intelligenza artificiale

Garante e OpenAI, l’azione privacy non sia fuoco di paglia

Le critiche all’Autorità sono state eccessive. Non è mai stata bloccata “l’innovazione” ma solo un programma web, ChatGpt. Ma il vero errore sarebbe il nulla di fatto. Anche riveduta e perfezionata in sede europea, l’auspicio è che l’azione privacy rientri nell’arsenale di attenzioni che ci servono per “umanizzare” l’AI

Aggiornato il 06 Apr 2023

Alessandro Longo

Direttore agendadigitale.eu

sibylla oraculum

Stasera Garante Privacy e OpenAI (dice l’Autorità) si incontreranno per chiarirsi. Si confermano segnali di disgelo che erano nell’aria già lunedì.

Staremo a vedere.

Il timore più grande

Ma ora il timore più grande è che tutto finisca come fuoco di paglia.

Da una parte, è vero: le critiche all’Autorità sono state eccessive. Non è mai stata bloccata “l’innovazione” ma solo un programma web, la cui tecnologia sottostante (questa sì innovativa) è sempre restata accessibile, anche gratis e anche all’utente normale (per non parlare di quelli business e startup, alcuni dei quali forse si sono lamentati della mossa del Garante solo in cerca di visibilità).

Pizzetti, ChatGpt: senza diritti siamo nudi davanti all’intelligenza artificiale

Dall’altra, errore grave sarebbe sottovalutare la portata, “innovativa e anticipatoria” (come dice Franco Pizzetti) di quanto deciso dal Garante Privacy. Anche riveduta e perfezionata in sede europea, l’auspicio è che l’azione privacy rientri nell’arsenale di attenzioni che ci servono per “umanizzare” l’intelligenza artificiale.

Ovvero per renderla al servizio degli interessi generali, europei – per quanto riguarda i nostri cittadini e aziende. Evitando così derive che possano accentrare potere in poche mani ed espongano la società a rischi enormi, come quello della disinformazione. A danno della democrazia e soprattutto dei fragili (minoranze, bambini, giustamente nel faro della nostra Autorità).

Quest’arsenale negli Stati Uniti già sta guardando ai diritti del copyright (di artisti, editori) messo a rischio dallo scraping massivo dell’Ai generativa. Nella loro cultura legale, del resto, gli interessi economici sono più avanzati di quelli privacy.

Sulla privacy siamo più sensibili noi. Il Gdpr l’ha dimostrato. Possiamo fare scuola, nel mondo. Pionieri, quindi. Altro che folli censori al pari di Russia e Cina (come dice Matteo Salvini). E speriamo se ne convincano anche quelli che ora non capiscono.

Articolo originariamente pubblicato il 05 Apr 2023

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2