La legge assegna all’Agenzia per l’Italia Digitale il compito di fare il Piano Nazionale Smart Cities, ma vari ministeri stanno procedendo in ordine sparso, ognuno con propri piani. Ne deriva una grande confusione, che rischia di paralizzare tutto. Aziende e Comuni sono confusi.
Ho esposto queste preoccupazioni in una lettera agli altri membri del comitato smart cities nell’Agid e di cui sono presidente. Al futuro direttore dell’Agid presenterò la questione, attendendo che il Governo chiarisca chi decide cosa in questo ambito.