Il periodo del Salone del Mobile e della Milano Design Week porta sempre centinaia di migliaia di visitatori nel capoluogo lombardo, dove si possono non solo ammirare le eccellenze del made in Italy, ma anche la nuova visione all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità di quello che rappresenta da sempre un importante carattere distintivo del nostro ecosistema paese.
I numeri
I visitatori di quest’anno sono stati circa 307mila in appena sei giorni, il 15% in più rispetto allo scorso anno, e sono arrivati da 181 Paesi diversi. Le stime fatte da Confcommercio parlano di un indotto complessivo di 223 milioni di euro, il 37% in più rispetto allo scorso anno. Stime che hanno trovato conferma vista la grande affluenza: da Base di via Bergognone (90mila ingressi) alla Triennale di Milano (77mila) fino a oltre 200mila negli spazi «Interni alla Statale», organizzato presso l’Università Statale di Milano.
Il richiamo all’acqua
In questa nuova edizione tra le tante iniziative presentate di particolare rilievo all’interno del Fuorisalone è stato il tema dell’acqua. Elemento fondamentale della vita; eppure, i recenti cambiamenti climatici, l’innalzamento delle temperature e la conseguente siccità hanno creato non poche difficoltà ai territori italiani. Così per dare un messaggio rivolto a tutta l’umanità di fronte a uno dei più gravi problemi che ci si ritrova ad affrontare oggi, per l’appunto la mancanza d’acqua, senza il quale un organismo vivente non può vivere, è nata l’idea dell’installazione di Maria Cristina Finucci all’interno del riqualificato edificio Urban App di Unipol sul prato antistante dello spazio, quest’ultimo illuminato con il prezioso messaggio della scritta H2O help.
L’installazione composta da cisterne e serbatoi riempiti d’acqua e sistemati sul prato davanti al palazzo richiamano appunto la formula chimica dell’acqua H2O, usando il colore rosso sinonimo di pericolo, inoltre l’utilizzo in uno dei serbatoi di un sistema di immissione di aria per simulare la respirazione dell’uomo, viene fatto in modo affannato per evidenziare lo stato di sofferenza con il quale tutta l’umanità sta oggi vivendo e prenderne consapevolezza è la cosa più importante.
Il messaggio di questa esposizione ricorda non soltanto l’importanza della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente, ma riflette anche un richiamo in modo particolare alle future generazioni di essere consapevoli di questa situazione e di mettersi a disposizione per dare anche loro il contributo alla salvaguardia del pianeta e allo stesso tempo creare un dialogo intergenerazionale affinché anche i nostri genitori possano rendersi conto di quanto sia prioritario invertire questo schema mettendo pertanto al centro l’innovazione e la sostenibilità come punti cardine di un processo per un’economia sempre più green.
La prima per il mondo startup
Questa edizione del Salone del Mobile è stata anche la prima ad essere aperta al mondo startup con un’area denominata Designtech, Ehi in pratica una piattaforma di innovazione proprio verticalizzata sul design che ha analizzato e poi individuato le migliori startup italiane ed internazionali nell’ambito degli arredi e delle diverse verticali merceologiche che avranno sicuri impatti nei prossimi anni per il mondo del living tra cui intelligenza artificiale, realtà aumentata, stampa 3D, IOT e blockchain.
I numeri infatti parlano chiaro: il 2022 si è chiuso con oltre 15.000 imprese innovative iscritte nel registro speciale della Camera di Commercio e con investimenti di oltre 2,5 miliardi con un aumento del 68% rispetto all’annata precedente. Questo specifica ancor di più come l’innovazione e i processi del digitale sia ormai all’interno di tutta l’economia e delle imprese tradizionali e i tempi sono maturi anche per portare tali paradigmi nel mondo del design.
Un esperimento andato molto bene sia nel Salone del Mobile che nel Fuorisalone 2023. Molte le startup di successo tra cui un’italiana specializzata nello sviluppo di prodotti all’interno di un processo di circular economy sostenibile al 100% denominata Krill Design; Spazio anche per la tecnologia blockchain che opera come sistema di controllo dell’intera supply chain come il caso appunto della startup che tutela i brand che i relativi processi produttivi denominata MyLime; fino alle collezioni dei cosiddetti smart bad con la startup Hi-Interiors.
Milano e l’innovazione
In tutto questo Milano diventa sempre più l’epicentro di incontri e interlocuzioni che caratterizzano il meglio del sistema economico del nostro paese. Una vera e propria culla per le imprese e le grandi aziende italiane ed internazionali in cui la perfetta sinergia e partenariato tra il pubblico e il privato dimostrano come si possano efficientare al meglio i processi di una città sempre più digitale e innovativa che non solo prende spunto dalle altre grandi smart city e metropoli europee ed internazionali, ma crea invece attorno a sé una visione distintiva in termini di offerta ed esperienza al grande pubblico. Ciò mostra la maturità del capoluogo lombardo come piattaforma unica in cui promuovere best practice da esportare in tutto il paese, avvicinandosi così nell’implementare tale metodologia anche alle altre grandi città italiane rispettando la tradizione ma allo stesso tempo promuovendo il dialogo orientato al digitale tra i diversi stakeholder.
Su quest’ultimo punto importante il lavoro svolto dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, come punto di riferimento dell’innovazione digitale in Italia, ha sviluppato nel capoluogo lombardo un’importante piattaforma di dialogo tra diversi soggetti del mondo startup, università e grandi imprese e che culminerà con la seconda edizione dello Young Innovators Business Forum nella sede della Borsa di Milano a Palazzo Mezzanotte il prossimo 6 giugno.