scuola e territorio

Scuola Digitale Liguria: innovare il territorio a partire da studenti e docenti

La Community, l’Osservatorio e la mappa delle scuole innovative, le comunità di pratica, la formazione specifica per i docenti e molto altro: il progetto Scuola Digitale Liguria si propone come modello replicabile di accelerazione dell’innovazione digitale, a partire dalla scuola e dai docenti, a vantaggio del territorio

Pubblicato il 27 Feb 2019

Monica Cavallini

Progetto regionale Scuola digitale Liguria

scuola-digitale-liguria-2

E’ dal terreno fertile della scuola che si creano i presupposti per formare cittadini più consapevoli e preparati, quindi per un territorio più innovativo e competitivo. Ed è da questa consapevolezza che è partito due anni fa il Progetto Scuola Digitale Liguria, risultato tra i progetti finalisti del Premio Agenda Digitale 2018, promosso da Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.

Approfondiamo, di seguito, l’impostazione del progetto, gli strumenti operativi e gli sviluppi previsti per il 2019.

La scuola come motore digitale del territorio

Le tre parole chiave del Progetto Scuola Digitale Liguria, finanziato con fondi FSE, sono: accompagnare, accelerare, armonizzare. Gli stessi cardini, in pratica, dell’agenda digitale.

Il progetto, dicevamo, è partito due anni fa da una consapevolezza: è la scuola il motore dell’innovazione e della competitività del territorio. Ne siamo convinti perché grazie a un uso diffuso e consapevole del digitale fin dalla prima formazione, la mente si allena a usare la tecnologia digitale come strumento per aumentare il confort e l’efficienza delle attività quotidiane, dall’home banking alla domotica.

La decisione della Regione Liguria di investire nell’innovazione digitale del territorio si è tradotta anche in un progetto che parte dalla scuola (ISA pubbliche e paritarie) e dagli enti di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP regionale) come motori di digitalizzazione diffusa sul territorio.

Scuola Digitale Liguria ha avuto fin da subito una forte impostazione partecipativa e ha visto nascere e crescere una community di animatori digitali, docenti e formatori che oggi conta più di 1200 iscritti e che è diventata il contesto elettivo per consolidare gli strumenti realizzati – ma a noi piace pensarla soprattutto come il cuore del progetto.

In altre parole il progetto segue il modello dell’open innovation: si basa sulla partecipazione attiva e lo sviluppo di tutti i soggetti e le professionalità coinvolte. Con gli strumenti sviluppati docenti e formatori possono infatti superare l’isolamento – e in certi casi l’autoreferenzialità – e affrontare insieme la sfida che la tecnologia comporta per la scuola.

Le scuole possono attuare una solida rendicontazione sociale delle proprie attività sulla mappa pubblica e sul web; l’amministrazione regionale può programmare investimenti mirati basandosi sui dati dell’Osservatorio; i portatori di interesse hanno un contesto di riferimento autorevole sul tema della scuola digitale. E tutti i professionisti coinvolti (compreso il team di progetto) stanno sperimentando metodi di lavoro basati sulla sinergia e l’interdipendenza grazie alla condivisione e comunicazione basata su strumenti cloud e metodi di lavoro collaborativo.

La scuola è vista come motore dell’innovazione (digitale) del territorio: si tratta di un progetto con la scuola e non per la scuola. È questo lo spirito dell’iniziativa, che ha avviato strumenti che il 2019 vedrà sempre più perfezionati e consolidati, in base alle esigenze del mondo scolastico locale puntualmente raccolte ed elaborate.

Il biennio è decisivo per impostare una strategia e lasciare in eredità un progetto consolidato, il cui valore è l’immediata replicabilità anche in altre pubbliche amministrazioni.

A chi si rivolge il progetto Scuola Digitale Liguria

Gli strumenti operativi 

  • L’Osservatorio: gli strumenti realizzati dal progetto sono un sistema composito e interconnesso che vede al proprio centro l’Osservatorio, una piattaforma digitale dove i docenti e i formatori della Liguria possono inserire, per renderle pubbliche e conosciute, le attività innovative realizzate con l’uso di strumenti e secondo paradigmi propri della didattica digitale. Si tratta di un sistema informativo interoperabile, pronto per il riuso, progettato con i beneficiari su un application profile e originale dove a ogni elemento descrittivo è associato un grado di innovazione: quest’ultima funzione fornisce all’amministrazione regionale un cruscotto per monitorare l’andamento della scuola digitale regionale per indirizzare le progettualità regionali verso i reali interessi/bisogni del sistema educativo.
  • La Mappa pubblica delle scuole innovative. Tutti, famiglie e cittadini, possono conoscere il grado di innovazione digitale delle scuole della Liguria consultando la mappa. Realizzata con il sistema cartografico regionale, riporta tutte le attività innovative delle istituzioni scolastiche con la possibilità di accedere, per ogni singola scuola, a una sintesi dei dati dell’Osservatorio ottenendo due risultati: da un lato l’incentivo alla rendicontazione sociale della scuola, che può finalmente mostrare le attività innovative svolte in classe; dall’altro la possibilità per chiunque (non solo le famiglie) di accrescere le proprie conoscenze digitali esplorando i progetti realizzati dai ragazzi.
  • Il Digital Team. Un gruppo di esperti informatici di Liguria Digitale è a disposizione della scuola per rispondere a uno dei bisogni digitali primari: quello di assistenza tecnica. Un’applicazione web consente di richiedere aiuti specifici: il team, in presenza o con strumenti di supporto da remoto, risolve il problema e progressivamente incrementa un “kit di sopravvivenza digitale” per la scuola.

Le problematiche affrontate dal Digital Team riguardano soprattutto connettività, cablaggi, contratti con fornitori, servizi per il BYOD.

Le iniziative più importanti del 2019

Dal bando sulla formazione per i docenti agli incontri territoriali, dalle comunità di pratica al podcast: l’anno appena iniziato è il tempo, per il progetto, di portare a maturazione alcuni frutti.
Il momento per consolidare gli strumenti già realizzati, ma anche di mettere in campo nuove azioni diversificate per diffonderne l’uso, misurarne i singoli risultati e consegnare a fine progetto un sistema ormai validato e autonomo nella sua funzione di motore dell’innovazione digitale.

Bando per la formazione congiunta FSE

La funzione cruscotto dell’Osservatorio è già stata utilizzata per individuare i bisogni formativi della scuola digitale ligure insieme a un’attenta e approfondita analisi del contesto condotta con la collaborazione dell’Università di Genova insieme a tutti i soggetti interessati capaci di esprimere un giudizio competente. Il risultato è un bando regionale che permetterà l’avvio di sessioni formative durante l’anno 2019 rivolte a docenti e formatori: si tratta di rispondere puntualmente ai bisogni espressi dai referenti di tutti gli Snodi Formativi della Liguria – che hanno progettato e coordinato le formazioni PNSD precedenti – dei referenti delle scuole capofila per la formazione degli Ambiti della Liguria, dei referenti della componente digitale degli enti IeFP liguri.

Comunità di pratica tematiche

Le attività documentate nell’Osservatorio hanno permesso di individuare le tematiche prevalenti su cui si concentra la scuola digitale della Liguria. Il risultato ha messo in evidenza le seguenti macro-tematiche: coding e robotica educativa, comunicazione digitale (blog, siti web, giornalismo digitale), contenuti digitali (ebook, multimedia, video, realtà aumentata), Smart User (inclusione, BYOD, elearning, sicurezza, progetti internazionali).

È stata quindi integrata una funzionalità della mappa pubblica che oggi – oltre alla ricerca dei progetti innovativi per scuola – consente la ricerca delle scuole innovative in base alle tematiche prevalenti delle attività digitali realizzate.

.

Su queste tematiche emerse, il progetto ha agito da “portatore di interesse” disposto a supportare attività innovative per chi – dei docenti referenti di progetti sulle macro-aree – volesse realizzare attività innovative. Si sono evidenziati tre gruppi che agiranno come comunità di pratica nella sperimentazione di un modello per rendere esplicito il ruolo della scuola quale acceleratore di innovazione del proprio territorio.

Il progetto fornirà le strumentazioni necessarie a realizzare attività che riguarderanno temi come robotica marina, creazione di video-lezioni e booktrailer, attività comuni fra scuole supportate da strumenti di video-conferenza, costruzioni di glossari comuni, giornalismo digitale. La metodologia di progettazione e valutazione saranno condivise per raggiungere non solo obiettivi didattici, ma per misurare l’impatto delle attività svolte sulla crescita digitale dei partecipanti, studenti e docenti, e del territorio, dalle famiglie alle realtà territoriali che potenzialmente potranno essere coinvolte.

Documentazione “aumentata” per arricchire Osservatorio e siti delle scuole

Obiettivo del progetto è far comprendere ai docenti/formatori e ai dirigenti/direttori, il valore dell’avere documentati nell’Osservatorio – e quindi pubblicati sulla mappa e sul sito della propria scuola – le attività didattiche innovative che si realizzano quotidianamente. Qual è questo valore? Poter condividere le proprie esperienze, potersi cercare e incontrare in base a interessi comuni, far conoscere le attività alle famiglie e alle realtà territoriali che potranno proporre nuove opportunità alla scuola stessa.

Per diffondere questo valore, saranno organizzati a partire dai primi mesi del 2019, workshop tematici nella sede High Tech di Liguria Digitale, società che conduce operativamente le attività, dedicati alla promozione di un modello di documentazione che prevede l’uso di uno strumento di realtà aumentata e disponibilità di supporto da parte del Digital Team per l’aggiornamento dei siti scolastici.

In questo modo i docenti e formatori potranno documentare con la realtà aumentata le proprie attività e parallelamente potenziare e arricchire i siti delle scuole in modo che davvero l’innovazione si diffonda non solo tramite gli strumenti regionali, ma in modo capillare e sinergico, grazie anche ai canali web scolastici.

Incontri territoriali e coinvolgimento degli stakeholder

Per far funzionare gli investimenti cardine del progetto regionale – cioè la piattaforma Osservatorio e la Mappa pubblica – durante il 2019 saranno organizzati incontri in numerose scuole della Liguria, con il coinvolgimento di alcune scuole capofila per provincia, per la promozione del progetto e incontri specifici con le realtà produttive e associative della Liguria affinché gli strumenti realizzati da Scuola Digitale Liguria permettano agli stakeholder del territorio ligure di rintracciare le scuole partner ideali per progetti su specifiche tematiche.

Anche l’azione di sinergia con l’altro progetto strategico regionale che realizza i laboratori territoriali nei principali comuni liguri e nella città metropolitana – spazi tecnologici avanzati dove scuola e comuni si incontrano per l’innovazione – mette al centro la scuola come sito idoneo e aperto ad ospitare l’infrastruttura rendendo disponile l’ambiente tecnologico al territorio e gli enti locali presenti per attività coordinate.

Promuovere l’Osservatorio e la Mappa come terreno comune su cui sistema educativo e territorio possono incontrarsi, significa voler assicurare durevolezza nel tempo agli strumenti regionali e agli investimenti, essere capaci davvero di supportare e accelerare l’innovazione, anche a progetto terminato, continuare a svolgere tale ruolo, realizzando a pieno quello per cui sono stati progettati.

Agli strumenti già collaudati di comunicazione – sito e puntuale informativa tramite mailing list a tutti gli utenti interessati – si sono già affiancate le comunicazioni social con un gruppo Facebook e con un canale Youtube. In fase di realizzazione il podcast dedicato ai docenti, ovvero pillole di formazione sull’innovazione digitale, e la newsletter, per mettere in circolo informazioni aggiornamenti ed energie.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati