cookie

Consent mode V2: cos’è e come aiuta a gestire i consensi online



Indirizzo copiato

Google aggiorna la sua Consent Mode con una nuova versione: la Consent Mode v2, con le sue configurazioni avanzate, richiede attenzione e competenza per una corretta applicazione, ma promette di bilanciare il rispetto delle normative sulla privacy e l’ottimizzazione delle performance

Pubblicato il 20 mag 2024

Antonino Polimeni

Avvocato, Polimeni.Legal

Matteo Zambon

Fondatore di Tag Manager Italia



consenso informato

Non sarà la panacea di tutti i mali dell’internet, ma la Consent Mode v2 è sicuramente un gran passo avanti verso una gestione più ordinata e adeguata dei consensi che i navigatori online danno sul web, in relazione ai cookie.

Che cos’è la Consent Mode v2

Ma andiamo con ordine. Nell’ormai lontanissimo maggio 2021, è stata introdotta l’integrazione del Consent Mode con Google Tag Manager, arricchendo la piattaforma, già esistente, con due nuovi attivatori che consentivano un controllo più diretto e flessibile dei dati tracciati.

Consent Mode v2 e Digital Markets Act: cos'è e perché devi effettuare l'update entro Marzo 2024

Questi “attivatori” facilitavano l’applicazione delle preferenze di consenso espresse dagli utenti, garantendo che i tag fossero attivati o meno in base alle preferenze degli utenti stessi. Si trattava, senza dubbio di un passo avanti verso la trasparenza dei consensi ma poi, a seguito dell’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA), Google si è trovata costretta a rilasciare un aggiornamento significativo: la Consent Mode v2.


L’esigenza, secondo Mountain View, era quella di suddividere, in modo ancor più granulare, i consensi “before processing their data on various Google platforms”.
Uno dei principi fondamentali del DMA infatti è quello previsto dall’art. 5 comma 2 lettera b) dello stesso che in sostanza impone ai Gatekeepers, tra cui Google ovviamente,l’obbligo di  non combinare dati personali provenienti da un servizio con dati personali provenienti da altri servizi (o servizi di terzi).

In tale contesto, Google si è trovata costretta a suddividere, in modo appunto granulare, i vari consensi (e i vari id dei suoi stessi servizi) fornendo alla comunità uno strumento utile non solo alle esigenze di conformità normativa delle aziende, ma anche una misura proattiva per integrare ulteriori miglioramenti tecnici e funzionali che rispecchiano le direttive europee, le quali mirano a promuovere la concorrenza e limitare le pratiche monopolistiche online.

Dettagli tecnici e implementazione della Consent Mode

Tecnicamente, la Consent Mode funziona come una nuova API che interagisce con le piattaforme di gestione del consenso dei cookie (CMP), come Cookiebot, Iubenda, OneTrust, tra gli altri. Questa integrazione permette di modulare automaticamente i parametri dei tag di Google per la profilazione dell’utente – sia esso necessario, statistico, o di marketing – senza la necessità di configurazioni manuali complesse. In particolare, la Consent Mode v2 introduce due specifici parametri (‘ad_user_data‘ e ‘ad_personalization‘), i quali gestiscono rispettivamente il consenso alla raccolta di dati degli utenti per fini pubblicitari e il consenso alla personalizzazione degli annunci (es. il remarketing di Google Ads). Queste aggiunte migliorano la precisione delle campagne pubblicitarie rispettando al contempo le scelte di privacy degli utenti.

Le nuove funzionalità introdotte nella versione aggiornata del Consent Mode portano numerosi vantaggi nell’ambito della gestione dei dati per l’advertising online, sia dalla parte dell’utente che dalla parte dell’azienda, a nostro parere.

Raccontandolo in modo schematico per bullet point, queste funzionalità permettono di:

  • Disattivare specifici tag di tracciamento nel caso in cui non sia stato ottenuto il consenso per determinate categorie di cookie. Questo consente di rispettare le preferenze degli utenti mantenendo la conformità con le leggi vigenti sulla privacy.
  • Fare in modo che le normative sulla privacy siano rispettate senza compromettere l’efficacia delle campagne pubblicitarie
  • Conservare le conversioni provenienti dalle campagne su Google Ads, generando dati maggiormente precisi e affidabili
  • Implementare campagne di remarketing basate sugli specifici dati di consenso raccolti, ottimizzando l’uso del budget pubblicitario e aumentando la probabilità di raggiungere gli utenti in target

In aggiunta, la Consent Mode v2 introduce modifiche al meccanismo di configurazione rispetto alla sua versione precedente, affinando il processo e migliorando la personalizzazione del comportamento dei tag in base al consenso degli utenti.

La configurazione base e la configurazione avanzata per la Consent Mode v2

La Consent Mode v2 di Google può essere configurata in due maniere distinte, che definiremo per semplicità come configurazione base e configurazione avanzata.

La configurazione base è caratterizzata da un approccio estremamente restrittivo nella gestione dei consensi. In questa modalità, se un utente rifiuta il consenso all’utilizzo dei cookie, nessun dato viene trasmesso a Google, nemmeno in maniera aggregata o anonima.

Questo metodo, particolarmente adatto per aziende che non effettuano campagne di online attraverso piattaforme come ad esempio Meta o Google Ads, non pone particolari issues in relazione al trattamento dei dati personali tramite cookie. L’implementazione di questa configurazione infatti prevede una sola possibilità di scelta consenso/no-consenso che corrisponde ad invio/non-invio dei dati a Google, senza dare ulteriori possibilità.

Al contrario, la configurazione avanzata mantiene la funzionalità storica della Consent Mode, consentendo invece l’invio di dati in forma aggregata anche in assenza del consenso per i cookie. Questo, se da una parte permette di dare continuità alle campagne di online advertising in essere, dall’altra pone quesiti in relazione all’effettiva tutela dell’anonimato, considerando il rischio che, seppur con una altissima forma di pseudonimizzazione, non ci si trovi di fronte a veri e propri dati anonimi.

Qui entra in gioco la necessità di una valutazione specifica sulla tipologia dei dati che possono essere inviati anche se l’utente non ha espresso il consenso.

Ci ritroviamo di fronte a variabili del tipo:

  • Timestamp
  • Referrer user agent
  • Signals about ad-click information (per esempio. GCLID)
  • Information on the consent status
  • Information on the CMP

Nel caso in cui la valutazione dell’esperto concluda per una categorizzazione delle predette variabili come dati personali, sarà quindi necessario correre ai ripari. In questo, lo strumento di Google facilità il compito con numerose opzioni di configurazione. Infatti se da una parte è sempre possibile filtrare questi valori con un server-side intermedio tra il sito e Google, dall’altra la Consent mode consente di dismettere gli stessi anche a livello di configurazione (tranne timestamp che comunque è visibile solo su BigQuery), avendo una serie di parametri che possono togliere ulteriori informazioni alle hit che vengono inviate con ping cookieless.

In tal senso, la Consent Mode v2, nella sua versione più avanzata, diventa uno strumento utilissimo e completo che consente di manipolare il sistema fino a renderlo identico al progetto immaginato su carta dal consulente o DPO di turno. Insomma, detto in modo semplice, la Consent Mode v2 permette di decidere, in assenza di accettazione dei cookie, quali dati (giudicati anonimi) inviare ugualmente, consentendo di raccogliere il più possibile informazioni senza violare la privacy.

Uno strumento imprescindibile, ad opinione degli scriventi, la cui mancata implementazione espone le aziende a perdite significative significative, quali la riduzione nella quantità e nella qualità dei dati raccolti. Ciò potrebbe risultare in una perdita critica di opportunità essenziali per l’efficacia delle strategie di marketing digitale, anche in condizioni di mancato consenso, pur sempre nel rispetto delle normative vigenti e della privacy degli utenti.

Le implicazioni della mancata configurazione della Consent Mode v2 e gli interventi automatici di Google

Ma quali sono le conseguenze se la Consent Mode v2 non è stata configurata entro lo scorso marzo 2024?

È fondamentale comprendere che, in assenza di adeguamento ai nuovi standard imposti dal Digital Markets Act (DMA) europeo, Google si troverebbe a fronteggiare potenziali sanzioni: si tratta di una prospettiva che l’azienda intende comprensibilmente evitare.

Per prevenire tali scenari e garantire la conformità dei siti web e delle piattaforme di e-commerce che raccolgono e analizzano i dati degli utenti, Google ha previsto un meccanismo di sicurezza.

Gli interventi automatici di Google

Per chi non ha effettuato l’aggiornamento ai nuovi parametri della Consent Mode v2, Google ha proceduto autonomamente con un aggiornamento dalla versione precedente della Consent Mode alla versione aggiornata.

L’aggiornamento automatico, non gestito e non presidiato, può però avere delle implicazioni pratiche svantaggiose per le aziende, vista appunto da una parte la necessità della predetta valutazione privacy e dall’altra il rischio di perdita di dati essenziali per il proprio business.

Compliance da una parte e profitto dall’altro impongono una corretta (e consapevole!) implementazione della Consent Mode v2 portando sia vantaggi dal punto di vista delle performance delle campagne online (es. la gestione delle conversioni di Google Ads), sia conformità con le normative sulla privacy.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4