“Com’è allegra la città, piena di strade e di negozi e di vetrine, piena di luce, con tanta gente che lavora, con tanta gente che produce, con le reclames sempre più grandi, coi magazzini, le scale mobili, coi grattacieli sempre più alti e tante macchine sempre di più, com’è bella la città …” È così che Giorgio Gaber nel 1972 (ascolta) individuava la città come vivo fulcro delle attività private e pubbliche di ognuno di noi. Nel 2013 contraddirlo non si può. Con più di due terzi della popolazione europea che risiede stabilmente nelle aree urbane, la città è considerata terreno fertile per la creazione e la risoluzione di problemi, per la scienza e la tecnologia, per la cultura e l’innovazione, per la creatività del singolo e della comunità.
Ma non ci si accontenta di questo. Nella smart city, un futuro Signor G deve potersi svegliare la mattina e programmare il suo tragitto da Milano in Provincia, pagare e ricevere i titoli di viaggio (siano quelli delle tratte in treno sia quelli delle tratte in pullman se previste) tramite il suo smartphone (o tramite lo strumento a lui più comodo) prima di lasciare la sua abitazione. Una volta arrivato a destinazione, sentirsi libero di fermarsi al suo bar preferito e spendere i punti accumulati grazie alle transazioni fatte precedentemente per l’acquisto dei biglietti di trasporto. Decidere di pagare il pranzo tramite la carta di credito dematerializzata sul suo smartphone e programmare il viaggio di rientro con il servizio di car sharing, vendendo premiata la sua scelta ecologica, tramite l’accumulo di ulteriori bonus o coupon da spendere il giorno dopo.
Alle città oggi è sempre più richiesto di essere luogo di sviluppo sociale avanzato, con un grado elevato di coesione sociale e servizi rivolti a tutti, una piattaforma per lo sviluppo della democrazia e del dialogo culturale, un luogo verde per la rinascita ecologica e ambientale, un posto attrattivo finanziariamente e un motore di crescita economica. In una parola: Smart. Il concetto di Smart City ha rapidamente guadagnato popolarità tra ricercatori e professionisti, tanto che diversi progetti sono già in corso di sviluppo. Numerose amministrazioni pubbliche, società internazionali di consulenza e di Information & Communication Technology (ICT), aziende di telecomunicazioni (TelCo) sono coinvolte in progetti che prevedono la realizzazione di Smart City in Asia, USA ed Europa, fornendo soluzioni innovative in diversi settori: energia, mobilità, gestione rifiuti e acque, salute e amministrazione.
A tutti gli effetti, che cosa è una Smart City? L’espressione è stata coniata nei primi anni ’90 per indicare come lo sviluppo urbano stesse volgendo verso la tecnologia, l’innovazione e la globalizzazione. Il significato odierno vuole che una Smart City sia una città orientata ai cittadini e ai loro bisogni, che gestisca in maniera efficiente le proprie risorse, che prenda decisioni basate su dati aggiornati, certi e condivisi, pianificando uno sviluppo sostenibile. Le prestazioni di una Smart City dipendono da diversi tipi di capitale: capitale fisico (le infrastrutture materiali), capitale ambientale, capitale intellettuale e capitale sociale, valutati in termini di disponibilità e qualità della comunicazione della conoscenza e delle infrastrutture sociali, in un contesto dove l’importanza dell’ICT è sempre più evidente. Il percorso per diventare Smart City richiede importanti investimenti su strumenti, processi e organizzazione. La tecnologia ha in questo contesto il compito di sostenere e facilitare le città nella loro evoluzione semplificando l’accesso alle informazioni e ai servizi, riducendo i tempi e le spese.
I driver dell’evoluzione a Smart City
Le Smart City, considerate come evoluzione del processo di urbanizzazione, sono attualmente molto discusse sulla scena politica nazionale e internazionale. Sul panorama europeo le linee guida per la ricerca e l’innovazione in questo ambito sono confluite in Horizon 2020, una delle iniziative con cui la Commissione Europea vuole garantire all’Europa una competitività globale, creando una nuova crescita e nuovi posti di lavoro, rafforzando la propria posizione scientifica, supportando le PMI e costruendo una società migliore per i suoi cittadini. Sempre in ambito europeo l’iniziativa “Smart Cities and Communities European Innovation Partnership”, lanciata a Luglio 2012, invitava le imprese operanti nel campo dell’energia, dei trasporti e dell’ICT a collaborare con le città, le prime mettendo a disposizione il loro know-how, le seconde dichiarando in modo esplicito i propri bisogni, per favore iniziative innovative, integrate, efficienti ad alto contenuto tecnologico per aumentare il progresso e di conseguenza tenore di vita della popolazione. Sullo scenario italiano si trova invece il Decreto legislativo “Crescita 2.0”, già diventato legge e più comunemente conosciuto sotto il nome di Agenda Digitale Italiana. Al suo interno si trovano stanziati finanziamenti pubblici per diverse iniziative. Sul tema Smart City sono già stati pubblicati nel 2012 dal Miur due bandi a favore di iniziative utili per la comunità, comprendenti svariati ambiti tra cui Tecnologie Welfare e Inclusione Domotica, Waste Management, Salute, Trasporti e Mobilità Terrestre, Logistica Last-Mile, Smart Grids, Architettura Sostenibile e Materiali, Gestione Risorse Idriche, Cloud Computing Technologies per Smart Government. Per la sola regione Lombardia è disponibile l’Avviso pubblico per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel settore delle Smart Cities and Communities. Il bando prevede contributi diretti alla spesa per proposte progettuali nel campo della sostenibilità ambientale e dell’innovazione sociale.
Le città italiane vogliono essere Smart anche nella mobility
In numerose città italiane stanno prendendo forma diversi esempi di Smart City e di una delle sue possibili declinazioni, la Smart Mobility, uno degli ambiti con le maggiori potenzialità di miglioramento
Il progetto Varese SmartCity (vedi), promosso dal Lab#ID (il Centro di Trasferimento Tecnologico sui sistemi RFId della LIUC – Università Cattaneo) e realizzato con il contributo della Camera di Commercio di Varese, si colloca tra i progetti pilota condotti in Europa che hanno lo scopo di verificare la fattibilità tecnica e organizzativa di specifici servizi, abilitati dalla tecnologia NFC, per lo sviluppo del territorio e la valorizzazione del marketing territoriale. Lo smartphone NFC è stato identificato come un vero e proprio lasciapassare per la vita quotidiana: a Varese è possibile pagare, condividere coupon e informazioni, e viaggiare grazie allo strumento che comunemente tutti noi abbiamo in tasca. Quasi un centinaio di esercizi commerciali sparsi per la città offrono già la possibilità di pagare tramite carta di credito NFC e/o telefono NFC abilitato al pagamento, e offrono coupon e promozioni accumulabili tramite la lettura di vetrofanie dotate di tag NFC oppure utilizzando le app Varese SmartCity disponibili su Play Store e iTunes Store. A Varese residenti e turisti possono inoltre accedere a informazioni sempre aggiornate di interesse pubblico tramite i numerosi smart poster presenti sul territorio urbano.
Grazie a una survey condotta su un campione di oltre 50 cittadini, le linee evolutive del progetto sono tracciate: il 77%, vuole vedere implementati nuovi servizi nell’area dei trasporti pubblici urbani ed extraurbani, ed è proprio in questa nuova prospettiva che il team di progetto sta lavorando. Su oltre 200 paline presso le fermate degli autobus è possibile leggere con tecnologia NFC gli orari delle corse, gli avvisi relativi alla circolazione e interagire con gli altri servizi attivi a Varese. Grazie alla collaborazione con il CTPI, Consorzio Trasporti Pubblici Insubrico, saranno prossimamente attivi servizi di infomobilità e navigazione GPS, vendita biglietti e ricarica abbonamenti tramite tecnologie innovative. L’ottica è quella di creare un ecosistema cittadino aperto, multicanale, multi operatore e facilmente esportabile ad altre realtà, che possa migliorare la vita del singolo cittadino e migliorare i problemi della collettività.
Tra le iniziative attive nel comune di Milano, citiamo il recente progetto Electric City Movers, un servizio di mobilità innovativo che agevola gli spostamenti brevi e occasionali mediante l’utilizzo di veicoli elettrici di piccole dimensioni (quadricicli) in libero servizio e disponibili 24 ore su 24 per la cittadinanza.
Mobirev è una startup nata nel 2012 con l’obiettivo di offrire sistemi innovativi per il trasporto pubblico. Dopo la vittoria di StartCup – Lombardia nel 2011 (primo premio area ICT e premio speciale della Camera di Commercio di Como), Mobirev ha sviluppato il sistema integrato Moviq per la gestione di tutte le interazioni tra il cittadino e il trasporto pubblico. La prima versione del sistema è già stata rilasciata, mentre sta iniziando la sperimentazione con alcuni importanti operatori nazionali. Moviq è un sistema integrato per la gestione degli acquisti legati alla mobilità delle persone: consente di coordinare le fasi di pianificazione, di pagamento e di rendicontazione di un viaggio. Moviq integra in un unico canale di pagamento tutti gli aspetti legati alla mobilità, dal trasporto di lungo raggio (treni, aerei, noleggi auto, …) a quello di breve (trasporto pubblico locale), ai servizi correlati (hotel, ristoranti e altri acquisti). Moviq gestisce il tragitto door to door senza più essere obbligati a comprare un biglietto nelle varie stazioni dei mezzi di trasporto. Moviq si basa su una app per smartphone. L’utente profilato usa il proprio telefono per salire e scendere dal mezzo di trasporto aderente al sistema. L’infrastruttura si basa su un sistema di codici QR, ma può benissimo essere integrata con ogni soluzione già implementata.
ATAF 2.0 è l’applicazione ufficiale dell’azienda di trasporti di Firenze. Realizzata in collaborazione con Vodafone, fornisce le informazioni necessarie per muoversi in città con i mezzi pubblici. ATAF 2.0 permette di individuare le fermate più vicine alla posizione dell’utente e quelle vicine alla destinazione, di selezionare le fermate di interesse su mappa interattiva, visualizzare gli autobus in arrivo alla fermata in tempo reale e acquistare il biglietto tramite SMS. L’utente riceve sul proprio cellulare il biglietto elettronico contente le informazioni di orario di emissione e periodo di validità. Grazie all’assenza di barriere all’utilizzo e all’universalità di accesso tramite SMS, che hanno rappresentato un forte volano per l’adozione del servizio, a 10 mesi dal lancio la app registrava più di 100.000 utenti con un totale di 600.000 biglietti venduti.
Il Progetto Stimer, attivo in Emilia Romagna, offre un sistema di tariffazione integrata a biglietto unico per il trasporto pubblico locale e regionale, basato sulla suddivisione in zone tariffarie del territorio. Stimer prevede il passaggio, nel calcolo della tariffa da pagare per gli spostamenti, dai vecchi scaglioni chilometrici a un sistema a zone (individuate oltre 400), l’utilizzo di una tessera contacless e di una tariffa unica indipendente dal mezzo di trasporto che si utilizza. Con Stimer si può utilizzare lo stesso biglietto, da Piacenza a Rimini, pagando una tariffa legata al tragitto percorso e non ai mezzi utilizzati. I vantaggi derivanti dall’adozione di un sistema tariffario integrato sono molteplici, tra cui semplificare per l’utenza l’accesso e l’uso del trasporto pubblico, la conoscenza di dati di traffico necessari alla pianificazione e alla programmazione dei servizi di trasporto pubblico locale, una tariffazione più rappresentativa del servizio e non ultimo l’incentivazione della domanda e fidelizzazione della clientela.
A Torino, Movincom è un Consorzio che raggruppa e rappresenta realtà commerciali, aziende ed enti pubblici e privati interessati ad essere attivi sul fronte del pagamento di beni e servizi tramite telefono cellulare. Movincom ha sviluppato uno standard per i pagamenti via mobile, che permette a tutte le aziende aderenti al Consorzio di ricevere pagamenti effettuati da telefono cellulare e di semplificare per i clienti il processo di scelta e di acquisto grazie ad app mobile, a lettori di QRcode, via SMS oppure tramite Mobile Site e Web Site, tutti strumenti che rendono più agevoli gli acquisti da cellulare. Tramite il canale di pagamento BEMOOV, l’utente può scegliere un’ampia gamma di beni e servizi all’interno di una rete di esercizi commerciali: dai ticket per la sosta ai biglietti per il bus o il treno, dagli ingressi a eventi e spettacoli, pagamento bollette, acquisti di beni da mobile e website, soggiorni in hotel, polizze assicurative e altro ancora. Tra i numerosi servizi offerti da Movincom, per la vendita dei biglietti e degli abbonamenti legati al trasporto pubblico, è stata creata GoBeemov, un’applicazione geolocalizzata unica a livello nazionale per tutte le aziende di trasporto, già utilizzata a Genova, Firenze, Vicenza, Padova e molti altri comuni, che permette il pagamento di biglietti ed abbonamenti tramite cellulare. L’applicazione Telepark, invece, è uno dei pochissimi esempi di strumento di pagamento della sosta attraverso il telefono cellulare. Da gennaio 2011, con Telepark si può pagare la sosta in oltre 30 città italiane, tra cui Torino, Napoli, Genova e Brescia. L’applicazione permette di pagare il parcheggio in mancanza di rivendite nelle vicinanze, senza quindi la necessità di tagliandi, voucher o biglietti. L’utente, dopo aver caricato del credito, tramite i possibili metodi di pagamento previsti, parcheggiare con una telefonata o con un SMS, pagare soltanto per il tempo effettivo della sosta ed essere aggiornato in tempo reale sulla viabilità e sulle statistiche di occupazione dei parcheggi.
Il futuro in una Smart City
Tutti i progetti citati forniscono spunti utili su come le nuove possibilità offerte dalla tecnologia contribuiscano al miglioramento dei servizi di pubblica utilità, all’aumento della qualità della vita dei cittadini e alla diffusione della cultura del digitale. Le sfide da affrontare sono ancora molte. Fra tutte, l’integrazione delle applicazioni ad oggi disponibili, la necessità di garantire sistemi aperti, multi operatore, facilmente scalabili ed espandibili ad ecosistemi sempre più vasti.
Una volta superati tali limiti tecnologici, il confine di ciò che può essere messo a disposizione dei cittadini è solamente la fantasia. Come mostra l’esempio iniziale di questo articolo.
Nel contesto odierno la riflessione sulla Smart City è imprescindibile punto di partenza per responsabili amministrativi, operatori del settore pubblico, ricercatori e cittadini. Guardare avanti è importante per determinare l’evoluzione della vita umana e della sua qualità, il progresso sociale, territoriale ed economico. La Smart City sta assumendo sempre più un ruolo fondamentale come motore principale dell’economia, essendo luogo di connettività, creatività e innovazione e fornendo servizi nuovi e sempre più focalizzati al benessere dell’intera comunità.