Valutare significa attribuire valore. La valutazione è insita nel processo di insegnamento-apprendimento, è necessaria e legittima. È anche un diritto dello studente che solo in questo modo può ricevere gli adeguati supporti al proseguimento del suo percorso formativo.
Ora, appare oltremodo improprio riproporre tout court modalità di verifica e valutazione proprie di un contesto in presenza, di un’attività ordinaria che, da sempre, è parte del vissuto quotidiano della quasi totalità dei docenti, in un contesto nuovo, adottato senza preavviso, forse con una preparazione non ancora affinata dall’esperienza.
La scuola che va verso la didattica digitale deve verificare le conoscenze, valutare gli apprendimenti, valorizzare le competenze, documentare gli stili cognitivi.
Valutare nella DDI: lavorare sulle competenze
Fare didattica digitale integrata (DDI) vuol dire, anche, non dimenticare la valutazione autentica e ricorrere a un contesto significativo (dà significato alle conoscenze apprese) riflettendo sull’apprendimento reale. Questo tipo di didattica è centrata sull’applicazione delle conoscenze alle esperienze del mondo reale (competenze); deve essere predittiva rispetto a compiti che simulano contesti reali e si deve fondare sulla convinzione che l’apprendimento non si dimostra con l’accumulo delle nozioni, ma con la capacità di concettualizzare, per utilizzare le conoscenze acquisite in contesti reali.
La valutazione autentica è quella che si propone di accertare nell’alunno non tanto il possesso formale ed astratto di conoscenze quanto la capacità di applicare quelle conoscenze nelle esperienze del mondo reale, ossia in concrete situazioni di vita, da G. Wiggins, Educative Assessment, ed. J. Bass, S. Francisco, USA, 1998
Per fare questo bisogna lavorare sulle competenze soprattutto nella didattica digitale integrata.
Le competenze non si vedono, ma si svelano in modo indiziario attraverso la performance e prodotti. Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.
La capacità di far fronte a un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo. (Pellerey, 2004).
Le Linee guida per la didattica digitale integrata trasmesse con DM 89/2020 chiariscono che: “La normativa vigente attribuisce la funzione docimologica ai docenti, con riferimento ai criteri approvati dal Collegio dei docenti e inseriti nel Piano Triennale dell’offerta formativa. Anche con riferimento alle attività in DDI, la valutazione deve essere costante, garantire trasparenza e tempestività e, ancor più laddove dovesse venir meno la possibilità del confronto in presenza, la necessità di assicurare feedback continui sulla base dei quali regolare il processo di insegnamento/apprendimento. La garanzia di questi principi cardine consentirà di rimodulare l’attività didattica in funzione del successo formativo di ciascuno studente, avendo cura di prendere ad oggetto della valutazione non solo il singolo prodotto, quanto l’intero processo. La valutazione formativa tiene conto della qualità dei processi attivati, della disponibilità ad apprendere, a lavorare in gruppo, dell’autonomia, della responsabilità personale e sociale e del processo di autovalutazione. In tal modo, la valutazione della dimensione oggettiva, delle evidenze empiriche osservabili è integrata, anche attraverso l’uso di opportune rubriche e diari di bordo, da quella più propriamente formativa in grado di restituire una valutazione complessiva dello studente che apprende”.
La DDI ha una curvatura speciale e fortemente orientata alle competenze e richiede compiti non riproduttivi, che permettano di evidenziare il ragionamento, l’originalità, la capacità di effettuare collegamenti, di interagire e collaborare.
Le competenze a cui prestare attenzione
La prima cosa da ricordare quando si affronta la valutazione in un percorso di didattica digitale integrata è quello di focalizzarsi su processi osservabili, attraverso la discussione in classe tra gli studenti, le loro domande, i loro commenti alle questioni su cui si sta ragionando nella didattica
Successivamente bisognerà anche comunque focalizzarsi sulle evidenze che emergono dai prodotti osservabili/fruibili/utilizzabili, per esempio da un prodotto digitale realizzato dagli studenti o dalle schede compilate proposte durante i diversi step, o dagli storyboard, o infine dai prodotti riflessivi esito dei debriefing.
Sia nel processo che nel prodotto è fondamentale prestare attenzione alle seguenti competenze:
Competenze disciplinari
- Comprensione dei linguaggi specifici.
- Capacità di orientarsi all’interno di uno specifico contesto disciplinare Comprensione di brani e testi multimediali riferiti a uno specifico settore Capacità di costruire schemi, tabelle, rappresentazioni diverse di contenuti Capacità di sintesi e di organizzazione dei contenuti.
- Originalità degli apporti e contributo al lavoro di tutti.
Competenze metadisciplinari
- Imparare a imparare
- Metodo di lavoro (organizzazione, tempi, capacità di produzione)
- Saper raccogliere dati e informazioni
- Problem solving
- Utilizzo delle conoscenze in contesti nuovi
- Competenza digitale (intesa come ambiente di apprendimento), ovvero strumento attraverso il quale lo studente sta costruendo apprendimento).
Competenze trasversali
- Autoregolazione dei tempi di apprendimento Capacità di concentrazione, impegno Resilienza
- Serietà del lavoro
- Capacità di relazione con l’adulto e con i compagni all’interno dell’ambiente di apprendimento costruito in DDI
- Capacità di interazione e collaborazione Capacità di sostenere altri compagni.
Conclusioni
Infine ricordiamo che la DDI necessita della valutazione formativa e di un’azione di feedback verso lo studente. La distanza fisica, l’impossibilità di cogliere e restituire segnali di comunicazione non verbale, la differenza di strumenti utilizzati, impongono sia un costante controllo dell’azione didattica sia della comprensione da parte dello studente. La valutazione formativa potenzia la motivazione dei più fragili, tiene viva la relazione educativa, accompagna i percorsi personalizzati di apprendimento per gli studenti con bisogni educativi speciali e per quanti vivono situazioni di digital divide.
Particolare attenzione sarà riservata all’impegno, all’onestà, alla capacità di partecipare e collaborare con il gruppo, di imparare a imparare.