Parlare di tecnologie a scuola e per la scuola è riduttivo rispetto alla complessità dei meccanismi di insegnamento-apprendimento ed alle strategie metodologico-didattiche che caratterizzano il far scuola quotidiano. Il concetto stesso di tecnologie assume nel parlare comune accezioni talora limitate rispetto all’ampiezza di utilizzo che l’introduzione di uno strumento tecnologico può avere in classe e al suo impatto sulla didattica quotidiana. Questo sia nel bene che nel male, poiché talora l’introduzione di device informatici, anche di ultima generazione, non riesce a produrre innovazione e miglioramento nei processi di apprendimento degli studenti, perché non adeguatamente accompagnato e collegato al fluire quotidiano della vita scolastica.
In quanto strumento di lavoro, qualsiasi device deve essere “desiderato”, ossia ritenuto utile e necessario, conosciuto e contestualizzato rispetto all’ambiente di apprendimento in cui si innesta. Come a dire: acquistare lo strumento è condizione necessaria ma non sufficiente per realizzare cambiamenti nel modo di insegnare e nel modo di imparare. Questo è il nodo fondamentale nell’approcciare il tema delle tecnologie nella scuola, che, aldilà di inutili querelle fra “apocalittici” e “Integrati”, non si può che affrontare contemperandone la presenza nelle aule in modo intelligente, funzionale e costruttivo. L’esclusione delle tecnologie dall’ambito scolastico sarebbe anacronistica e condurrebbe a un ancora maggiore divario fra società, vita quotidiana dei ragazzi e scuola.
Smartphone a scuola, ecco cosa gli “apocalittici” non capiscono
Tecnologia a scuola, il servizio Marconi TSI
L’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna ha compreso da numerosi anni la necessità di connettere bisogni formativi, pratica didattica e innovazioni tecnologiche ed ha proposto alle scuole emiliano-romagnole il Servizio Marconi TSI (Tecnologie nella Società dell’Informazione), peculiarità dell’Emilia-Romagna, costituito da un gruppo di insegnanti che si occupano di didattica con le nuove tecnologie. Ogni utile informazione sull’attività del Servizio è disponibile sul sito istruzioneer.
Fra le altre azioni, il Servizio Marconi TSI ha accompagnato le azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale, coordinando le attività di formazione dei docenti da questo previste, e più in generale le iniziative di formazione dei docenti dove è prevalente l’aspetto tecnologico. Ancora, nella sua componente CTS-Marconi supporta negli aspetti tecnologici (impiego di device hardware, software e altri ausili) l’attività dell’USR E-R e delle scuole in tema di inclusione e integrazione scolastica. In oltre un quindicennio di attività l’Ufficio Scolastico per l’Emilia-Romagna con Servizio il Marconi TSI ha rappresentato un riferimento permanente per le scuole del territorio, garantendo continuità e organicità all’azione del Piano Nazionale Scuola Digitale, sostenendone uno sviluppo funzionale, condividendo e mettendo a sistema le buone esperienze preesistenti e fornendo una continua azione formativa verso i docenti.
I tre campi d’azione del servizio Marconi
Punto fondante dell’azione del Marconi consta nell’agire costantemente su tre campi di azione:
- quello tecnico, legato ai modelli di dotazione proposti alle classi,
- quello metodologico,
- quello formativo, come ambiti interconnessi e integrati.
L’idea è quella di superare il lavoro in laboratorio informatico, che si è rivelato dispendioso in termini di risorse economiche ma anche umane, di tempi e di organizzazione per le scuole, evitando una ‘macchina’ per ogni alunno. Si prevede infatti un’azione mista di device integrati che si completano nelle diverse funzionalità, sempre nella possibilità di un’ulteriore espansione (in Bring Your Own Device – BYOD o con altri acquisti) del sistema. L’eterogeneità di strumenti e marche, che in prima battuta potrebbe sembrare un limite, costituisce una ricchezza per la possibilità di lavorare in classe o fuori dalla classe, individualmente con device differenti o in modalità cooperativa, condividendo e operando, anche simultaneamente su alcuni cloud specifici.
Una community per l’apprendimento
Trasversalmente, attraverso le azioni sulle tre dimensioni ricordate, in Emilia-Romagna si è consolidata la rete collaborativa di docenti, sia attraverso momenti di incontri de visu sia in rete, affiancando quindi momenti formali ad ambienti informali come i social più diffusi, che si rivelano sempre più un servizio fondamentale ove l’amministrazione dialoga con tutti gli attori facilitando l’accesso alle esperienze, alle risorse e alle competenze, offrendo una base e una opportunità di condivisione, costituendo un’azione di collegamento fra i docenti e operando una vera e propria azione di disseminazione sul territorio dei concetti, dei modelli e degli aspetti formativi non in modo centralistico, ma capillare e collaborativo. Una community per l’apprendimento che, nel facilitare le relazioni, innesta meccanismi virtuosi di conoscenza e condivisione dell’agire scolastico quotidiano.
Formazione e aggiornamento, dai docenti agli studenti
A oggi, in Emilia-Romagna, i plessi scolastici sono forniti di tecnologie per la didattica e si contano già 8 scuole 2.0; inoltre si sono collocate LIM in più di 500 classi e realizzate a vario titolo oltre 250 nuove esperienze di Classe 2.0. Sono numeri importanti che presuppongono uno sforzo continuo in termini di formazione e aggiornamento dei docenti, anche alla luce del fatto che molte delle competenze informatiche acquisite negli anni passati dagli insegnanti risultano oggi obsolete o non necessarie. La sfida centrale per l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna è l’accompagnamento all’investimento tecnologico da realizzare sui e con i docenti, per arrivare agli studenti. Anche i rapporti con le famiglie sono migliorati con l’introduzione del digitale, sia a livello di comunicazione didattica, come quasi tutte le esperienze 2.0 della prima fase hanno sottolineato, visto il vantaggio della condivisione on line e dell’accesso diretto della famiglia alla documentazione e ai prodotti del lavoro, sia a livello più formale con l’introduzione del registro elettronico.
Uno dei compiti più complessi e stimolanti che ci attende è la formalizzazione e la quantificazione di questi risultati positivi finora registrati a livello empirico e descrittivo. Il Servizio Marconi TSI sta sviluppando, inoltre, anche le nuove tematiche del coding, del tinkering e della robotica con il progetto RoboCoop Azione Coop Estense e con altre collaborazioni e iniziative sul territorio, in un’efficace integrazione fra pubblico, privato e associazionismo.
Coding, tinkering e microrobotica
In tema di formazione, con il Servizio Marconi TSI si sono realizzate numerose azioni di approfondimento, sia con proposta diretta (es. “Appuntamenti in Sala Ovale” in sede o sul territorio) sia con azioni di accompagnamento all’innovazione in tema di coding, sviluppo del pensiero computazionale, tinkering e microrobotica; alcune di queste esperienze si riferiscono specificamente alla scuola dell’infanzia e costituiscono pertanto una sorta di sperimentazione nella sperimentazione, con risultati qualitativi oltre che quantitativi importanti.
Di rilievo l’azione di Formazione/Accompagnamento in tema di interazioni (in digitale) connessa alla tematica dell’Europa, con l’organizzazione e la gestione di percorsi formativi finalizzati all’uso della piattaforma eTwinning, supporto al Programma Erasmus+ che si concretizza nella realizzazione di servizi di helpdesk per le scuole su problematiche didattico-organizzative legate alle attività eTwinning ed Erasmus+; corsi sulla progettazione e la collaborazione in eTwinning; azione di coordinamento e di gestione tecnico-organizzativa delle attività del consorzio (Erasmus+ KA1) per la mobilità degli animatori digitali e presenza attiva negli incontri di diffusione-supporto realizzati in Emilia-Romagna.
I temi delle competenze digitali dei docenti e dell’innovazione metodologica e didattica in ambienti di apprendimento digitali rientrano a pieno titolo tra le priorità del Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti, presentato a ottobre 2016.
La formazione è una delle macro-aree di interesse dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, declinata in molteplici aree tematiche, mediante azioni che consentono all’Ufficio di entrare a diretto contatto con il mondo della scuola e disseminare buone pratiche e percorsi di miglioramento dell’offerta scolastica.
Le attività di formazione dell’USR Emilia Romagna
Le attività di formazione organizzate e promosse dall’Ufficio si riferiscono, in particolare, ai seguenti temi:
- aspetti organizzativi e di governance del percorso formativo previsto per i docenti in periodo di formazione e prova;
- aspetti di governance delle attività realizzate dalle scuole polo per la formazione di ambito secondo quanto previsto dal Piano per la formazione dei docenti 2016-2019;
- organizzazione di iniziative formative su temi specifici, in particolare:
- Piano Nazionale Scuola Digitale;
- Educazione all’uso corretto delle nuove tecnologie: uso consapevole dei social network e cyberbullismo;
- Educazioni: educazione fisica, educazione musicale, educazione alla legalità e alla memoria, educazione artistica e alla fruizione delle strutture museali;
- Metodologie didattiche;
- Programmi Europei: Erasmus plus e eTwinning, Piano Operativo Nazionale (P.O.N. per la scuola);
- Interventi di formazione sul tema dell’integrazione degli alunni stranieri;
- Formazione sul tema dell’integrazione degli alunni con disabilità, con Disturbi Specifici di Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali.
L’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna ha accompagnato la diffusione del Piano con note e azioni relative sia agli aspetti di “governance” sia agli aspetti “attuativi e finanziari” per la realizzazione delle previsioni del Piano. Di particolare interesse risulta in questa sede la rilevazione che annualmente viene restituita sui bisogni formativi e la programmazione delle attività con riferimento ai docenti in periodo di formazione e prova e all’analisi dei fabbisogni formativi realizzata dalle scuole polo per la formazione.
L’esito dell’analisi sui bisogni formativi è reperibile sul sito istruzioneer.gov.it