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Soluzioni di endpoint security: guida a scelta e implementazione 



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La flessibilità operativa, indispensabile per le aziende, richiede adeguate misure di protezione: vediamo come funzionano le soluzioni di endpoint security e come scegliere quella adatta alle proprie esigenze

Pubblicato il 28 mag 2024

Federica Maria Rita Livelli

Business Continuity & Risk Management Consultant, BCI Cyber Resilience Group, Clusit, ENIA



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endpoint security

Le soluzioni di endpoint security sono cruciali per le organizzazioni impegnate a mantenere un equilibrio tra agilità gestionale e cybersecurity. La flessibilità operativa è diventata per le aziende una priorità irrinunciabile: l’approccio alla protezione dei dati, delle applicazioni e dei dispositivi richiede una rinnovata attenzione.

Cos’è l’endpoint security

L’endpoint security rappresenta un insieme di pratiche finalizzate alla difesa dei dispositivi utilizzati dagli utenti finali – quali desktop, laptop e dispositivi mobili – da attacchi e campagne dannose che mirano a sfruttarli. Questi sistemi di sicurezza lavorano per proteggere gli endpoint – che possono essere sia sulla rete che nel cloud – da una vasta gamma di minacce informatiche. L’endpoint security, inizialmente concepita come un’evoluzione del tradizionale software antivirus, offre una difesa completa contro malware sofisticati e minacce zero-day in continua evoluzione.

Oggigiorno, le organizzazioni di ogni dimensione sono esposte a rischi provenienti da varie fonti, tra cui nation-state attack, attivisti hacker, gruppi criminali organizzati e minacce interne, sia intenzionali sia accidentali. Pertanto, l’endpoint security è considerato spesso come il primo baluardo nella difesa informatica di un’organizzazione, rappresentando uno dei primi punti di protezione delle reti aziendali.

Inoltre, a fronte del costante aumento sia del numero sia della complessità delle minacce informatiche, c’è una crescente necessità di soluzioni di endpoint security più avanzate. Pertanto, le moderne piattaforme di protezione degli endpoint sono progettate per individuare, analizzare, bloccare e contenere rapidamente gli attacchi in corso. Di fatto, queste soluzioni devono essere in grado di collaborare tra loro e con altre tecnologie di sicurezza, offrendo agli amministratori una visione completa delle minacce avanzate per ridurre i tempi di rilevamento e risposta.

Perché le soluzioni di endpoint security sono importanti

Una soluzione di protezione degli endpoint rappresenta un elemento cruciale all’interno del panorama della sicurezza informatica aziendale, e ciò è dovuto a diversi fattori significativi. In primo luogo i dati costituiscono la risorsa più critica per qualsiasi organizzazione e la loro perdita o compromissione potrebbe mettere a repentaglio l’intera sopravvivenza aziendale.

Le organizzazioni devono affrontare, non solo un aumento del numero di dispositivi endpoint, ma anche una crescente diversificazione dei tipi di endpoint stessi. Questi elementi da soli rendono già la sicurezza degli endpoint aziendali una sfida sempre più impegnativa, soprattutto considerando l’espansione del lavoro remoto e delle politiche BYOD (Bring your own Device), che minano l’efficacia delle tradizionali strategie di sicurezza perimetrale e generano nuove vulnerabilità.

Inoltre, il panorama delle minacce evolve costantemente, con hacker che elaborano in continuazione nuove tattiche per ottenere accesso non autorizzato, sottrarre dati sensibili o ingannare i dipendenti al fine di rivelare informazioni riservate. Ancora, se si tiene conto delle spese necessarie per reindirizzare risorse dall’attuazione degli obiettivi aziendali alla gestione delle minacce emergenti, delle conseguenze negative sulla reputazione causate da una violazione della sicurezza su larga scala e degli impatti finanziari derivanti dalle violazioni delle normative di conformità, diventa chiaro perché le piattaforme di endpoint security si convertano in leve strategiche ed essenziali per assicurare la sicurezza delle moderne organizzazioni.

Come funzionano le soluzioni di endpoint security

L’endpoint security è l’insieme di pratiche volte a garantire la sicurezza dei dati e dei processi di lavoro associati ai singoli dispositivi che si connettono alla rete.

Il principale obiettivo di ogni sistema di endpoint security è garantire la protezione dei dati e dei flussi di lavoro associati a tutti i dispositivi che si collegano alla rete aziendale. Questo avviene mediante un’analisi dei file appena entrati nella rete, confrontandoli con un database sempre crescente di informazioni sulle minacce memorizzato nel cloud.

Una soluzione di endpoint security fornisce agli amministratori di sistema una console di gestione centralizzata installata su una rete o un server, che consente loro di monitorare e controllare la sicurezza di tutti i dispositivi connessi. Il software client viene quindi distribuito su ciascun endpoint, sia in remoto che direttamente.

Inoltre, una soluzione di endpoint security protegge gli endpoint attraverso il controllo delle applicazioni, impedendo agli utenti di scaricare o accedere ad applicazioni non autorizzate o non sicure e può utilizzare anche la crittografia per evitare la perdita di dati. Di fatto, la sicurezza degli endpoint consente alle aziende di individuare rapidamente malware e altre minacce comuni. Inoltre, può offrire funzionalità di monitoraggio, rilevamento e risposta agli endpoint, consentendo di affrontare minacce più sofisticate come malware fileless, attacchi polimorfici e zero-day.

Tipi di soluzioni endpoint security

Esistono vari tipi di soluzioni endpoint security  che le organizzazioni possono implementare per proteggere i propri endpoint. Le soluzioni più efficaci includono:

Protezione antivirus e anti-malware – Uno degli aspetti chiave della sicurezza degli endpoint è rappresentato dal software antivirus e anti-malware. Queste soluzioni fungono da guardiani virtuali, effettuando una scansione continua alla ricerca di software dannosi e, quando li individuano, intervengono neutralizzando la minaccia e mantenendo così sicuri gli endpoint.

I software antivirus e anti-malware si basano su due principali metodi di rilevamento delle minacce:

  • Rilevamento basato sulla firma – Questo metodo implica confrontare i file con un database di firme di malware note e, se viene individuata una corrispondenza, il software interviene.
  • Rilevamento basato sul comportamento – Questo approccio monitora il comportamento dei file e delle applicazioni, identificando come potenziale minaccia qualsiasi attività sospetta.

È doveroso evidenziare che i software anti-malware si concentrano maggiormente sulle forme più recenti di malware, come ransomware, spyware e adware.

Insieme, questi software costituiscono la base della sicurezza degli endpoint, fornendo una protezione essenziale sia per i singoli dispositivi sia per l’intera rete.

Prevenzione delle intrusioni (Intrusion Detection System – IDS) e rilevamento delle intrusioni (Intrusion Prevention System- IPS) – Gli IDS e gli IPS agiscono come guardie di sicurezza per gli endpoint, cercando attivamente segnali di tentativi di intrusione e intervenendo, quando necessario, per prevenirli. Questi strumenti sono di vitale importanza per garantire la sicurezza della rete in tempo reale, soprattutto per quanto riguarda la protezione dei dispositivi endpoint.

IDS – Sono concepiti per monitorare il traffico di rete e individuare possibili violazioni della sicurezza mediante l’analisi di modelli o firme di attacchi noti. Essenzialmente, questi sistemi scrutano costantemente il traffico di rete in tempo reale alla ricerca di attività sospette che potrebbero suggerire un tentativo di intrusione. Quando un IDS rileva tale attività, genera avvisi per avvertire gli amministratori di sistema o il personale responsabile della sicurezza della rete. È importante sottolineare che gli IDS non interferiscono attivamente con il traffico dannoso; piuttosto, notificano l’eventuale minaccia in modo che il personale di sicurezza possa intervenire.

IPS – Vanno oltre, intervenendo attivamente per bloccare il traffico potenzialmente dannoso al fine di prevenire un attacco. Essi analizzano il traffico di rete in tempo reale e lo confrontano con regole o politiche predefinite. Di conseguenza, se il traffico non rispetta tali regole, gli IPS lo bloccano prima che raggiunga la sua destinazione prevista. Questo approccio proattivo alla sicurezza della rete può contribuire a prevenire gli attacchi prima che si verifichino, proteggendo così sia i sistemi che i dati sensibili.

Controllo dell’accesso ai dispositivi (Device Access Control – DAC) – Il DAC è un componente che regola e limita l’accesso di dispositivi esterni ai computer e alle reti aziendali.

Il suo scopo principale è quello di prevenire accessi non autorizzati, furti di dati e infezioni da malware tramite dispositivi come chiavette USB, dischi rigidi esterni, smartphone, stampanti, dispositivi Bluetooth, ecc.

Un DAC si caratterizza per le seguenti funzionalità:

  • Whitelisting: Permette solo l’accesso ai dispositivi pre-approvati e registrati.
  • Blacklisting: Blocca specifici dispositivi o tipi di dispositivi dall’accesso.
  • Crittografia dei dispositivi: Protegge i dati sui dispositivi rimovibili con crittografia.
  • Monitoraggio e auditing: Registra e analizza i tentativi di accesso ai dispositivi per identificare potenziali minacce.

L’implementazione di una soluzione di DAC comporta i seguenti vantaggi:

  • Riduzione del rischio di perdita di dati: Limita la possibilità di fughe di informazioni sensibili tramite dispositivi non autorizzati.
  • Migliore protezione contro il malware: Diminuisce la vulnerabilità agli attacchi malware diffusi tramite supporti rimovibili.
  • Maggiore conformità normativa: Aiuta a soddisfare le normative e gli standard sulla sicurezza dei dati.
  • Rafforzamento della postura di sicurezza generale: Aggiunge un ulteriore livello di difesa alla sicurezza degli endpoint.

Sandboxing – Le tecniche e gli strumenti di sicurezza sandboxing consentono di isolare software e file sospetti all’interno di un ambiente virtuale noto come sandbox, dove è possibile esaminare e testare la minaccia in un ambiente controllato. Questi sandbox simulano le funzionalità di un sistema operativo o di un’applicazione software, creando uno spazio sicuro in cui eseguire programmi o file non attendibili, senza che possano danneggiare o accedere ad altre risorse al di fuori dei confini del sandbox.

Una volta confinata all’interno del sandbox, la minaccia può essere analizzata e testata in modo sicuro, simulando l’esecuzione del file sospetto per valutare il suo comportamento e il potenziale impatto dannoso. Le informazioni raccolte da queste analisi possono essere utilizzate per potenziare le difese contro minacce simili, trasformando così una minaccia zero-day in un elemento noto e gestibile.

Esistono varie soluzioni di sicurezza sandboxing disponibili, che offrono una gamma di funzionalità, tra cui analisi, prefiltraggio, visualizzazione, emulazione, anti-evasione e intelligence sulle minacce.

Soluzione di endpoint security basata su cloud- La sicurezza degli endpoint basata su cloud mira a proteggere i dispositivi endpoint e garantire la sicurezza della rete, con l’hosting della soluzione da parte del fornitore e l’accesso delle aziende tramite Internet. Questo approccio offre numerosi vantaggi, specialmente per le PMI, ovvero:

  • Riduzione delle risorse interne necessarie – Rispetto alle soluzioni locali, l’implementazione cloud elimina la necessità di server dedicati e del personale per la gestione e manutenzione, riducendo i costi operativi.
  • Ridotti investimenti iniziali – I servizi cloud sono spesso offerti con piccole tariffe mensili anziché richiedere pagamenti anticipati ingenti, rendendoli più accessibili alle piccole imprese.
  • Monitoraggio continuo – I fornitori di sicurezza cloud possono monitorare le reti dei clienti per analizzare i dati sulle minacce e migliorare le difese contro minacce zero-day.
  • Flessibilità – Le soluzioni cloud offrono opzioni flessibili per adattarsi alle esigenze aziendali, consentendo un aggiornamento più rapido e un’installazione più semplice rispetto ai sistemi tradizionali.
  • Backup automatici – I dati vengono archiviati sui server del fornitore, garantendo la sicurezza anche in caso di guasti hardware o minacce interne.
  • Gestione delle patch più efficace: L’accesso rapido alle patch e la distribuzione automatica semplificano la gestione delle vulnerabilità software.
  • Monitoraggio remoto – Gli amministratori possono gestire e monitorare i dispositivi da qualsiasi luogo con accesso a Internet, ottimizzando le risorse IT e consentendo una gestione centralizzata.

Rilevamento e la risposta degli endpoint (Endpoint Detection and Response – EDR) – Conosciuto anche come Endpoint Threat Detection and Response (ETDR), rappresenta una soluzione completa per la sicurezza degli endpoint, integrando il monitoraggio in tempo reale e la raccolta dei dati dagli endpoint con funzionalità automatizzate di risposta e analisi basate su regole.

Le principali funzioni di un sistema EDR includono:

  • Monitoraggio e acquisizione dati sulle attività dagli endpoint per individuare eventuali minacce.
  • Analisi dei dati per rilevare modelli di minaccia.
  • Risposta automatica alle minacce individuate per eliminarle o contenerle, con notifica al personale di sicurezza.
  • Strumenti forensi e di analisi per investigare le minacce identificate e analizzare attività sospette.

Piattaforma di protezione degli endpoint (Endpoint Protection Platform – EPP) – Gli EPP forniscono una suite centralizzata di strumenti per proteggere i dispositivi endpoint. Le funzionalità EPP comuni includono protezione antivirus, prevenzione delle intrusioni, crittografia dei dati e prevenzione della perdita di dati (DLP). L’interfaccia centralizzata della piattaforma consente agli utenti di monitorare e controllare tutte le funzionalità da un’unica posizione.

Un EPP aiuta a rilevare e bloccare le minacce informatiche a livello di endpoint, offrendo visibilità sui dispositivi connessi. Gli EPP, a differenza delle soluzioni EDR che si concentrano sul rilevamento e sulla risposta alle minacce, si concentrano principalmente sulla prevenzione. Poiché gli EPP non possono bloccare tutte le minacce, le organizzazioni in genere utilizzano l’EPP come prima linea di difesa e le soluzioni EDR per individuare le minacce che superano l’EPP. Ovvero, l’EDR e l’EPP lavorano insieme come parte di un programma di sicurezza informatica più ampio.

Sicurezza di rilevamento e risposta estesa (Extended Detection and Response – XDR) – Si tratta un sistema integrato di sicurezza progettato per proteggere contro accessi non autorizzati, attacchi informatici e usi impropri. Questo approccio rompe i tradizionali silos di sicurezza, offrendo una copertura completa per il rilevamento e la risposta a minacce provenienti da tutte le fonti di dati. L’XDR è basato su un’infrastruttura di big data nativa del cloud ed offre scalabilità, flessibilità e opportunità di automazione per i team di sicurezza.

Le funzionalità chiave di un sistema XDR includono: il monitoraggio continuo; la raccolta di dati sugli endpoint per individuare possibili minacce; l’analisi dei dati per identificare modelli di minaccia; la risposta automatica per affrontare le minacce; strumenti forensi per investigare e analizzare attività sospette.

L’implementazione della sicurezza XDR consente ai team di sicurezza di rilevare rapidamente minacce nascoste e sofisticate, tenere traccia delle minacce in tutta l’organizzazione e migliorare l’efficienza delle indagini. Questo approccio offre una serie di vantaggi, tra cui la protezione sia da minacce conosciute che da quelle sconosciute, visibilità completa sui dati, rilevamento automatico di attacchi sofisticati e riduzione dell’affaticamento da allerta.

L’XDR semplifica la visibilità della sicurezza in tutta l’organizzazione, offrendo un’ampia gamma di vantaggi in termini di efficienza, come visibilità integrata su tutta la rete, gestione centralizzata delle impostazioni di sicurezza, rapido time-to-value, miglioramento della produttività, riduzione dei costi totali di proprietà e supporto migliorato agli analisti della sicurezza.

Inoltre, l’XDR offre un’esperienza di gestione e flusso di lavoro comune per tutta l’infrastruttura di sicurezza di un’organizzazione, consentendo agli analisti di operare a un livello superiore rispetto alle soluzioni tradizionali. Ancora, l’XDR fornisce una visibilità completa su tutti gli endpoint e l’infrastruttura di rete dell’organizzazione, consentendo una bonifica unificata, una comprensione più approfondita degli attacchi e una caccia alle minacce più efficace.

Le soluzioni XDR si distinguono dalle soluzioni EDR poiché lavorano su una scala più ampia, raccogliendo dati da fonti mirate in tutto l’ambiente IT di un’organizzazione e fornendo una risposta alle minacce integrata nello strumento anziché richiedere una soluzione autonoma.

Scegliere le soluzioni endpoint security giuste

La protezione degli endpoint prevede un approccio a più livelli volto a proteggere sia gli endpoint che la rete a cui si connettono. Anche se le soluzioni varieranno a seconda delle esigenze aziendali e delle minacce, quando un’organizzazione opta per una soluzione di protezione degli endpoint, è fondamentale che tale soluzione non interferisca con altri sistemi, sia affidabile e consenta di focalizzarsi sulle attività principali.

Fattori da considerare nella scelta di una soluzione endpoint security – La selezione del giusto strumento di sicurezza degli endpoint tra le varie opzioni disponibili sul mercato può rappresentare una sfida complessa per molte organizzazioni. Tuttavia, esistono alcuni fattori chiave che, se attentamente considerati, possono semplificare il processo decisionale. Questi fattori agiscono come indicatori cruciali che aiutano a determinare se uno strumento di sicurezza degli endpoint è adatto alle esigenze di un’organizzazione o meno.

Di seguito sono elencati alcuni di questi fattori, che possono essere considerati come una sorta di checklist per coloro che sono alla ricerca del giusto strumento per l’endpoint security

  • Valutazione delle esigenze aziendali: Capire le necessità specifiche dell’azienda è fondamentale. Elementi come capacità, scalabilità, settore di appartenenza, budget e politiche organizzative influenzano la decisione.
  • Opzioni di implementazione: Le soluzioni cloud offrono flessibilità e scalabilità, mentre quelle on-premise forniscono maggiore controllo sui dati e sulla rete. La scelta tra le due dipende dalle esigenze e dalle politiche di sicurezza dell’organizzazione.
  • Funzionalità di sicurezza: La suite di protezione degli endpoint dovrebbe includere funzionalità avanzate come rilevamento e risposta, prevenzione degli exploit, prevenzione della perdita di dati e un’impronta di sistema ottimizzata.
  • Patch e aggiornamenti automatizzati – La soluzione garantisce l’applicazione automatica di patch e aggiornamenti per ridurre al minimo il rischio di vulnerabilità e mantenere sempre aggiornate le difese.
  • Facilità di gestione e manutenzione: La gestione centralizzata degli endpoint da una console unica semplifica le operazioni e riduce la complessità IT. Le soluzioni basate su cloud offrono vantaggi aggiuntivi in termini di facilità di gestione.
  • Test e confronto dei prodotti: È fondamentale testare e confrontare diverse soluzioni prima di prendere una decisione finale. Questo permette di valutare l’efficacia della suite di protezione endpoint e garantire che soddisfi le esigenze specifiche dell’organizzazione.

Le organizzazioni, considerando attentamente questi aspetti e conducendo una valutazione completa delle opzioni disponibili, possono identificare e implementare la suite di protezione degli endpoint più adatta alle proprie esigenze, garantendo una protezione efficace contro le minacce informatiche.

Valutare i migliori fornitori di endpoint security – La selezione del miglior fornitore di soluzioni di protezione degli endpoint dovrebbe essere effettuata esaminando attentamente le recensioni e le referenze relative alla soluzione che si sta valutando.

È consigliabile cercare fonti di informazioni indipendenti e autorevoli, come analisti del settore, esperti, pubblicazioni e riconoscimenti, al fine di ottenere opinioni obiettive e imparziali sui punti di forza, sulle debolezze, sulle opportunità e sulle minacce della soluzione considerata.

Inoltre, è importante cercare testimonianze e casi di studio da parte di clienti che possano offrire esempi tangibili e prove concrete dell’impatto e del valore della soluzione. Ancora, è fondamentale verificare l’affidabilità e la rilevanza delle recensioni e dei riferimenti confrontandoli con i propri risultati e le proprie aspettative.

Inoltre, è importante cercare fornitori che offrano:

  • Supporto 24/7 – Assicurare assistenza immediata e continua, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per affrontare tempestivamente qualsiasi problema o emergenza.
  • Formazione – Fornire al team la formazione necessaria per utilizzare efficacemente la soluzione di sicurezza degli endpoint, garantendo così un utilizzo ottimale delle funzionalità disponibili.
  • Feed di intelligence sulle minacce Fornire costantemente informazioni aggiornate sulle minacce e sulle vulnerabilità più recenti, consentendo di rimanere al passo con l’evoluzione del panorama delle minacce informatiche.
  • Opzioni di personalizzazione – Offrire la flessibilità necessaria per personalizzare la soluzione in base alle specifiche esigenze dell’organizzazione, garantendo così una protezione su misura e ottimale.

Confrontare le funzionalità e i prezzi delle soluzioni endpoint security – Un passaggio cruciale nella selezione della soluzione di protezione degli endpoint più adatta per un’organizzazione è la comparazione dei costi delle licenze (i.e. licenze per dispositivo, per utente o basate sul consumo) e dell’implementazione oltre che dei piani di manutenzione, oltre che dei benefici delle varie opzioni disponibili in termini di riduzione dei tempi di inattività, di aumento dell’efficienza operativa, di maggiore sicurezza e di minore esposizione al rischio

Pertanto, valutare attentamente i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione è essenziale per determinare quale offre il miglior rapporto qualità-prezzo e meglio si adatta alle esigenze e agli obiettivi dell’organizzazione.

Implementazione e gestione

L’implementazione e la gestione della soluzione di endpoint security scelta richiedono una pianificazione e un’esecuzione accurate. Di seguito sono riportati passaggi e suggerimenti per garantire sia l’efficacia della soluzione sia la massima protezione.

Pianificazione e preparazione – Si tratta di:

  • Definire gli obiettivi di sicurezza – Stabilire obiettivi chiari e misurabili per l’endpoint security, allineati alle esigenze aziendali e ai requisiti di conformità.
  • Identificare i rischi e le minacce – Valutare le potenziali minacce informatiche che l’organizzazione potrebbe affrontare, come malware, ransomware, attacchi phishing e intrusioni.
  • Definire le politiche di sicurezza – Creare politiche di sicurezza chiare e complete che definiscano l’uso accettabile degli endpoint, l’installazione del software, l’accesso ai dati e le procedure di risposta agli incidenti.
  • Selezionare gli endpoint da proteggere – Identificare tutti gli endpoint che devono essere protetti dalla soluzione di endpoint security, inclusi computer portatili, desktop, dispositivi mobili e server.
  • Pianificare la distribuzione – Stabilire un piano di distribuzione per l’implementazione della soluzione di endpoint security su tutti gli endpoint identificati.

Implementazione – Si tratta di:

  • Installare il software di sicurezza – Installare il software di endpoint security sugli endpoint prescelti secondo le istruzioni del fornitore.
  • Configurare le impostazioni – Configurare le impostazioni della soluzione di endpoint security in base alle politiche di sicurezza e alle esigenze specifiche dell’organizzazione.
  • Aggiornare le definizioni delle minacce – Assicurarsi che le definizioni delle minacce della soluzione di endpoint security siano aggiornate per identificare e bloccare le ultime minacce informatiche.
  • Testare la soluzione – Testare la soluzione di endpoint security per assicurarsi che funzioni correttamente e non interferisca con le normali operazioni aziendali.

Gestione e manutenzione – Si tratta di:

  • Monitorare l’attività – Monitorare regolarmente l’attività della soluzione di endpoint security per identificare potenziali minacce e incidenti.
  • Applicare aggiornamenti e patch – Applicare regolarmente aggiornamenti e patch per la soluzione di endpoint security e per il sistema operativo degli endpoint per garantire la massima protezione.
  • Effettuare test di penetrazione – Effettuare regolarmente test di penetrazione per valutare l’efficacia della soluzione di endpoint security e identificare eventuali vulnerabilità.
  • Formare gli utenti – Fornire agli utenti una formazione adeguata su come utilizzare la soluzione di endpoint security e su come seguire le politiche di sicurezza aziendali.
  • Gestire gli incidenti – Stabilire procedure chiare per la gestione degli incidenti di sicurezza informatica e garantire una risposta rapida ed efficace.

Inoltre, si suggerisce di:

  • Integrare la soluzione di sicurezza con altri strumenti di sicurezza – Integrare la soluzione di endpoint security con altri strumenti di sicurezza IT, come firewall e sistemi di rilevamento delle intrusioni, per una protezione completa.
  • Utilizzare un sistema di gestione centralizzata: Implementare un sistema di gestione centralizzata per semplificare la gestione e la manutenzione della soluzione di sicurezza su tutti gli endpoint.
  • Mantenere aggiornate le conoscenze sulle minacce informatiche: Rimanere aggiornati sulle ultime minacce informatiche e sulle vulnerabilità per adattare le tue politiche di sicurezza e la configurazione della soluzione di conseguenza.

Scenario futuro

Con l’avanzare della tecnologia, cresce la varietà delle tattiche utilizzate dai criminali informatici. Il panorama delle minacce moderne è in continua evoluzione e diventa sempre più sofisticato, richiedendo un approccio proattivo alla sicurezza. Gli endpoint, spesso utilizzati come punti di ingresso per gli attacchi informatici, sono soggetti a rischi costanti. Le metodologie tradizionali di endpoint security sono destinate a evolversi verso soluzioni più resilienti e adattive. Ne consegue che il mercato globale delle soluzioni di endpoint security è destinato ad aumentare e, secondo le proiezioni della società di ricerca americana Fortune Business Insight, passerà da 14,86 miliardi di dollari nel 2024 a 30,29 miliardi di dollari entro il 2032, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 9,3% durante il periodo di previsione.

Endopoint security trend

Inoltre, già nel 2024 si ritiene che assisteremo ad una trasformazione significativa nel panorama delle soluzioni di endpoint security, caratterizzata dall’integrazione di tecnologie innovative, dall’adozione di nuovi modelli di sicurezza e da un approccio proattivo nella gestione dei rischi potenziali. Di seguito, alcune delle tendenze emergenti nel campo delle soluzioni di endpoint security.

Architettura Zero Trust – Una delle tendenze più importanti dell’endpoint security è l’adozione del modello Zero Trust che sfida la convinzione tradizionale di fidarsi delle entità all’interno della rete aziendale, enfatizzando la verifica e la convalida continua di ogni utente e dispositivo, indipendentemente dalla sua ubicazione.

Funzionalità di risposta automatizzata – L’automazione sta diventando una pietra miliare per un’efficace sicurezza degli endpoint. Le funzionalità di risposta automatizzata consentono una rapida identificazione, isolamento e risoluzione degli incidenti di sicurezza, riducendo i tempi di risposta e minimizzando i potenziali danni.

L’importanza dell’intelligenza artificiale (AI) nell’endpoint security – LAI, unitamente al Machine Learning, è sempre più integrata nelle soluzioni di endpoint security, consentendo analisi predittive, monitoraggio del comportamento e rilevamento di anomalie, oltre a permettere ai sistemi di sicurezza di identificare e di rispondere alle minacce in tempo reale. Inoltre, grazie all’IA si potrà personalizzare la sicurezza in base al singolo endpoint e al suo contesto d’uso, fornendo una protezione più granulare e adattabile.

Garantire una protezione continua nell’era del cloud computing – Il cloud computing offre vari vantaggi come scalabilità, flessibilità, efficienza in termini di costi e accessibilità, ma pone anche sfide alla sicurezza come violazioni dei dati, attacchi informatici e accesso non autorizzato. Pertanto, le soluzioni di sicurezza endpoint sono essenziali per proteggere da minacce dannose i dati e i dispositivi che accedono al cloud. Inoltre, le soluzioni di endpoint security basate sul cloud offrono flessibilità, scalabilità e gestione centralizzata, semplificando la protezione di diversi endpoint in luoghi diversi.

Conclusione

Le organizzazioni di ogni settore devono affrontare una crescente minaccia di attacchi informatici sempre più sofisticati e mirati, che possono compromettere la sicurezza dei dati, la continuità operativa e la reputazione aziendale. In questo contesto, le soluzioni di endpoint security svolgono un ruolo cruciale per garantire una cybersecurity completa. Tuttavia, per ottenere una protezione efficace, è essenziale adottare un approccio integrato che comprenda i principi di risk management, business continuity e cybersecurity al fine di promuovere la cyber resilience, un aspetto fondamentale per le organizzazioni che operano in un ambiente digitale in continua evoluzione.

In sintesi, investire in soluzioni di endpoint security robuste e abbracciare un approccio olistico alla cyber resilience consente alle organizzazioni di costruire una difesa solida contro le minacce informatiche in costante evoluzione, garantendo così la protezione del loro futuro.

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Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
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PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
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