: una distinzione cruciale

Infatti, se consideriamo come le chatbot (ChatGPT, Gemini…) sono addestrate, è calzante la metafora dell’apprendimento come processo di acquisizione dall’esterno di qualcosa di oggettivo (un’enorme quantità di dati sotto forma di testi, immagini video e audio). Durante l’addestramento, infatti, opportuni algoritmi ottimizzano i pesi delle connessioni tra i circuiti, che simulano i neuroni, per adattarsi ai dati di input e produrre output accurati.

Una volta addestrate, le reti neurali possono essere utilizzate per prendere decisioni o fare previsioni tramite un processo di inferenza. L’input viene fornito alla rete neurale, che lo elabora attraverso i suoi strati di algoritmi che simulano neuroni interconnessi.

Durante questa elaborazione, la rete neurale utilizza le informazioni apprese durante l’addestramento per inferire l’output corrispondente. Di conseguenza, l’elaborazione all’interno di una rete neurale addestrata può essere vista come un processo inferenziale che non implica comprensione. Non per caso le chatbot rispondono correttamente ai test che mirano a misurare l’acquisizione degli standard da parte degli studenti. È da notare che, una volta, per descrivere il cervello, i cognitivisti utilizzavano un’analogia con il computer, mentre, oggi, sono alcune tipologie di algoritmi ad essere descritte in analogia con il cervello.

Dunque, le macchine possono apprendere dai dati e rispondere correttamente anche senza comprendere ciò che hanno appreso, mentre per gli esseri umani le cose stanno diversamente.

Come il concetto di “essere” potrebbe trasformare l’educazione

L’interazione con il mondo esterno modifica l’individuo e questa modifica non consiste in un accumulo di conoscenze e competenze, ma in un cambiamento del suo sistema nervoso, del suo apparato muscolare, insomma, del suo corpo e del suo essere. Così, non imparo a leggere, ma divento un lettore. Non apprendo gli scacchi, ma divento uno scacchista. Non imparo la matematica o la fisica, ma divento un matematico o un fisico. Non apprendo a suonare il piano, ma divento un pianista. E tutto ciò con un grado di abilità che dipende dalle qualità personali e dal tempo impiegato interagendo con un particolare ambiente, che per un prelettore emergente può essere un lettore esperto e gli scritti, per uno scacchista il gioco degli scacchi e altri scacchisti esperti, per un matematico, un matematico esperto e il mondo della matematica. Insomma si diventa qualcuno in un certo campo interagendo con la comunità che ha come impresa comune lo sviluppo di quel campo. Così Fromm descrive questa modalità di sviluppo dell’individuo in accordo con la categoria dell’”essere”:

Il processo è di tutt’altro tipo per quegli studenti che fanno propria la modalità di rapporto con il mondo incentrata sull’essere. Tanto per cominciare, costoro non andranno alle lezioni, neppure alla prima, di un corso, a guisa di “tabulae rasae”; hanno riflettuto già in precedenza sulle problematiche che le lezioni affronteranno, e custodiscono nella mente un certo numero di domande e problemi personali. Si sono occupati della materia, e questa li interessa. Anziché essere passivi recipienti di parole e idee, ascoltano, “odono” e, cosa della massima importanza, “ricevono” e “rispondono” in maniera attiva, produttiva. Ciò che ascoltano, stimola gli autonomi processi di elaborazione mentale, provocando in loro il sorgere di nuove domande, di nuove idee, di nuove prospettive. Il loro ascoltare è un processo vitale. Prestano orecchio con interesse, odono davvero quel che l’insegnante dice, spontaneamente si rivitalizzano in risposta a ciò che ascoltano. Non acquisiscono semplicemente conoscenze, un bagaglio da portarsi a casa e mandare a mente. Ognuno di loro è stato coinvolto ed è mutato: ognuno dopo la lezione è diverso da come era prima

È da notare che il termine l’inglese “to learn”, che traduciamo con apprendere, condivide l’etimologia con “to list” e con l’inglese antico læst “pianta del piede e anche con il tedesco Gleis “traccia”. L’interazione di un individuo con un ambiente lascia una traccia sul suo stato. I processi di cambiamento dell’individuo sono così meglio descritti dall’idea del diventare qualcuno che da quella dell’apprendere qualcosa. In altri termini, è più rispondente alla realtà pensare a questi processi come modifiche dell’individuo e del suo essere, più che come acquisizione di cognizione nuova, accumulo di conoscenze e abilità.

Prospettive future: verso un approccio educativo più integrato e personale

Questioni di lana caprina? Non proprio se pensiamo a come definire un curricolo per un corso di studi e a come individuare le attività degli studenti. Finora, ciò è stato fatto secondo la modalità dell’avere, definendo conoscenze e competenze da apprendere, mentre secondo la modalità dell’essere bisognerebbe descrivere ciò che sarebbe auspicabile i ragazzi diventassero, in accordo con il loro modo di essere.

Dubito che la su citata adotterà questo approccio.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4