L’impatto dell’emergenza sanitaria sulle realtà imprenditoriali italiane è stato violento sotto molti aspetti. Il ricorso a strumenti digitali tuttavia supporta le aziende in queste settimane di ripresa, caratterizzate sì da dati negativi sull’andamento economico, ma anche da tanto ottimismo e voglia di rilanciare il proprio business. Importante non scordare di garantire la sicurezza di clienti e dipendenti, un ambito che la tecnologia aiuta a implementare.
Dopo il lockdown: le sfide della ripresa
Guardando al contesto italiano e internazionale, per una gran parte di settori come per esempio l’automotive, l’artigianato, il retail e anche il lusso, ambito quest’ultimo che solitamente tende a non risentire delle crisi, la situazione è di fortissima preoccupazione. Il lockdown generale a causa del coronavirus sta provocando sia impatti sulle vendite che sulla programmazione per la fine dell’anno e anche per la prossima estate. L’incertezza è protagonista di questo momento, anche per grandi gruppi industriali. Gli orizzonti sono di forte crisi, non solo per quanto riguarda il mercato nazionale ma anche se si guarda a quello asiatico e americano.
Si prevede un calo del 40-45% del fatturato annuo. Il problema non riguarda tanto questa Fase 2 della ripresa, ma i periodi successivi che verranno: bisognerà eliminare la paura di investire sul medio-lunghe periodo e cercare di riprendere gli standard di fine 2019. Al momento, le azioni più importanti da intraprendere sono quelle volte a creare un protocollo di sicurezza per la riapertura sia di grandi aziende che di punti di incontro e piccoli negozi, per creare una situazione favorevole al consumo e agli investimenti. È importante dal punto di vista della sostenibilità economica e sociale. In questo momento la dimensione degli stanziamenti economici è importante, ma bisogna fare in modo che i fondi arrivino nel più breve tempo possibile per sostenere immediatamente le imprese.
In questo contesto di generale confusione e preoccupazione, la tecnologia aiuta gli imprenditori e supporta i consumatori. L’innovazione è in grado infatti di aumentare la velocità di risposta alla situazione attuale e di garantire la sicurezza ai dipendenti nella quotidianità, per facilitare le attività nella Fase 2. Importante infatti adottare rimedi per monitorare le situazioni di contagio ed evitare che la malattia di pochi si trasformi nuovamente in una pandemia. Da sottolineare che, prima dell’emergenza coronavirus, partivamo da un grande gap in materia di digitalizzazione, ora abbiamo accelerato ma bisogna proseguire su questa strada.
Garantire la salute e riprendere il business: il caso Digital Technologies
Un caso aziendale interessante per capire l’utilità della tecnologia nel garantire da una parte la salute di dipendenti e clienti e, dall’altra, di permettere alle attività di riprendere la propria produttività viene dalle soluzioni Digital Technologies. L’azienda italiana con sede a Milano ha voluto creare strumenti digitali anti coronavirus, come il termoscanner Tupucheckpro. Uno strumento indispensabile per commercianti e imprenditori, in quanto le linee guida per la ripresa dopo il 18 maggio indicano l’obbligo di misurare la temperatura a chi entra in struttura o in negozio. Sono strumenti capaci di aiutare davvero nella gestione aziendale quotidiana: il termoscanner in meno di un secondo riconosce la temperatura e individua la presenza della mascherina, in autonomia senza l’ausilio del personale specializzato e senza contatto. Basta posizionarsi davanti a un tablet e questo risponde in meno di un secondo mettendo a disposizione segnali audiovisivi. Lo strumento consente la massima integrazione con i sistemi di sicurezza aziendali già esistenti e i sistemi di accesso. Riguardo alla privacy, il termoscanner ha due possibili configurazioni. Una totalmente offline, che consente di rilevare temperatura e mascherina senza memorizzare nessun dato biometrico, in piena compliance con la normativa privacy. La seconda configurazione permette di connettersi alla rete e di attivare il riconoscimento per gestire in modo automatico l’accesso dei dipendenti, in tal caso viene abbinata la consulenza sul GDPR.
Per garantire il distanziamento sociale ai fini di una ripartenza in sicurezza, Digital Technologies propone una soluzione tecnologica a supporto di istituzioni, aziende e persone: DT Shield, un’applicazione che costituisce un vero e proprio ecosistema integrato per la prevenzione e la protezione di dipendenti e clienti, utilizzabile tramite il proprio dispositivo cellulare o wearable. L’obiettivo è quello di offrire uno strumento per censire e tracciare (anche in maniera anonima e in conformità alle disposizioni GDPR) potenziali contatti con persone risultate positive al coronavirus, dandone notifica agli utenti. La soluzione è sviluppata garantendo non solo l’accessibilità a flussi di informazioni immediati, certi e integrati, ma soprattutto garantisce la possibilità di analisi e monitoraggio degli stessi, tramite specifiche tecnologie abilitanti
Conclusione
Il prossimo mese e mezzo sarà caratterizzato dall’osservazione, si cercherà di capire se si può riaprire stabilmente e come il consumatore contribuirà a far ripartire l’economia. In estate si imposterà una nuova strategia di investimenti che guardi al medio periodo, per pianificare sia le vendite sia le azioni da intraprendere per la fine dell’anno, al fine di cogliere il meglio dal 2021, anno di scomparsa dell’emergenza e di conseguenza di ritorno completo alla normalità. Anche l’anno prossimo saranno strategici i ricorsi alla tecnologia e risulteranno molto importanti gli investimenti nel Digitale, per farsi trovare pronti appena si sistemerà la situazione.
L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con il partner Digital Technologies.