Il Garante privacy ha deciso il caso di un utente che non era riuscito a cambiare fornitore di energia elettrica e a sfruttare i potenziali vantaggi della liberalizzazione del mercato a causa dell’errata comunicazione di una sua morosità dalla società distributrice dell’energia elettrica di Roma al Sistema informativo integrato (SII) che i fornitori consultano prima di sottoscrivere nuovi contratti.
Il trattamento dei dati inesatti e non aggiornati, dovuto a errori tecnici e applicativi dei sistemi del distributore, è andato avanti per oltre cinque anni e ha interessato oltre 47 mila potenziali clienti.
Per questo il Garante ha multato la società per 1 milione di euro.
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