“Bisogna studiare insieme ai Comuni una nuova forma di ingegneria finanziaria il cui perno non sia l’indebitamento ma modelli di intese pubblico-privato che “ingaggino” finanza privata, ovvero investimenti da parte delle imprese nelle città. Sulla via della reingegnerizzazione finanziaria c’è poi un altro strumento, in Italia ancora mai usato, ma che è in grado di dare buoni frutti. Si tratta dei “social impact bonds”: il capitale raccolto da investitori privati viene utilizzato per realizzare programmi che si propongono di ottenere specifici risultati sociali, come nel caso della smart communties”.
Così Mario Calderini, consigliere del ministro dell’Istruzione Francesco Profumo per le politiche di Ricerca e Innovazione e coordinatore del gruppo di lavoro Smart Communities nella cabina di regia per l’Agenda digitale, a luglio ha dettagliato la strategia finanziaria che il Miur intende seguire per realizzare le smart city.
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