cyber security

Il piano di Trump per la difesa cibernetica: che c’è da imparare per l’Italia

Le nuove indicazioni del “National Cyber Strategy of the United States of America” per la lotta al cyber crime e l’innalzamento della sicurezza nazionale. Tra i punti salienti più innovativi quello sul contrasto alla disinformazione e alla propaganda online

Pubblicato il 24 Set 2018

Antonio Teti

Responsabile del Settore Sistemi Informativi e Innovazione Tecnologica dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara

cyberdefense

Si chiama “National Cyber Strategy of the United States of America” ed è un documento di sole 26 pagine, voluto e approvato solo pochi giorni fa dal presidente Usa Donald Trump, ma ricchissimo di una serie di indicazioni per la lotta al cyber crime e all’innalzamento della sicurezza nazionale.

Le novità del piano Trump per la cyber security

Si parte dall’attribuzione di una serie di competenze attribuite al Department of Homeland Security (DHS), il dipartimento del governo che ha il compito principale di proteggere gli Stati Uniti da attacchi terroristici di qualsivoglia natura.  Il DHS dovrà proteggere le reti di trasmissione dati strategiche in accordo con il Dipartimento della Difesa (DoD) e la comunità di intelligence statunitense, ma potrà agire direttamente, in caso di pericolo, con azioni miranti alla salvaguardia dei sistemi informativi del governo. Di particolare rilevanza è il rafforzamento dei rapporti con i “cybersecurity contractor”, le aziende e le strutture che lavorano per le istituzioni, che dovranno garantire elevati standard qualitativi in termini di sicurezza. Saranno aumentati gli stanziamenti federali per le aziende che operano nel settore della cyber security, soprattutto per migliorare la sicurezza dei sistemi di cifratura dei dati, come la crittografia a chiave pubblica.

Le aree a rischio

Le aree chiave a rischio sono:

  • sicurezza nazionale,
  • energia,
  • banche e finanza,
  • salute,
  • comunicazioni,
  • tecnologie dell’informazione
  • trasporti, con un particolare riferimento al trasporto marittimo, fondamentale per un paese che affida alle navi il trasporto di petrolio e gas naturale.

La cattura dei cyber criminali residenti all’estero

Un altro elemento di particolare rilevanza del documento, risiede nella cattura dei cyber criminali residenti all’estero. A tal proposito il governo Usa incrementerà le interazioni, mediante le Ambasciate, con quei paesi in cui sarà rilevata la presenza degli autori dei attacchi cibernetici. Con quelle nazioni che non saranno disponibili a cooperare alla cattura di tali criminali o che dimostreranno “irragionevoli limitazioni” per le procedure di estradizione, il governo statunitense adotterà tutte le misure internazionali esistenti, come la United Nations Convention Against Transnational Organized Crime and the G7 24/7 Network Points of Contact. Ulteriore incisiva azione sarà condotta sul fronte della diffusione del consenso a favore della Convention on Cybercrime of the Council of Europe, meglio nota come Convenzione di Budapest.

Altri punti salienti

Anonimizzazione dei dati, crittografia nella trasmissione delle informazioni e sorveglianza elettronica saranno sviluppati ai massimi livelli, con finanziamenti che potranno essere autorizzati direttamente dall’amministrazione USA. Altri punti salienti del documento solo l’attuazione di un’azione di “collaborative intelligence” che mira al rafforzamento dell’interscambio di informazioni tra governo, aziende e istituzioni, e il sostegno al progetto denominato National Initiative for Cybersecurity Education (NICE), progettato per la formazione e il reclutamento di esperti di sicurezza informatica per le strutture di intelligence e governative.

Il  contrasto della disinformazione e della propaganda online

Ma l’elemento veramente innovativo del documento è quello del counter malign cyber influence and information operations”, finalizzato al contrasto alla disinformazione e alla propaganda online. Trump chiede la collaborazione della società civile, delle aziende nazionali, dei partner stranieri e del mondo accademico per ostacolare le campagne di informazione che mirano al deterioramento economico, sociale e politico del paese. Il consigliere per la Sicurezza Nazionale, John Bolton, ha affermato: “Le nostre mani non sono più legate come lo erano nell’amministrazione Obama. La nostra direttiva presidenziale ha effettivamente invertito queste restrizioni, consentendoci di condurre delle operazioni informatiche difensive e anche offensive”. Il messaggio è chiaro: ci togliamo i guanti…

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati