Roma è indietro nella corsa alla digitalizzazione rispetto ad altre metropoli italiane. Tuttavia, è proprio questa consapevolezza a spingere la città verso un progetto ambizioso: diventare una Smart City all’avanguardia. A guidare questa transizione è la Consulta Roma Smart City Lab, istituita nel 2023 per dare slancio a un processo di innovazione che avrà un impatto fondamentale sulla vita quotidiana dei romani.
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Un percorso che parte nel 2018
La strada verso una Roma “smart” inizia nel 2018, grazie all’iniziativa dell’Assessora Flavia Marzano, che dà vita al “Forum dell’Innovazione – Laboratorio Smart City”. Nel 2021, con la Sindaca Virginia Raggi, prende forma il “Piano Roma Smart City”, che definisce la governance della Smart City e i primi 81 progetti destinati a trasformare la Capitale. Il vero salto di qualità avviene nel 2023, quando su proposta della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica, sotto la leadership del Presidente Riccardo Corbucci e della Vicepresidente Antonella Melito, l’Assemblea Capitolina istituisce la Consulta Roma Smart City Lab.
Nel 2024, la Consulta inizia le sue operazioni, con l’elezione del Direttivo, del Presidente e della Vicepresidente. A guidare questo organismo è il Dott. Leandro Aglieri, affiancato dalla Vicepresidente Sara Matassoni e dai 15 membri del Direttivo.
La sua missione è chiara: favorire la transizione digitale di Roma, rendendo la città un esempio di partecipazione civica e di innovazione, a livello nazionale e internazionale.
La missione della Consulta e la governance
La Consulta Roma Smart City Lab è stata concepita come un organismo di partecipazione attiva. L’obiettivo è facilitare la collaborazione tra cittadini, imprese, terzo settore e istituzioni, con un approccio aperto e inclusivo. L’innovazione digitale non riguarda solo la tecnologia, ma anche un cambiamento culturale che coinvolge tutti gli attori della città.
Tra gli scopi principali della Consulta ci sono:
- Aumentare la partecipazione civica: più opportunità per cittadini e imprese di influire sulle politiche di innovazione.
- Migliorare l’accesso alle informazioni: facilitare l’accesso dei cittadini alle politiche digitali e dell’innovazione.
- Favorire la transizione ecologica: lavorare su progetti che collegano innovazione e sostenibilità, come le comunità energetiche rinnovabili.
- Partecipare alla definizione dei programmi strategici sui temi dell’Innovazione, delle Smart Cities, della Transizione ecologica e delle comunità energetiche rinnovabili.
Di fatto la Consulta Roma Smart City Lab – oltre a essere il Consigliere tecnico del Sindaco e dell’Assemblea Capitolina – è nato anche per costituire una stanza di compensazione tra cittadinanza e amministrazione attuando un dialogo “attivo” proprio in virtù della sua caratteristica unica che è quella di essere un organismo multistakeholder, olistico e multidisciplinare.
A tale scopo per l’approccio metodologico nel posizionamento della Consulta Roma Smart City Lab all’interno della cornice della Governance di Roma Smart City si evidenzia nel “Modello Operativo di Governance” su tre livelli facente parte integrante della Delibera di Giunta c.d. “Piano Roma Smart City” n. 45 del 9 /3/2021 come da figura seguente:
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Modello operativo di Governance Roma Smart City
Uno degli aspetti più rilevanti della Consulta è la sua natura “multistakeholder“: un luogo in cui cittadini, esperti, e amministratori si confrontano e collaborano in modo attivo. Questo approccio è stato pensato per fare in modo che la transizione verso la Smart City non resti appannaggio delle sole istituzioni, ma coinvolga l’intera comunità, stimolando un dialogo costante tra la società civile e l’amministrazione.
Roma Smart City Lab è al momento composto da 125 soggetti che ricadono in queste sette categorie:
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Le principali competenze degli aderenti – elencate secondo i temi del Piano Roma Smart City – sono le seguenti:
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Attività e progetti in corso
Nei primi mesi di attività, la Consulta Roma Smart City Lab ha già avviato una serie di iniziative rilevanti. Ad esempio, a ottobre 2024, è stato organizzato il primo Hackathon, che ha visto emergere importanti progetti nei settori della Smart Mobility, della Sicurezza Intelligente e delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
A novembre, Roma Capitale è stata presente allo Smart City Expo World Congress di Barcellona, un’occasione per presentare al mondo i progetti di innovazione che stanno prendendo forma nella Capitale. Tra questi, la “Panchina Smart” presso il Parco delle Valli, il progetto di Smart Security nel VI Municipio, e il sistema di check-in “paperless” per gli eventi in Campidoglio.
Roma non è ancora una Smart City, ma la strada è segnata.
È evidente che Roma non è ancora una Smart City, ma questo non deve essere visto come un limite, bensì come una sfida. La creazione della Consulta Roma Smart City Lab è un passo fondamentale per colmare il gap tecnologico e far crescere la città in una direzione innovativa. L’obiettivo è chiaro: fare di Roma non solo la Capitale d’Italia, ma anche la Capitale dell’Innovazione.
La strada da percorrere è lunga e non si farà in un giorno. Come ogni grande trasformazione, anche quella digitale richiede tempo, impegno e collaborazione. Ma, grazie alla Consulta, Roma ha finalmente una struttura pensata per raccogliere e coordinare le migliori idee, mettendo in rete tutte le intelligenze che esistono nella città e nel resto d’Italia. È un percorso che coinvolge tutti, senza esclusioni.
Oggi non è il punto di arrivo, ma un inizio. Un inizio che segna la volontà di trasformare Roma in una città più smart, più sostenibile e, soprattutto, più inclusiva, dove la tecnologia diventa strumento per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.