intelligenza artificiale

Privacy e AI, il Garante alla prova del futuro: i temi al centro della Relazione 2023



Indirizzo copiato

L’ultima relazione dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali mette in luce le sfide e le dinamiche della privacy nell’era dell’intelligenza artificiale, offrendo un’analisi dettagliata delle sfide all’orizzonte e della necessaria evoluzione del ruolo dell’Autorità

Pubblicato il 4 lug 2024

Rocco Panetta

Partner Panetta Studio Legale e IAPP Country Leader per l’Italia



image-4-1

Il 3 luglio, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha presentato la Relazione annuale sulle attività svolte nel 2023.

Un appuntamento fisso, fondamentale e imprescindibile, che getta uno sguardo su passato recente, presente e futuro di un mondo in costante movimento – quello della libera circolazione e protezione dei dati personali, che parte dalla tutela della privacy, toccando le regole del mercato dei dati (la data economy), attraversando appieno le vicende di Internet, fino ad arrivare alle più recenti storie dell’intelligenza artificiale, che in fondo è fatta di dati.

Roma - Relazione Garante privacy - Intervento di Trancassini (03.07.24)

L’importanza della Relazione annuale del Garante privacy

Sono tante le Relazioni annuali a cui ho partecipato, ma ogni anno è una nuova occasione di riflessione e messa in discussione di convinzioni e punti di vista. Così era negli anni in cui sedevo al fianco di Stefano Rodotà e Giovanni Buttarelli, e così è ancora oggi, seguendo da vicino il non facile lavoro svolto dall’attuale Collegio composto dal Presidente Pasquale Stanzione, dalla Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni e dai Componenti Agostino Ghiglia e Guido Scorza, dal Segretario generale Claudio Mattei e di tutti i Dirigenti e i Funzionari che fanno parte del Garante.

Tra il discorso di alto spessore istituzionale del Professor Stanzione e le oltre 250 pagine di Relazione Annuale, ognuna delle quali meriterebbe un articolo di commento, è davvero difficile scegliere su cosa focalizzare l’attenzione. È davvero incredibile vedere come la cosiddetta “messa a terra” di quelle teorie vagheggiate, tratteggiate e confutate da Stefano Rodotà in tanti suoi studi, tra gli anni ’70 e gli anni ’90 del secolo scorso e che hanno direttamente condotto, assieme alle riflessioni di altri giganti del diritto, da Westin a Lessig, alla emersione del bisogno di scrivere ed approvare le leggi sulla privacy, sia davvero in grado di permeare ogni angolo e aspetto della vita dell’uomo e della sua interazione con la tecnologia e l’ambiente.

Non c’è società senza dati

Oggi davvero si può affermare che non c’è società e quindi vita organizzata senza dati e non c’è libertà e democrazia senza che all’individuo sia consentito di governare i propri dati, nella dialettica titanica tra grandi e piccoli operatori economici e pubbliche amministrazioni, passando attraverso l’uso della tecnologia e dell’AI.

Opterò quindi per tre concetti chiave, ognuno dei quali credo sia in grado di tracciare una linea che unisce idealmente i risultati già raggiunti e le sfide ancora all’orizzonte.

Il 2023: l’anno dell’intelligenza artificiale e le sfide per la privacy

Non potevo che partire da qui, dal tema che forse è stato e sarà tra i più sfidanti nella storia di questa Autorità. Perché il 2023 è stato senza dubbio l’anno dell’IA. Si è aperto con i due casi Replika e OpenAI, che hanno fatto scuola a livello internazionale – e rispetto a entrambi i quali, per trasparenza, chi scrive è (stato) professionalmente coinvolto – e si è chiuso con l’accordo raggiunto tra le istituzioni europee sull’Artificial Intelligence Act (e proprio all’AI Act ho dedicato una serie di approfondimenti qui su Agenda Digitale).

Le parole del Presidente Stanzione

Ciò trova conferma anche all’interno del discorso del Presidente Stanzione, intitolato “La protezione dei dati per un’innovazione antropocentrica”. Tra i moltissimi passaggi di pregio, desidero riportare il seguente: «si delinea dunque l’obiettivo del prossimo futuro: un governo democraticamente sostenibile della tecnica, che tracci il confine oltre il quale, per riprendere Nietzsche, non si può fare tutto ciò che si può fare, ponendo limiti a una volontà di potenza che, altrimenti, non ne conoscerebbe e che, anzi, tenderebbe a spostare sempre più in là la frontiera delle possibilità. Va, dunque, delineato quel “cuore antico” del futuro (parafrasando Carlo Levi) che àncori l’innovazione a un limite giuridico, politico, sociale, prima ancora etico di sostenibilità». E questo perché mi richiama alla mente quanto si chiedeva anni addietro il mio Maestro Rodotà, vale a dire “se tutto ciò che è tecnicamente possibile sia anche eticamente ammissibile, socialmente accettabile e giuridicamente lecito”.

Il ruolo dell’Autorità Garante nella regolamentazione dell’AI

L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più uno stress test per la normativa sulla protezione e sulla libera circolazione dei dati personali. E per questo il ruolo di guida e controllo del Garante è stato, e continua a essere, cruciale e imprescindibile. Lo dimostrano i sopra menzionati procedimenti, che hanno aperto la strada a livello globale per uno sviluppo dei sistemi di IA più affidabile, trasparente, accurato, proporzionato, sicuro e in linea con la necessità di muoversi sempre su un confine difficile da trovare, quello tra protezione dei diritti e sostegno all’innovazione.

Un confine che la nostra Autorità sta tracciando con dedizione e risultati fin qui incoraggianti. Vedremo nel futuro cosa accadrà, considerato che di certo aumenterà la richiesta di concentrarsi sempre più su questo fenomeno, se possibile scavando ancora più a fondo il solco già delineato, per sostenere e incoraggiare un percorso non solo possibile, ma anche necessario.

La possibilità e i vantaggi di un’Autorità garante dei dati e dell’AI

Per farlo, l’Autorità dovrà essere dotata di adeguate risorse e di forme e strutture di coordinamento stabili con le altre Autorità interessate dal fenomeno multiforme dell’IA. In questo senso, appena poche settimane fa, sempre per questa testata, scrivevo di una grande Autorità tecnologica, il Garante dei Dati e dell’AI, a cui affidare i compiti di governance e controllo sull’AI Act.

Le parole del presidente Stanzione

Un pensiero che mi sento, oggi più che mai, di richiamare con forza, anche tenendo a mente le parole del Presidente Stanzione: «Queste iniziative (e molte altre che si potrebbero richiamare) dimostrano la ragione per cui l’AI Act, nel delineare il sistema di governance dell’intelligenza artificiale, sancisca una specifica riserva di competenza in favore delle Autorità di protezione dei dati, in particolare in settori (immigrazione, attività di contrasto, giustizia, processi democratici) nei quali la potenza algoritmica rischia di amplificare la strutturale asimmetria del rapporto in cui si inscrive o le vulnerabilità proprie, per condizione soggettiva o circostanza, degli interessati. Ed è anche questa la ragione per cui, come rappresentato più volte al Parlamento e al Governo, l’individuazione nel Garante dell’Autorità competente per l’AI Act sarebbe la più coerente con l’incidenza, profonda e trasversale, dell’intelligenza artificiale, sui diritti fondamentali (cui, significativamente, si rivolge la stessa valutazione d’impatto prescritta per i sistemi ad alto rischio). Essa suggerisce, infatti di attribuirne la competenza ad Autorità caratterizzate da requisiti d’indipendenza, in ragione dei “limiti e delle aporie” che la regola maggioritaria presenta, come insegnava Norberto Bobbio, di fronte a quel “territorio di frontiera” rappresentato dai diritti di libertà; la sfera dell’indecidibile, appunto».

Coordinamento tra Autorità: la soluzione UK

È interessante, al riguardo, anche la soluzione adottata di recente nel Regno Unito attraverso la creazione di un ufficio di coordinamento delle principali autorità il DRCF, privo di poteri sanzionatori diretti ma con funzione di impulso e coordinamento tra l’ICO (la data protection authority), l’Ofcom (autorità delle comunicazioni), la CMA (l’antitrust) e la FCA (una sorta di Consob).

La governance dell’IA in Italia

Tornando all’Italia, è importante notare come la scelta da parte del Governo italiano di indicare ACN e AGID come le due autorità di riferimento sull’AI sia importante, condivisibile e ricca di opportunità per il settore e per i cittadini, ma al tempo stesso non si può negare come le imprese e le PA si troveranno ad avere a questo punto almeno tre livelli di interlocuzione e di controlli sul tema dei dati, dato che immancabilmente a queste due agenzie si aggiungeranno i compiti che il GDPR affida al Garante e che lo stesso AI Act richiama e fa salvi. Quindi alla fine per gli operatori economici i controllori saranno tre, senza dimenticare cià che potrà fare l’Antitrust e l’Agcom.

Quindi se si volesse leggere il richiamo del Presidente del Garante anche in quest’ottica di necessario allargamento delle competenze e degli attori, la soluzione di una super Autorità Garante dei Dati proposta da chi scrive o la creazione di un forum operativo in cui possano sedere le varie autorità ed agenzie competenti e che possa fungere da one stop shop per gli operatori ed i cittadini, forse potrebbe di molto semplificare la vita di tutti mettendo a sistema competenze uniche ed eccellenze che si sono consolidate negli anni. Il dado tuttavia è tratto e solo un illuso potrebbe credere alla concretizzazione di queste idee, ove mai fossero condivise dal legislatore, ma lo spazio in Parlamento per una ponderazione di poteri ed attori forse ancora c’è ed in questo senso andrebbe letto l’appello ultimo di Stanzione.

Telemarketing e privacy: gli aggiornamenti normativi del 2023

Il conto è spannometrico, ma non c’è dubbio che nel 2023 il Garante abbia ulteriormente portato avanti il proprio importante sforzo di assicurare il rispetto della normativa data protection nelle attività di telemarketing. Ed è quest’ultimo il secondo concetto chiave che ho scelto.

L’impegno è stato profuso non solo ex post, attraverso una costante attività di controllo e monitoraggio del mercato, ma anche – e in certi versi soprattutto – con un approccio ex ante, contribuendo cioè alla definizione e alla codificazione di regole chiare e precise a vantaggio di consumatori e operatori di settore. Il 2023 è stato infatti anche l’anno di approvazione del “Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling”, uno strumento di accountability già diventato indispensabile in termini di compliance, e in relazione al quale chi scrive ha avuto il privilegio di portare il proprio contributo in sede di scrittura e connessi lavori preparatori.

Le parole del presidente Stanzione

Sulla portata del traguardo, ancora una volta, vale la pena citare le parole del Presidente Stanzione, secondo cui questo codice «potrà svolgere una funzione rilevante nella promozione del principio di responsabilizzazione, anche favorendo standard uniformi di conformità delle condotte dei vari attori coinvolti nella filiera delle attività promozionali, non realizzabili forse neppure con la deterrenza esercitata dal quadro sanzionatorio, pur elevato».

Nel prossimo futuro le attività di telemarketing e teleselling continueranno certamente a interessare l’operato quotidiano del Garante. Grazie all’approvazione del Codice di condotta, è stato compiuto un passo fondamentale nella dialettica tra mercato e Autorità. Questa relazione merita ora di essere ulteriormente alimentata e sostenuta, creando nuove occasioni di incontro, confronto e scambio di informazioni, per rendere l’attività dell’Autorità sempre più mirata ed efficiente, le regole del mercato sempre più certe ed efficaci, e la fiducia dei consumatori un passo più vicina ad essere riconquistata.

L’evoluzione del Garante privacy: dialogo con il mercato e la società

In questo complesso scenario, come sarà il Garante di domani? L’auspicio è che si prosegua il cammino sul quale è stata avviata da Rodotà e Buttarelli quella ricerca costante di un equilibrio tra diritti e mercato che oggi più che mai deve essere la stella polare di ogni provvedimento. Un’Autorità che continui a dialogare con gli operatori del settore, come fatto in più occasioni anche con lo strumento della consultazione pubblica, ma anche cercando nuove forme di dialogo e di coinvolgimento diretto delle parti interessate, anche attraverso la valorizzazione dell’istituto dell’audizione in sede di controlli e procedimenti sanzionatori. Occorre, in tal senso, coinvolgere di più e valorizzare i DPO e le funzioni privacy interne delle aziende, assieme, manco a dirlo, ai loro legali.

È un patrimonio unico e prezioso che ha iniziato ad accumularsi per effetto del GDPR a partire dal 2018 e che ha profondamente cambiato la cultura di impresa, la governance interna delle aziende, la gestione della compliance integrata anche con i principi della sostenibilità e dell’uso etico e consapevole dei dati. In questo vedo ancora taluni margini di miglioramento nell’azione del Garante di domani, cosi come è urgente la creazione di unità capaci di misurare ex ante l’impatto economico della regolazione, dei controlli e dei provvedimenti, aspetti questi molto spesso tralasciati non solo per mancanza di competenze specifiche in seno all’Autorità, ma anche a volte in ragione di quella impostazione tradizionale che vede il Garante come una autorità dei diritti fondamentali e non del mercato, quasi come se oggi possano ancora esistere ambiti di fruizione dei diritti e delle libertà avulsi dagli spazi consumeristici dei diversi mercati che si contendono i nostri dati, profilandoci e la nostra vita.

Un auspicio per l’Autorità: continuare a individuare e presidiare i temi di frontiera

Ma soprattutto l’auspicio è che l’Autorità prosegua nell’individuare e presidiare pioneristicamente i temi di frontiera, presenziando e guidando sempre di più la comunità europea e internazionale, come al tempo del primo Garante. Ma che per far questo venga sostenuta dalla politica e dalle istituzioni, venga dotata di tutte le risorse e delle competenze necessarie per portare avanti la propria missione. Un’Autorità che continui a guardare il futuro senza mai dimenticare l’unicità del proprio passato. Auguri al Garante.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4