Senza nessuna sorpresa la vicenda dell’arresto e, ora, dell’incriminazione di Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram ha acceso un dibattito al quale nessuno sembra capace di sottrarsi e che suggerisce si tratti di una vicenda nella quale in gioco c’è il futuro dell’Internet che conosciamo ma soprattutto quello di diritti e libertà fondamentali a cominciare dalla libertà di comunicazione e dalla privacy.
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Scorza: “Ma Durov non è eroe di libertà e diritti: facciamo chiarezza”
Tanta confusione nel dibattito sull’arresto di Pavel Durov in Francia, fondatore di Telegram. Vediamo come stanno realmente le cose. E la libertà di comunicazione e la privacy non sono rivali della lotta al crimine: se si mettono da parte inutili estremismi è sempre possibile identificare soluzioni di compromesso
Autorità Garante Privacy

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