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Innovazione per l’energia, così gli assistenti virtuali cambiano l’operatività



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Elaborare e rendere rapidamente disponibili informazioni, garantire la sicurezza e l’efficienza degli interventi di esercizio e manutenzione sulla rete e di lettura dei consumi dei clienti riducendo tempi ed errori, evitare distrazioni e contenere il rischio di incidenti: gli assistenti virtuali hanno un impatto positivo sull’attività degli operatori dell’energia

Pubblicato il 28 gen 2025



agenti ai (1) Intelligenza artificiale per l'energia assistenti virtuali

Rendere più efficienti le attività di esercizio e manutenzione degli impianti, migliorando la sicurezza sul lavoro: tra le applicazioni di intelligenza artificiale utilizzate nel settore dell’energia, gli assistenti virtuali permettono di far fronte a diversi problemi che si incontrano nelle attività di ogni giorno, sia lato distribuzione che generazione dell’energia. Sono strumenti utili, semplici da utilizzare, che possono semplificare processi complessi, permettere di recuperare in tempo reale informazioni necessarie alla manutenzione ed all’esercizio degli asset e guidare gli operatori sul campo nell’esecuzione di task complessi, migliorando l’efficienza e la sicurezza e rendendo più rapidi e tempestivi gli interventi.

Un terreno di sviluppo interessante e proficuo per le aziende del settore: in questo contesto Enel ha lanciato a dicembre 2024 il proprio assistente virtuale vocale E-lectra che oggi supporta gli operatori che lavorano sulle reti in Italia.

Assistenti virtuali nel settore dell’energia, le applicazioni

Per capire quali strumenti adottare e in che modo farlo, è fondamentale partire dall’identificare i problemi che è necessario risolvere, definendo casi d’uso in grado di creare impatto, evitando il rischio di introdurre nuova tecnologia senza generare effettivo valore. Come spiega Nicola Rossi, responsabile Innovazione di Enel, “la sicurezza delle persone è una priorità e tipicamente gli operatori che lavorano sulle reti utilizzano dispositivi di protezione individuale, come i guanti, che rendono difficile l’interazione touch con dispositivi digitali quali cellulari e palmari”.

Una situazione che espone gli operatori a un fattore di rischio: “Sembra banale, ma doversi ricordare di rimettere i guanti rende poco pratico il processo – sottolinea Rossi – inoltre, distogliere lo sguardo dal task di lavoro che si sta compiendo per interagire con lo smartphone può portare a distrazioni. Bisogna poi considerare che anche la velocità di reperimento delle informazioni necessarie al proprio lavoro viene rallentata, con un impatto negativo sulla produttività”.

La tecnologia supporta i lavoratori riducendo i rischi ed aiutandoli nel superare queste difficoltà: “Grazie all’assistenza vocale, è possibile interagire senza doversi togliere i dispositivi di protezione, perché non serve usare le mani e si evitano distrazioni – precisa Rossi -. Gli assistenti vocali consentono di recuperare informazioni rapidamente estraendole da documenti di grandi dimensioni come report, procedure o manuali, forniscono supporto e guidano l’operatore nell’eseguire interventi complessi, possono aiutare a identificare anomalie, ad esempio durante la lettura dei consumi dei clienti, permettendo di identificare casi di frode e riducendo gli errori”, racconta Rossi.

Enel e l’assistente virtuale E-lectra

Sul mercato sono disponibili diversi assistenti virtuali, tuttavia per adattare e sfruttare al massimo le potenzialità di questa tecnologia nel settore industriale, e dell’energia in particolare, Enel ha realizzato una propria soluzione. Si chiama E-lectra: “Il progetto è nato dall’ascolto delle esigenze dei nostri colleghi che operano sulle reti, che ci hanno evidenziato le difficoltà legate all’impiego di strumenti digitali indossando i guanti da lavoro e nel reperire informazioni da documenti complessi durante attività lavorative sul campo. Da qui è emersa l’idea di implementare assistenti virtuali che potessero supportarli”, spiega Rossi.

Per far ciò è stato costruito un gruppo di lavoro multidisciplinare, che ha coinvolto direttamente gli operatori nella fase di definizione dei requisiti e durante i test. I lavori sono iniziati a fine 2023: “Abbiamo adottato un modello di lavoro agile, coinvolgendo colleghi di diverse funzioni aziendali, arrivando velocemente a mettere in servizio versioni progressivamente più evolute dello strumento, testandole in campo ed andando a migliorarle, integrando nuove funzionalità sulla base dei feedback ricevuti dagli utilizzatori”, racconta Rossi.

I test hanno visto la partecipazione diretta dei lavoratori che svolgono attività di esercizio e manutenzione sulle reti, coinvolgendo un numero sempre più ampio di persone: “A oggi tutti i colleghi italiani che operano sulle reti possono utilizzarlo. Abbiamo svolto attività di formazione e adottiamo un approccio learning by doing”, aggiunge Rossi. Sono coinvolte nel progetto circa settemila persone.

Come funziona E-lectra

L’assistente virtuale E-lectra si basa su un motore di AI che include anche funzioni di intelligenza artificiale generativa per svolgere compiti complessi. Lo strumento è in grado di “comprendere il prompt vocale dell’operatore in linguaggio naturale e di rispondere andando a ricercare l’informazione di cui si ha bisogno in un set di dati su cui è stato addestrato. Integra centinaia di documenti che comprendono, ad esempio, programmi di lavoro e manuali di manutenzioni”, spiega Rossi. I dati possono essere numeri, testi e immagini: “E-lectra trova l’informazione e restituisce una risposta fruibile all’operatore vocalmente o rendendo visibile sul palmare immagini, per esempio disegni e schemi tecnici di un apparato”, sottolinea.

Il sistema integra, dunque, diverse informazioni rendendole disponibili all’utente, che quindi non deve preoccuparsi di cercarle manualmente. I test sono stati orientati a ridurre al minimo l’errore e massimizzare la comprensione tra operatore umano e virtuale: “Dai test svolti possiamo dire che la tecnologia risulta oggi pienamente affidabile sui casi d’uso su cui è stata sviluppata”, aggiunge Rossi.

Il futuro dell’intelligenza artificiale nel settore dell’energia

L’uso di questo strumento però non si fermerà qui: “Immagino un processo progressivo di apprendimento ed aumento delle sue funzionalità e un’estensione della sua applicazione a nuovi casi d’uso. Tutto ciò renderà questo assistente virtuale sempre più interessante ed il suo uso sempre più diffuso, permettendo un aumento del valore generato dall’investimento che abbiamo fatto”, anticipa Rossi.

Ma l’applicazione dell’AI nel settore energetico non riguarda solo gli assistenti virtuali. Esistono infatti utilizzi molto più estesi: “Parlando di rete di distribuzione, è importante il tema della previsione dei guasti, adottando un approccio predittivo, cioè anticipando il guasto e intervenendo in tempo per evitare che si presenti”, sottolinea Rossi. Un altro ambito di applicazione è quello della gestione della vegetazione, cioè la manutenzione degli alberi e del verde intorno alle nostre linee elettriche. La rete di distribuzione, infatti, è soggetta a guasti legati a eventi naturali e climatici che coinvolgono gli alberi. Cadendo o toccando i conduttori le piante possono creare guasti alle linee, determinando fuori servizio: “Gestire questo problema con un approccio predittivo basato, ad esempio, sull’analisi di immagini satellitari, permette di pianificare bene le attività di taglio, massimizzando l’efficacia degli interventi, minimizzando tempi e costi e migliorando la qualità del servizio” afferma Rossi.

Inoltre, “l’analisi dei dati della rete tramite strumenti di AI permette anche di identificare in maniera efficace e veloce anomalie riconducibili ad allacci non autorizzati e contrastare le frodi nelle forniture”, conclude il manager di Enel.

Articolo realizzato in partnership con Enel

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