Una persona ha richiesto l’accesso a tutti i propri dati personali detenuti dal datore di lavoro dalla data di assunzione, comprese note di qualifica e valutazioni sull’attività svolta, senza però ottenere risposta.
La società ha sostenuto di aver attivato diversi canali per l’esercizio del diritto all’accesso e che pensava di rispondere al reclamante incontrandolo di persona, come già accaduto altre volte.
A differenza delle precedenti richieste, il reclamante aveva presentato formale istanza con ricevuta A/R tramite due legali, chiedendo di inviare la documentazione anche alla pec di uno di essi.
Il garante ha sanzionato la società per 40 mila euro, tenendo conto di un precedente provvedimento nei suoi confronti per la stessa violazione.
Ricordiamo che il diritto di accesso ai propri dati personali è una delle più importanti espressioni del diritto alla privacy.
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