la guida

Super Green Pass, dove serve e come si ottiene: tutte le info

Il Super Green Pass o green pass rafforzato è tra noi con altro decreto-legge del 26 novembre, n. 172. E poi con strette sempre più forti, sono ormai poche le attività che non hanno bisogno di super green pass

Pubblicato il 26 Mar 2022

Alessandro Longo

Direttore agendadigitale.eu

Chiara Ponti

Avvocato, Privacy Specialist & Legal Compliance e nuove tecnologie – Baccalaureata

super green pass

Ecco il Super Green Pass. Ossia un green pass rafforzato per contrastare la quarta ondata (con Omicron), istituito con ulteriore decreto-legge, in vigore dal 27 novembre, e approdato in GU grazie al nuovo dl n. 172 del 26 novembre 2021.

Super green pass potenziato il 23 dicembre poi dal decreto Festività, con l’aggiunta di altri luoghi. E dal 15 febbraio servirà per lavorare agli over 50.

Il tutto fino al 30 aprile (ma fino al 31 dicembre per accesso ospedali e rsa); termine prorogato con decreto di marzo, mentre prima era posto alla fine dello stato di emergenza, 31 marzo 2022

Incentivi e vantaggi della mobilità sostenibile: monopattino elettrico, car sharing e molto altro. Clicca qui per scaricare la guida!

Cos’è il Super Green pass

Viene introdotto un Green pass rafforzato, dal 6 dicembre 2021, valevole solo per coloro che sono o vaccinati o guariti dal Covid; non sarà possibile insomma averlo con i tamponi. Si escludono così i non vaccinati, i quali riceveranno solo un certificato verde “ordinario”. Non Super.

Covid, le nuove regole per green pass, mascherine e quarantene dal 1 aprile

Covid, le nuove regole per green pass, mascherine e quarantene dal 1 aprile

Guarda questo video su YouTube

A che serve il green pass rafforzato

Grazie al Super Green pass, si può accedere a:

  • Spettacoli come cinema, teatro, concerti
  • Eventi sportivi
  • Ristoranti e bar (al chiuso)
  • Feste e discoteche
  • Sale gioco, sale bingo, centri scommesse
  • Palestre, piscine, sport di squadra, centri benessere
  • Rsa, ospedali (per accompagnatori di pazienti)
  • Centri culturali, sociali, ricreativi.
  • trasporto pubblico anche locale,
  • impianti sciistici di risalita,
  • feste dopo cerimonie pubbliche e private
  • sagre e fiere
  • congressi
  • ristorazione all’aperto,
  • Sport, centri benessere e piscine anche all’aperto
  • luogo di lavoro per lavoratori over 50
  • Alberghi

Scadenza obbligo super green pass

Le attività di cui sopra all’aperto – come eventi sportivi, stadi – e i trasporti pubblici, i ristoranti richiedono dal primo aprile il semplice green pass base. Per le altre finisce il 30 aprile, ma il 31 dicembre per accesso ospedali e rsa come accompagnatori.

Eccezione: gli hotel nessun green pass dal primo aprile.

Come si ottiene il super green pass

Il green pass rafforzato sarà ottenibile quindi solo con vaccino o con guarigione. E dopo nove mesi dal vaccino servirà una terza dose, booster, termine che scende a sei mesi dal primo febbraio; a sei mesi dalla guarigione bisognerà vaccinarsi.

Il booster lo si potrà fare a partire da quattro mesi dalla precedente vaccinazione.

Come richiedere il super green pass

Per il resto, il super green pass si richiede come il green pass normale. Dal sito specifico, da app io, da farmacisti o medici. Vedi sotto.

Green pass: cos’è, come farlo, a cosa serve e obblighi

Guariti e super green pass

Insomma, non solo vaccinandosi ma anche i guariti hanno diritto a un green pass “rafforzato”.

Validità del super green pass

Riassumendo, il green pass rafforzato dura

  • 9 mesi con vaccino fino al 31 gennaio, poi da febbraio sei mesi. Diventa necessario il booster o terza dose per conservare il super.
  • 6 mesi da avvenuta guarigione.

Durata illimitata con il booster

Secondo il decreto approvato il 2 febbraio il green pass acquista durata indefinita, illimitata per chi ha fatto tutte le dosi previste col booster o ha completato il primo ciclo (senza booster) e poi è guarito dal covid.

Rsa, feste e discoteche: senza booster anche tampone

Il decreto Festività stabilisce che per feste al chiuso, discoteche, accesso a Rsa serve anche il tampone ha chi ha il super green pass senza la dose booster.

Dove non si usa il super green pass

Resta per ora valido anche il semplice green pass (quello ottenibile anche con tampone) negli altri ambiti: lavoro, viaggi (trasporto pubblico) essenzialmente. Ma anche per cerimonie civili e religiose con relative feste. 

Matrimoni, cerimonie: basta un tampone

Un punto quest’ultimo chiarito solo a dicembre con una circolare governativa. Per cerimonie civili e religiose, come matrimoni, cresime, battesimi e relative feste, non serve il super green pass ma basta quello normale ossia un tampone.

Supermercati e super green pass

Smentiamo infine le voci secondo cui anche nei supermercati arriva il super green pass. Né il super né il green pass normale sono necessari né si discute in Italia quest’ipotesi, valutata però in Germania dove la situazione covid è peggiore.

Lavoro e super green pass, obbligo vaccinale

Anche se finora sono decadute le ipotesi, comunque al vaglio, di estendere il super green pass a tutti anche per accesso a luoghi di lavoro, il Governo sta estendendo l’obbligo vaccinale a sempre più categorie (già personale sanitario, scolastico, forze dell’ordine). Per ora dal 15 febbraio solo gli over 50 hanno bisogno del super per accedere al lavoro.

Le sole attività che non richiedono green pass e super green pass

Il decreto 21 gennaio chiarisce quali sono le attività commerciali essenziali, che non richiedono green pass:

Niente green pass

  • Supermercati, ipermercati, anche (si legge in FAQ del Governo) per l’acquisto di prodotti non alimentari
  • Negozi di alimenti e bevande
  • Negozi al dettaglio di surgelati
  • Negozi al dettaglio per animali
  • Stazioni di servizio per vendita carburante
  • Farmacie, parafarmacie, commercio specializzato di medicinali
  • negozi al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio di articoli medicali, ortopedici
  • Commercio combustibile al dettaglio per uso domestico e riscaldamento
  • Edicole e chioschi all’aperto
  • distributori automatici
  • uffici di polizia, giudiziari

Dove serve il green pass normale

Per i negozi e simili, serve quindi il pass normale; non necessario il super green pass – per

  • Librerie-edicole al chiuso
  • Tabaccai
  • negozi di giocattoli
  • poste, banche
  • ferramenta
  • cartolerie
  • negozi di giocattoli
  • negozi di vestiti
  • Abbigliamento
  • Parrucchieri

LA TABELLA GOVERNATIVA SU ATTIVITA’ CONSENTITE CON E SENZA GREEN PASS

Nuovi controlli green pass

È poi previsto un rafforzamento dei controlli da parte delle prefetture che dovranno prevedere «un piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli entro 5 giorni dall’entrata in vigore del testo e sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno».

Non solo, tra le varie misure è stato altresì deciso di potenziare la campagna vaccinale consentendo la terza dose a distanza di soli 5 mesi dalla seconda; aprendo agli under40 fin da subito.

Tempi sempre più duri, tuttavia, si profilano all’orizzonte per i non vaccinati cd “no vax”, anche in zona bianca nel periodo natalizio.

Quindi, anche i controlli saranno rafforzati.

Dove saranno i controlli maggiori e chi li farà

Una circolare di dicembre specifica che i controlli saranno forti in particolare nelle aree della movida e dello shopping, durante le ore di punta, i fine settimana e le festività natalizie. “Dovranno essere fluidi per evitare assembramenti”.

Per il trasporto pubblico a fare i controlli soprattutto polizia e carabinieri. Per i ristoranti e altri esercizi pubblici ci penseranno in particolare Guardia di finanza e i vigili urbani.

I problemi del super green pass

Se tutto sembra non far una piega in teoria, nella prassi applicativa sorgono già dubbi, problemi, domande, e anche non poche.

I primi problemi riguardano anzitutto patenti discriminazioni tra i vaccinati e i non.

Senza voler prendere posizione alcuna in favore dell’una o dell’altra posizione, è bene rilevare come una linea così netta (non solo di pensiero, ma anche di azione) determini disuguaglianze significative con una compressione di diritti assoluti e fondamentali di poi difficile ri-espansione, come altrove già detto.

Infatti, è verosimile ipotizzare che i “controllori” dei milioni di super Green pass non potranno limitarsi a verificare la “spunta verde”, ma dovranno indagare su quegli ulteriori “dettagli” presenti sotto il QRCode. Ma in che modo? Nulla si dice, allo stato, in merito alle modifiche delle App di verifica.

Sul filo della Costituzione

Questa sempre più netta separazione tra vaccinati e non vaccinati è chiaramente sul filo della Costituzione.

Il che potrebbe portare —e non stupirebbe— a un profluvio di ricorsi. Lo ha sottolineato il presidente emerito della Corte costituzionale Mirabelli ritenendolo «…un rimedio difficilmente praticabile e, dal punto di vista normativo, molto rischioso come possibilità di giustificazione dei singoli divieti».

Un problema che ci sarebbe pure dal punto di vista pratico, visto che «anche i vaccinati possono essere portatori del virus» giungendo alla conclusione che «se la situazione è così vincolante per cui i non vaccinati non possono compiere una parte molto consistente della loro attività, della loro vita lavorativa o di relazione, allora questo giustificherebbe l’imposizione di un obbligo di vaccinazione non una sorta di “lazzaretto domestico”».

I nodi privacy del Super Green pass  

Altra questione da dipanare riguarda la privacy. Ossia che fine fanno i dati personali trattati; come vengono trattati.

Il problema: con un “doppio binario” di Green pass il rischio è che i controllori potranno conoscere se il cittadino (il cd quivis de populo) è un vaccinato, ovvero un guarito da Covid o ancora se ha fatto un tampone. Perché se ha il green pass normale, non “super” di sicuro non è vaccinato né guarito.

Sul punto, ancora una volta viene ignorato il Garante della Privacy il quale è stato chiaro, esprimendo parere negativo sostenuto dal fatto che occorre assolutamente evitare «… le discriminazioni in base alle scelte vaccinali e l’indebita conoscenza, da parte di soggetti non legittimati, dei dati sanitari degli interessati».

La nuova app Super green pass VerificaC19: come funziona

A quanto risulta ad Agendadigitale.eu da fonti del Garante privacy e del ministero Salute, il nodo sarà affrontato con una modifica a VerificaC19. Ci sarà un filtro che consentirà al verificatore di impostare la verifica in modalità green pass o super green pass (a seconda dell’attività e dell’area).

  • In sostanza il verificatore in attività ricreative (come il ristorante) imposterà l’app in modalità Super GreenPass fino al 15 gennaio ovunque (e dal 16 solo in area gialla e arancione).
  • Il verificatore su mezzi pubblici e lavoro invece avrà la modalità verifica normale, quella che ancora accetta il green pass con tamponi.

Quindi, dal 29 novembre per quelle regioni in zona gialla e arancione, e dal 6 dicembre in zona bianca, per mangiare nei ristoranti al chiuso, per accedere a teatri, cinema, sale da concerto, feste e discoteche occorrerà il green pass “rafforzato”.

Ma, attenzione, non occorrerà far nulla.

È previsto in questi giorni, infatti, un aggiornamento dell’app Verifica C19 di controllo: non cambierà il QrCode, in quanto sarà disponibile un nuovo sistema di lettura, da utilizzare, per gli addetti ai controlli, nelle situazioni in cui è richiesto il super green pass, che riconoscerà come validi solo i certificati rilasciati ai vaccinati e ai guariti.

Un’altra funzione parrebbe poi consentire di validare anche i “pass base” ottenuti grazie al tampone.

Aggiornamento 2 dicembre

Come anticipato da Agendadigitale.eu, arriva un aggiornamento sui play store dell’app VerificaC19.

Due le modalità da selezionare per il verificatore: verifica rafforzata (super green pass) e verifica base (green pass base, ottenuto anche con tampone).

Il responso sarà, come prima, certificazione valida o non valida, rispetto alla richiesta (verifica rafforzata o no).

Colpo di scena?

No, il Garante lo sostiene da tempo, e in data 13 dicembre è intervenuto con un provvedimento nel quale si occupa oltre che di revoca del Green pass in caso di positività, anche di super Green pass, esprimendo in via di urgenza un parere favorevole ad uno schema (presunto) di decreto.

Per quanto qui ci interessa, leggiamo come il Garante nell’affermare che «…nello schema viene previsto inoltre che i soggetti tenuti alla verifica del possesso delle certificazioni verdi vengano specificamente istruiti sulla possibilità di utilizzare la modalità “rafforzata” solo ed esclusivamente nei casi in cui lo richieda la legislazione vigente. […] Il Garante della Privacy ha comunque chiesto al Ministero della salute alcune integrazioni per rendere evidente all’interessato la modalità di verifica utilizzata dal verificatore, introducendo, all’interno dell’app VerificaC19, elementi testuali, grafici e visivi per le due modalità di verifica (“base” o “rafforzata”)».

Comparsa poi sull’app una terza modalità di verifica, “booster”, per eventuali attività che richiederanno anche questa dose.

Revoca super green pass

Da dicembre in caso di tampone positivo in farmacia il super green pass viene revocato in automatico (anche se ci possono essere ritardi). La riattivazione avviene in automatico pure con un tampone negativo alla fine dell’isolamento (dieci giorni dai sintomi di cui tre senza sintomi; 7 giorni dai sintomi per chi si è vaccinato da meno di quattro mesi).

Super green pass guariti

Per avere il super green pass da guariti servirà che medico o asl dopo il tampone negativo producano un certificato di guarigione.

I due green pass: “base” e “rafforzato” a confronto

Mettiamoli a confronto.

 Green Pass “base” Green Pass “super”

 

  

 

 

 

FAQ Governative

·        Informazioni generali·        Persone vaccinate

·        Vaccinati all’estero

·        Persone guarite

·        Viaggi

·        Lavoro pubblico e privato

·        Scuola e Università

·        Strutture Sanitarie

·        Esenzioni

·        Privacy e sicurezza

·        Come fare per

·        VerificaC19 – Informazioni per gli operatori

 Di che cosa si tratta Si tratta del cd Certificato verde “rafforzato”, indispensabile per accedere ad alcune attività, altrimenti oggetto di restrizioni (in zona gialla)
Da quandoA decorrere dal 6 dicembre 2021 viene introdotto il Green Pass cd. rafforzato, il quale vale per coloro che sono o vaccinati, oppure guariti.
Per dove  

 

 

 

 

 

Estensione dell’Obbligo

Per entrare al lavoro

Oltre all’estensione dell’obbligo di Green Pass viene esteso a ulteriori settori:

·        alberghi;

·        spogliatoi per l’attività sportiva;

·        servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale;

·        servizi di trasporto pubblico locale.

Per dove·     spettacoli;·     eventi sportivi;

·     ristorazione al chiuso;

·     feste e discoteche;

·     cerimonie pubbliche

Se cambia il “colore” delle regioni Nell’ ipotesi di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, tuttavia alle attività possono accedere i soli detentori del Green Pass rafforzato.
Nel periodo natalizioDal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 Green Pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che diversamente sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, da utilizzare anche in zona bianca.

Super green pass legittimo?

L’arrivo del super green pass ha sollevato molte polemiche, ulteriori rispetto a quelle sul green pass normale, sulla legittimità di questa misura.

Il super green pass limita la nostra libertà

Posto che sì, il green pass limita la nostra libertà costituzionale e il super la limita ancora di più, al momento la maggior parte dei costituzionalisti non trovano problematica questa limitazione, alla luce delle necessità di salute pubblica (pure costituzionalmente tutelate) in uno stato di emergenza.

È anche vero che ci si muove sul filo della costituzione e ci sono i suddetti problemi privacy da considerare.

Italia avanguardia sul green pass

Il Premier, dunque, anche su impulso delle Regioni, per tutelare il Natale e l’economia, ha deciso di seguire una rotta severa; un po’ come stavano già facendo Austria e Germania con il green pass 2G (vaccino/guarigione). Dove la situazione contagi è più grave.

Obiettivo del Governo prevenire il peggio, per evitare di trovarci anche noi in quella situazione che in certi Paesi sta pure portando a nuovo lockdown. L’Italia così si mostra di nuovo avanguardia sul tema green pass: siamo stati i primi a stabilire obblighi generalizzati, con il decreto di ottobre.

Ora il Governo ha comunque deciso tutelare ancora la possibilità di viaggiare e lavorare con il solo tampone. Con l’eccezione di sanitari e ora, personale scolastico e forze dell’ordine, che saranno obbligati direttamente a vaccinarsi. E dal 15 febbraio, gli over 50.

Finora le mosse “avanguardistiche” dell’Italia hanno premiato: il mix di alti controlli e molte vaccinazioni ha permesso di ridurre al minimo contagi e morti rispetto al resto d’Europa. Come noi fanno bene solo Spagna e Portogallo.

La sfida sarà ora far sì che non ci sia una ulteriore stretta. E che anzi la fase super green pass, ma anche quella del green pass obbligatorio, diventi presto un ricordo. Così come la crisi pandemica.

Articolo pubblicato a novembre e aggiornato successivamente

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4