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La condivisione dei dati per la mobilità del futuro: le sfide e i progetti

Come è possibile, attraverso la digitalizzazione e la condivisione dei dati, progettare una mobilità innovativa, efficiente e sostenibile? Cefriel ne ha testato i vantaggi e le opportunità in svariati progetti, ma non mancano gli ostacoli

Pubblicato il 10 Mar 2023

Marco Comerio

Mobility Research Leader di Cefriel

intelligenza artificiale europa

Quando si parla di sostenibilità e di città del futuro, il pensiero va alla possibilità di contare su una mobilità innovativa ed efficiente, in grado di far vivere meglio gli spostamenti che le persone quotidianamente affrontano.

Per poter ridisegnare le città da questo punto di vista, occorre lavorare su diversi fronti: aumentare l’utilizzo della mobilità attiva (come per esempio l’uso di biciclette e monopattini) e del trasporto pubblico, intervenendo anche sulla struttura della città, ovvero su come determinate parti debbano essere ripensate e riviste; gestire e regolamentare lo spazio cittadino al fine di usarlo al meglio delle sue potenzialità (per esempio ottimizzando l’utilizzo delle strade o dei parcheggi) e realizzare nuove soluzioni per i sistemi di pubblico trasporto per renderli più efficienti. Tre sfide importanti, non certo banali, che si possono giocare avendo a disposizione e condividendo dati.

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Numerosi, infatti, sono i vantaggi e le opportunità introdotte dalla condivisione dei dati di mobilità che Cefriel ha testato in svariati progetti. Uno dei tanti è quello di facilitare i cittadini nella identificazione della soluzione di viaggio più adatta per spostarsi e di supportarli in caso di ritardi, imprevisti o di interruzioni durante il viaggio. La messa a disposizione dei dati relativi ai differenti mezzi di trasporto abilita l’integrazione del trasporto pubblico tradizionale (metropolitana, treno) con nuovi servizi di mobilità (quali per esempio bike-sharing, scooter-sharing), promuovendo in questo modo spostamenti multimodali più efficienti e sostenibili.

Grazie all’apertura dei dati sulla mobilità è poi possibile migliorare la pianificazione e il monitoraggio del servizio da parte degli operatori del trasporto, attraverso nuovi sistemi che consentono di gestire in tempo reale eventi inaspettati, come incidenti o interruzioni, e di pianificare opportunamente il servizio offerto durante grandi eventi che possono ospitare le città. La condivisione dei dati consente, inoltre, di rendere la mobilità delle persone più sicura, tramite l’utilizzo di sensori che consentono lo scambio in tempo reale tra veicoli di informazioni relative a pericoli sulla strada.

Come affrontare le sfide per la mobilità sostenibile

Per migliorare la mobilità si deve partire, come sottolineato, dalla digitalizzazione e condivisione dei dati di mobilità, necessari a integrare diverse sorgenti informative e abilitare nuovi servizi. L’esperienza di Cefriel nei progetti di mobilità insegna che la digitalizzazione e condivisione delle informazioni debba avvenire definendo un modello concettuale condiviso di riferimento, una sorta di vocabolario comune, e adottando i principi FAIR che rappresentano linee guida e buone pratiche per garantire che i dati condivisi siano Findable (Reperibili), Accessible (Accessibili), Interoperable (Interoperabili), e Reusable (Riutilizzabili). Tale approccio consente di “armonizzare” i dati condivisi e di superare sfide di interoperabilità, rendendoli utilizzabili congiuntamente per migliorare i servizi di mobilità.

La digitalizzazione e condivisione dei dati abilita la possibilità di trasformare la mobilità in Mobility as a Service (MaaS), fornendo agli utenti una piattaforma digitale attraverso la quale pianificare, prenotare e pagare più tipi di servizi di mobilità. Una soluzione MaaS consente, per esempio, a cittadini e turisti di ottenere, con un’unica transazione, un biglietto integrato per viaggiare su tutti i mezzi di trasporto inclusi nella soluzione di viaggio scelta. Obiettivo del MaaS è fare in modo che il ricorso al trasporto pubblico multimodale diventi sempre più attraente non soltanto in termini di contributo alla sostenibilità ambientale, ma anche in termini di semplicità e piacevolezza d’utilizzo da parte degli utenti.

La Commissione Europea, attraverso la strategia europea per i dati e i relativi regolamenti (come il Data Governance Act e il Data Act), sta promuovendo lo sviluppo di spazi comuni europei di dati in settori economici strategici e di interesse pubblico, tra cui quello dei trasporti e della mobilità.

Come ci si sta muovendo a livello europeo

La Commissione Europea, attraverso la strategia europea per i dati e i relativi regolamenti (come il Data Governance Act e il Data Act), sta promuovendo lo sviluppo di spazi comuni europei di dati in settori economici strategici e di interesse pubblico, tra cui quello dei trasporti e della mobilità.

Il Common European Mobility Data Space consentirà di sfruttare al meglio il valore dei dati a vantaggio dell’economia europea, facilitando l’accesso a dati provenienti da banche dati esistenti e future, nonché la loro condivisione. L’ampia disponibilità di dati sarà un asset fondamentale per realizzare un futuro di città intelligenti caratterizzate da una mobilità innovativa, efficiente e sostenibile.

Gli ostacoli per la messa in atto della strategia europea per i dati

Non mancano certo ostacoli per la messa in atto della strategia europea per i dati. Tra questi c’è sicuramente la mancata consapevolezza da parte dei possessori dei dati rispetto ai vantaggi della condivisione e, troppo spesso, una limitata conoscenza dei processi di governance che ne regolano il riuso. Oltre a questo, c’è da dire che l’applicazione dei regolamenti europei richiede investimenti finanziari sia da parte degli Stati Membri sia da parte dei possessori di dati. Ad esempio, alcuni regolamenti richiedono di rilasciare i propri dati in conformità con specifici standard.

Eliminare gli ostacoli è certamente possibile ma si deve lavorare su consapevolezza, processi, regole e, ultime non certo per importanza, le tecnologie digitali. Cefriel nel corso degli ultimi anni ha lavorato a svariati progetti relativi alla condivisione dei dati di mobilità su diversi fronti. Il primo è quello della consapevolezza degli stakeholder coinvolti delle regole e dei possibili benefici derivanti dalla adozione della strategia europea. Su questo si è lavorato attraverso l’organizzazione di workshop con autorità e operatori del trasporto per identificare punti di debolezza degli attuali servizi di mobilità e ideare nuovi scenari e casi d’uso supportati dalla condivisione dei dati.
Altro fronte importante sul quale Cefriel ha portato un contributo è quello dell’applicazione dei principi FAIR per garantire che i dati siano rintracciabili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili, sia dalle macchine che dagli umani. Su questo tema sono state fornite soluzioni che facilitano la condivisione dei dati in conformità con i principi FAIR e con gli standard richiesti dai regolamenti europei.
Ultimo non certo per importanza il tema della data governance sul quale Cefriel lavora da dieci anni declinando in contesti differenti l’esperienza maturata nell’ecosistema digitale E015. Cefriel ha definito processi, regole e ruoli per la condivisione ed il riuso dei dati, assicurandone la sovranità.

Per vincere le sfide della mobilità si deve lavorare su consapevolezza, processi, regole e, ultime non certo per importanza, tecnologie digitali.

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