La logistica ha subito una trasformazione radicale grazie alla digitalizzazione. Questo fenomeno, alimentato dall’avvento delle tecnologie digitali e dall’innovazione nell’ambito dell’informatica, ha rivoluzionato il modo in cui le merci vengono trasportate, immagazzinate e distribuite in tutto il mondo.
La digitalizzazione ha introdotto una serie di soluzioni innovative, che vanno dall’automazione dei processi al tracciamento in tempo reale, consentendo alle aziende di ottimizzare le loro catene di approvvigionamento e di rispondere in modo più rapido ed efficiente alle esigenze del mercato.
I dati, fulcro di una logistica efficiente e sostenibile
Questa trasformazione digitale ha portato alla creazione di sistemi integrati e interconnessi, in cui i dati sono il fulcro delle operazioni logistiche. Grazie all’utilizzo di sensori, dispositivi IoT (Internet of Things) e piattaforme software avanzate, le aziende possono monitorare ogni fase del processo logistico, dalla produzione alla consegna finale, consentendo una maggiore visibilità e controllo su tutte le attività.
Inoltre, la digitalizzazione ha portato a coniugare le performance dei percorsi di trasporto con la crescente attenzione nei confronti della sostenibilità.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la digitalizzazione della logistica
Questa transizione è particolarmente rilevante in Italia, dove il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedica risorse ingenti alla modernizzazione dei processi logistici attraverso l’innovazione digitale.
La misura 3, componente 2 del PNRR, nota come “Digitalizzazione della Logistica”, ha un budget di 175 milioni di euro destinati direttamente agli operatori per finanziare l’adozione di tecnologie digitali che potenziano l’efficienza operativa e contribuiscono alla sostenibilità ambientale.
eFTI: lo scambio di informazioni logistiche in forma digitale
Tra le principali iniziative finanziate troviamo l’integrazione con il sistema eFTI (Electronic Freight Transport Information) e con le piattaforme esistenti come i Port Community Systems e i servizi intermodali, essenziali per garantire un flusso di dati coerente e uniforme tra tutti gli attori coinvolti nel processo di trasporto delle merci.
Il sistema eFTI è una misura regolamentata a livello europeo che mira a facilitare lo scambio transfrontaliero di informazioni logistiche in forma digitale. L’eFTI permette agli operatori logistici di sostituire la documentazione cartacea con equivalenti digitali validi legalmente, migliorando l’efficienza delle operazioni di trasporto. Questa digitalizzazione non solo accelera i processi, ma contribuisce anche a ridurre gli errori di trasmissione dei dati e a migliorare la sostenibilità operativa eliminando di fatto l’uso di carta.
La lettera di vettura elettronica: l’eCMR
Questo nuovo standard è un tassello importante nel percorso di digitalizzazione insieme alla lettera di vettura elettronica, nota come eCMR. Questa rappresenta la versione digitalizzata della tradizionale lettera di vettura cartacea, essenziale per il trasporto di merci. L’integrazione dell’eCMR con il sistema eFTI permette una gestione più fluida e automatizzata del trasporto merci, garantendo la tracciabilità in tempo reale e l’accesso immediato alle informazioni da parte di tutti gli attori della catena logistica. L’uso dell’eCMR non solo facilita la compliance regolamentare, ma promuove anche un ambiente di lavoro più pulito e organizzato, riducendo l’impronta ecologica del settore.
Il Port Community System (PCS): l’hub digitale per i porti
In questo scenario si inserisce anche il Port Community System (PCS). Il PCS è un sistema digitale utilizzato dai porti per migliorare e semplificare i processi logistici attraverso l’integrazione delle informazioni tra tutti gli operatori portuali. Funziona come un hub centrale dove vengono condivise le informazioni riguardanti le spedizioni, i documenti di trasporto, e le procedure doganali. L’implementazione di PCS nei porti facilita una gestione più efficiente e sicura delle operazioni portuali, contribuendo a ridurre i tempi di attesa e a migliorare la trasparenza.
Interoperabilità e integrazione: il futuro della logistica digitale
L’interoperabilità, che è un tema chiave della digitalizzazione e del bando che MIT e RAM stanno costruendo, riguarda l’integrazione dei sistemi menzionati sopra, per fare in modo che l’intermodalità sia in grado di affrontare efficacemente le sfide quali i ritardi nei tempi di trasporto, gli elevati costi operativi e l’impatto ambientale. Utilizzando sistematicamente le informazioni digitalizzate, si facilita il passaggio delle merci da una modalità all’altra, ottimizzando i tempi di consegna e riducendo le emissioni di CO2 grazie a una pianificazione più precisa dei percorsi di trasporto.
In questo scenario futuro, l’integrazione delle diverse soluzioni tecnologiche e la standardizzazione delle strutture dei dati permetterà una completa dematerializzazione dei documenti, portando a un radicale miglioramento dei processi logistici e a una significativa riduzione dell’impatto ambientale. Il tutto si traduce in un settore più resistente e flessibile, pronto a rispondere con agilità alle esigenze del mercato e alle sfide del cambiamento climatico.
Conclusioni
Questa visione sistemica non solo risponde alle esigenze attuali di efficienza e sostenibilità ma pone le basi per un futuro in cui la logistica gioca un ruolo chiave nella trasformazione digitale e verde dell’economia. Con l’adozione di tecnologie all’avanguardia e una strategia ben definita, le aziende possono capitalizzare appieno i benefici della digitalizzazione e rimanere competitive in un mercato sempre più globale e dinamico.