Il Foresight applicato alla data protection è un argomento di crescente importanza che solleva diverse questioni rilevanti, tra cui il delicato tema del trasferimento dei dati all’estero.
L’uso del Foresight nel contesto della protezione dei dati è ancora relativamente limitato, seppur esistano esempi di utilizzo ampio e consolidato da parte di istituzioni quali la CNIL, l’EDPS e l’ICO.
L’importanza del foresight
Foresight è un termine che indica una disciplina per la quale viene fatto uso di un ampio ventaglio di strumenti e metodi mirati all’esplorazione dei futuri possibili. Il Foresight nasce nel contesto militare, dove è emersa come una disciplina cruciale fin dalla sua origine, nel 1944-45, quando tre figure di grande rilevanza – il generale Henry “Hap” Arnold, Theodore von Kármán e Vannevar Bush – lo hanno concepito come il mezzo principale per preservare la pace nell’era atomica e prevenire conflitti globali. Questo approccio riconosce l’importanza di considerare i “futuri” – al plurale – piuttosto che cercare di prevedere un unico futuro e di utilizzare tali prospettive per guidare le decisioni del presente.
Questo concetto è fondamentale poiché il Foresight non è semplicemente un esercizio accademico, ma è uno strumento per guidare azioni mirate nell’oggi al fine di raggiungere obiettivi specifici. Nel corso del tempo, il Foresight è diventato sempre più multidisciplinare, incorporando diverse discipline come sociologia, psicologia, economia e scienze ambientali ed è stato applicato in una vasta gamma di settori, dalla difesa e politica all’industria, sanità, istruzione e altro ancora. Durante la Guerra Fredda, il Foresight ha svolto un ruolo chiave nello studio delle scelte strategiche per raggiungere risultati vincenti ed evitare conflitti aperti.
Le sfide di una visione proattiva della data protection
Il concetto fondamentale ruota attorno all’idea che il Foresight non sia sinonimo di predizione del futuro, bensì di preparazione ad affrontare l’incertezza che lo caratterizza. Secondo i principali studiosi di questa metodologia, il futuro rimane un’incognita nel presente e il Foresight si propone non di anticipare il futuro, bensì di utilizzare la pluralità dei possibili scenari futuri, in modo da integrare la considerazione del futuro nelle decisioni attuali. Questo approccio, aperto e multidimensionale, si rivela cruciale per una progettazione politica e strategica efficace all’interno delle nostre aziende, siano esse pubbliche o private, specialmente in considerazione della complessità e dell’incertezza di un mondo in rapida evoluzione.
Tale rapida evoluzione si manifesta in diverse forme, alcune fra tutte la crescente monetizzazione e valorizzazione dei dati personali, l’ampio utilizzo di chatbot e il sempre più massiccio ricorso a strumenti basati su sistemi di intelligenza artificiale.
Queste sfide emergenti richiedono non solo un approccio di anticipazione, ma anche una più precisa comprensione delle modalità di identificazione e misurazione dei rischi per gli interessati, siano essi cittadini, utenti o consumatori e, fra questi, ovviamente i soggetti vulnerabili. Vi è, inoltre, preoccupazione per la presenza di notevoli complessità connesse all’analisi dei rischi e all’identificazione degli impatti sui diritti degli individui, in particolare quando si tratta di diritti immateriali come la privacy. Tali sfide sembrano non essere adeguatamente affrontate dagli strumenti attualmente a disposizione, e il Foresight potrebbe costituire una risorsa in grado di contribuire all’individuazione di soluzioni atte a comprendere appieno questi rischi.
Vantaggi e aspettative del Foresight nella Data Protection
È evidente la necessità di un approccio poliedrico al futuro in previsione delle sfide in costante evoluzione. È essenziale rammentare che il Foresight non mira a predire il futuro, bensì a fornire una guida attraverso il labirinto delle incertezze, in modo da poterle affrontare in maniera oculata e preparata. Di questa prospettiva possono beneficiare tutte le parti coinvolte: sia le organizzazioni responsabili dei trattamenti, le quali possono ragionare con degli strumenti precisi e strutturati per comprendere le possibili evoluzioni degli scenari normativi e privilegiando così delle scelte, nel presente, volte ad ottimizzare la compliance del futuro; ma anche le autorità, le quali possono utilizzare il Foresight per comprendere al meglio le evoluzioni del panorama tecnologico e ottimizzare l’uso delle loro risorse per poter rispondere con efficacia alle sfide e ai rischi attesi per il futuro.
L’appuntamento
Ovviamente, il percorso di implementazione del Foresight all’interno del mondo della data protection è appena iniziato. Il gruppo di lavoro di Privacy For Futures prosegue nella sua attività di sensibilizzazione sul Foresight: in diretta streaming il 22 novembre il team di Privacy For Futures intervisterà Maximilian Schrems, noto attivista nel campo della data protection, per discutere con lui delle prospettive future del settore.
In particolare, si approfondirà la recente decisione di adeguatezza della Commissione europea riguardo l’accordo sul trasferimento Ue-USA dei dati personali. Un’occasione per ottenere una visione chiara del futuro della privacy e dei dati personali direttamente dalla voce di un esperto di fama mondiale.