Le immagini fornite dai satelliti spia commerciali stanno diventando uno strumento importante per l’Ucraina nel conflitto contro la Russia e stanno aprendo una nuova prospettiva che riguarda tutte le azioni militari su larga scala.
I satelliti spia americani al fianco dell’Ucraina
Sono passati quasi novanta giorni dal primo attacco russo all’Ucraina e man mano si stanno delineando modalità e strategie che caratterizzano questo conflitto: una guerra combattuta sul campo, ma anche e soprattutto via cyber.
Da quanto riportato dal Wall Street Journal, le forze militari ucraine stanno tracciando i movimenti delle truppe russe attraverso le immagini fornite dai satelliti spia commerciali. Kiev ha quindi accesso a risorse a disposizione di pochi governi in passato. Tra le società a rilasciare queste immagini la Maxar Technologies, azienda di tecnologia spaziale con sede a Westminster, Colorado, Stati Uniti, specializzata nella produzione di satelliti per comunicazioni, osservazione della Terra, radar e servizi in orbita, prodotti satellitari e servizi correlati. Questi dati vengono inviati agli Stati Uniti e ai governi alleati, ma anche, appunto, all’Ucraina per supportarli nella difesa e a gruppi umanitari per mappare le zone più a rischio e far evacuare in sicurezza i civili.
Le bugie di Putin smascherate grazie ai satelliti
All’inizio del conflitto c’è stato in un momento in cui in orbita c’erano già centinaia di satelliti commerciali di sorveglianza, sempre più sofisticati, oltre che numerosi, ma questi strumenti erano già a lavoro prima dell’attacco, tant’è che quando Putin aveva annunciato il ritiro delle sue truppe, è stato smascherato proprio dalle immagini satellitari che hanno mostrato, invece, che la Russia aveva costruito un ponte dalla Bielorussia per i carri armati affinché attraversassero un fiume in Ucraina. Il co-fondatore e amministratore delegato di Planet Labs PCB, società pubblica americana di imaging della Terra con sede a San Francisco, in California, che visualizza quotidianamente l’intera Terra per monitorare i cambiamenti e individuare le tendenze, ha dichiarato in merito alla vicenda che nessuno sapeva di guardare quella zona e si è riusciti ad individuare il ponte grazie alla sua flotta di 200 satelliti, con una risoluzione di 9 piedi circa, che una volta al giorno compie una scansione del territorio ucraino. Le immagini satellitari non sono solo ottiche, ma questi satelliti riescono ad andare anche attraverso le nuvole e a fare il loro lavoro di notte, così come ce ne sono altri capaci di catturare segnali elettronici, anche questi utili per il tracciamento delle truppe russe. Se da una parte i satelliti commerciali rispetto a quelli spia non rilasciano immagini di alta qualità, dall’altra consentono, però, la condivisione agile dei contenuti senza restrizioni di sicurezza. Importante sottolineare che l’utilizzo di questi mezzi, oltre a favorire un’azione difensiva più mirata alle truppe ucraine, permette anche di dare informazioni preziose per l’opinione pubblica, esponendo la distruzione dei civili e i potenziali crimini di guerra.
I risvolti attuali
Da un’analisi di video, foto e immagini satellitari di quattro settimane a marzo, il Wall Street Journal ha scoperto, attraverso resti di armi, che le forze russe hanno distrutto infrastrutture civili attraverso una serie di bombardamenti con l’uso di bombe a grappolo.
Sicuramente, come segnalato anche dagli alti funzionari della sicurezza nazionale USA e da dirigenti industriali, la presenza di questi dispositivi ha portato una trasformazione nella guerra, non solo per la difficoltà causata alla Russia di nascondersi o dissimulare le sue azioni militari, come già detto poc’anzi, ma anche per la facilità per le agenzie di Intelligence americane di declassificare e condividere alcuni dei loro segreti. John Serafini, CEO di HawkEye 360, startup satellitare che raccoglie segnali a radiofrequenza dallo spazio, su questo aspetto ha, infatti, dichiarato che “I dati geospaziali commerciali sono per la guerra in Ucraina quello che il GPS era per Desert Storm 30 anni fa“, riferendosi all’uso da parte dell’esercito americano della navigazione satellitare per operazioni di precisione nel conflitto del 1991. Le stesse fosse comuni, così come i flussi di rifugiati, sono state individuate grazie ai satelliti.
I satelliti dagli anni ’50 a oggi
L’avvento dei satelliti spia risale ai primi giorni della corsa allo spazio. Nel 1957 venne lanciato il primo satellite artificiale dall’Unione Sovietica, lo Sputnik, e mesi più tardi il presidente degli USA Dwight D. Eisenhower approvò i piani per la nazione di sviluppare e lanciare satelliti spia. All’epoca la risoluzione delle immagini catturate era di circa 25 piedi, contro i 9 di oggi.
Nel 1999, poi, ci fu il lancio del satellite Ikonos, veicolo spaziale commerciale di immagini della terra con una risoluzione di circa 3 piedi.
Stephen Wood, un direttore senior di Maxar Technologies Ltd., che ha quattro satelliti operativi in orbita, ha spiegato che se nei primi anni erano i governi a servirsi dei satelliti commerciali di imaging, dalla crescita dei lanci di questi strumenti per l’imaging terrestre si è diffusa una maggiore familiarità tra gli utenti.
L’industria privata al servizio del governo
Mentre le agenzie di intelligence del governo una volta guardavano i satelliti spia commerciali con sospetto, ora se ne servono ampiamente, dato che i costi sono molto più ridotti e riempiono lacune esistenti. Per questo l’amministrazione USA sta incoraggiando le aziende private a mettere a disposizione la strumentazione, come ha detto il viceammiraglio della Marina Robert Sharp, direttore della National Geospatial-Intelligence Agency, che raccoglie, analizza e distribuisce i dati dai satelliti spia degli Stati Uniti. L’industria commerciale è stata “un aspetto importante per il nostro governo che è in grado di avere le informazioni giuste, la classificazione giusta al momento giusto”, ha detto a GEOINT, una conferenza annuale di intelligence spaziale.
L’Ucraina ha un tempo notoriamente difficile e costituisce, per questo, un terreno di prova ottimale per l’utilizzo di una nuova tecnologia spaziale, il radar ad apertura sintetica, che riesce a penetrare nuvole, nebbia e neve e a rilevare gli spostamenti dei veicoli, anche in caso di maltempo, e individuare i carri armati che si nascondono sotto gli alberi.
Mike Greenley, a capo della società MDA, ha detto che l’azienda è in grado di visualizzare l’Ucraina ogni giorno e le immagini possono essere pronte per la visualizzazione in alcuni casi in meno di 15 minuti.
Brian O’Toole, CEO di BlackSky Technology Inc. ha affermato che giorni dopo l’invasione russa del 24 febbraio, l’azienda ha deciso di cambiare l’orbita prevista di due satelliti di imaging che sarebbero stati lanciati il 2 aprile in modo da fargli attraversare l’Ucraina più frequentemente. Ciò ha richiesto di riorganizzare il lancio del razzo e di ottenere l’approvazione del governo degli Stati Uniti per modificare la sua licenza di lancio. Le immagini dell’Ucraina sono state consegnate ai clienti entro 24 ore dal lancio.
Anche la società di osservazione della terra Satellogic sta fornendo immagini spaziali direttamente al governo ucraino, così come dati gratuiti a gruppi umanitari come la Croce Rossa e Medici Senza Frontiere.
Come ha affermato Marshall della Planet Labs, “Ci stiamo muovendo verso un’era trasparente e responsabile attraverso queste tecnologie”, e questa nuova prospettiva va ben oltre l’Ucraina, dato che tutti i governi e le loro attività militari su larga scala non possono essere più nascoste ai più.