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Droni intelligenti: una svolta per la sicurezza pubblica, ma la privacy?



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L’adozione di droni con intelligenza artificiale nelle città moderne migliora la sicurezza pubblica e la gestione del traffico. Tuttavia, solleva preoccupazioni sulla privacy e l’uso etico dei dati raccolti. Esperienze globali evidenziano l’efficacia dei droni, mentre in Italia il progetto “Tolleranza Zero” contro gli incendi boschivi mostra risultati promettenti

Pubblicato il 13 giu 2024

Fabrizio Paonessa

CEO di eNviro



droni

Nelle moderne metropoli sempre più urbanizzate e digitalizzate, l’adozione di droni equipaggiati con sofisticati sistemi di intelligenza artificiale rappresenta una svolta nel campo della sicurezza pubblica e della vigilanza delle città.

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Droni intelligenti: una svolta per la sicurezza pubblica

Questi dispositivi, dotati di sensori avanzati, grazie alla tecnologia di machine learning sono in grado di registrare dettagli in tempo reale, riconoscendo e anticipando potenziali minacce per la quiete pubblica grazie all’elaborazione di una gran mole di dati.

I droni intelligenti hanno la capacità di migliorare costantemente le loro performance attraverso l’uso di AI per il riconoscimento di pattern e l’apprendimento profondo e migliorano continuamente la loro capacità di analizzare dati visivi e di agire rapidamente di fronte a situazioni critiche.

Alcune esperienze di sorveglianza avanzata nelle grandi metropoli e in Italia

Controllo del traffico, monitoraggio degli assembramenti e gestione degli eventi, ma anche assistenza in real time nel corso di emergenze e calamità: esempi emblematici di questa nuova applicazione dell’intelligenza artificiale si registrano in grandi conglomerati urbani di milioni di abitanti in cui un “occhio intelligente” che vigila dall’altro rappresenta un alleato sempre più imprescindibile per gli organismi di pubblica sicurezza.

A Tokyo il Metropolitan Police Department’s Drone Squad impiega droni in grado di catturare quelli non autorizzati durante gli eventi pubblici.

A Singapore i droni sono diventati strumenti fondamentali per l’osservazione di eventi ad alto numero di presenze.

Anche San Diego, con il progetto chiamato “Drone as a First Responder” e Mumbai, con il “Mumbai Drone Surveillance”, i droni basati su sistemi di intelligenza artificiale aiutano le autorità a sorvegliare i centri cittadini e le coste, neutralizzando possibili situazioni di crisi.

Utilizzo dei droni per scopi umanitari

Recentemente, anche il governo di Dubai si è dotato di moderni droni, utili non solo per la sorveglianza efficace di ampie zone urbane, ma anche per prevenire crimini e gestire il traffico. Non mancano esempi di utilizzo dei droni per scopi umanitari. Basti pensare a paesi come Ruanda e Ghana, in cui i droni vengono usati per consegnare forniture mediche essenziali in aree particolarmente impervie e, pertanto, difficili da raggiungere via terra.

Il progetto “Tolleranza Zero” della Regione Calabria

In Italia la sicurezza urbana ed extraurbana è un settore in cui l’impiego dei droni sta muovendo i primi passi.

Il progetto “Tolleranza Zero” promosso dalla Regione Calabria rappresenta un risultato significativo di come la tecnologia dronica possa essere impiegata nella prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Utilizzando droni equipaggiati con telecamere ad alta definizione, già la scorsa estate, le autorità hanno potuto individuare e intercettare piromani in azione.

Digital twins: modelli virtuali 3D per la sorveglianza delle città

Un’ipotesi non troppo lontana, alla luce degli ultimi sviluppi, potrebbe essere l’adozione di “digital twins”, modelli virtuali 3D di un ambiente fisico reale, sviluppati anche grazie al supporto dei droni, che riflettono in tempo reale le condizioni e le attività dell’ambiente originale. Questi modelli sono navigabili e possono essere utilizzati per scopi di analisi e monitoraggio.

I profili di privacy legati all’utilizzo dei droni per la sorveglianza delle città

Nonostante i vantaggi indiscutibili, l’uso sempre più diffuso dei droni per la sorveglianza delle città solleva importanti questioni che riguardano il tema della privacy e dei diritti civili. Innanzitutto, i droni utilizzati per la sorveglianza urbana presentano una serie di implicazioni legali ed etiche. La privacy dei cittadini è uno dei principali aspetti di criticità. I droni possono essere equipaggiati con fotocamere ad alta risoluzione e sensori avanzati che consentono la raccolta di dati dettagliati sugli individui e sulle attività svolte all’interno di un’area urbana.

Ciò determina quesiti rilevanti su chi abbia accesso a queste informazioni e su come vengano utilizzate. In molte giurisdizioni, l’uso dei droni per la sorveglianza è regolamentato da leggi sulla privacy e dalla necessità di rispettare i diritti costituzionali.

Tuttavia, la tecnologia dronica sfida i limiti delle leggi esistenti, in particolare quando si tratta di definire cosa costituisca una ricerca o una sorveglianza legale rispetto a un’invasione della privacy. Altro aspetto da tenere in considerazione è la sicurezza dei dati raccolti dai droni.

La sicurezza dei dati raccolti dai droni: da cosa dobbiamo proteggerci?

I dati sensibili e personali ottenuti tramite la sorveglianza aerea devono essere protetti da accessi non autorizzati e possibili abusi. Le normative sulla protezione dei dati diventano pertanto fondamentali per garantire che le informazioni raccolte siano utilizzate per gli scopi previsti e vengano eliminare in modo sicuro dopo il periodo previsto per il loro utilizzo.

Le preoccupazioni di natura etica riguardano anche il potenziale abuso o l’uso scorretto delle informazioni sensibili acquisite grazie all’utilizzo dei droni da parte delle autorità, che potrebbero agire comportamenti discriminatori, come la profilazione di alcune comunità sulla base di caratteristiche demografiche.

Il tema della delega di decisioni letali a sistemi non umani

Il dibattito ovviamente si estende anche all’uso militare dei droni, che pone questioni etiche significative sulla delega di decisioni letali a sistemi non umani. Questo uso controverso accentua la necessità di un dialogo aperto e la necessità di applicare e trovare normative chiare per guidare il futuro di questa tecnologia potente, assicurando che il suo impatto sulla società sia tanto benefico quanto controllato. Per mitigare queste preoccupazioni e proteggere i diritti civili, è necessario dunque stabilire rigorosi protocolli di utilizzo dei droni per la sorveglianza urbana.

Conclusioni

L’obiettivo è quello di garantire sempre trasparenza, limiti chiari sull’utilizzo dei dati raccolti e meccanismi di controllo e bilanciamento del potere delle autorità. Inoltre, è essenziale coinvolgere la società civile e gli esperti nella definizione di linee guida etiche e normative per l’impiego responsabile dei droni nel contesto urbano. Bilanciare efficacemente la sicurezza con la privacy richiede infatti un costante dialogo tra legislatori, organizzazioni per i diritti civili e cittadini, al fine di garantire che l’evoluzione tecnologica non leda i principi democratici e i valori fondamentali della società.

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