Quello che stiamo vivendo è sicuramente l’autunno caldo della sostenibilità. Al di là dei tanti appuntamenti in programma durante questi mesi, culminati con il vertice di novembre COp26, l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico e gli impatti ambientali è diventata pressante per ogni nazione e ogni organizzazione.
Per provare a risolvere, anche parzialmente, il problema climatico servono sicuramente un insieme di azioni a livello governativo, impegni da parte di imprese e Stati, ma serve anche rivalutare l’utilizzo di strumenti finanziari e di soluzioni tecnologiche in grado di sostenere i notevoli passi da intraprendere per rendere il pianeta a prova di futuro.
Cambiamenti climatici, i Governi usino meglio l’intelligenza artificiale
Sostenibilità: il contributo dell’intelligenza artificiale
Osservando dalla prospettiva tecnologica, è chiaro come i sistemi di intelligenza artificiale con la loro capacità di analizzare molteplici quantità di dati per trovare potenziali soluzioni ai grandi problemi possano dare un contributo significativo ad accorciare la strada per un mondo sostenibile.
Il tanto agognato obiettivo di emissioni zero al 2050 vuol dire per le imprese europee correre due volte più veloci di quanto abbiano fatto negli ultimi 10 anni per ridurre le loro emissioni, da oggi fino al 2030. Come si fa a raddoppiare il passo? Certamente, investimenti e politiche attive di sostegno sono necessari, ma è altrettanto importante investire sia in tecnologie già presenti in questo ambito sia in innovazioni che porteranno benefici nei prossimi anni. C’è ancora un ampio territorio inesplorato per nuove tecnologie che ci aiuteranno ad accelerare la riduzione delle emissioni.
Misurare, misurare, misurare
Uno dei punti di partenza per ridurre le emissioni, è capire da parte delle organizzazioni il loro “impatto”. Misurare è il punto di partenza. Da una recente ricerca condotta da BCG – “Carbon Measurement Survey Report 2021” – ben l’85% delle aziende vuole ridurre le proprie emissioni, il 96% ha anche definito degli obiettivi per diminuirle, ma solo l’11% delle aziende parte dell’indagine ha dichiarato di aver effettivamente effettuato dei tagli alle emissioni nel corso degli ultimi anni. I principali limiti di questo mancato raggiungimento degli obiettivi secondo le organizzazioni parte dello studio risiedono nella mancanza di strumenti di misurazione efficace. Infatti, solo il 9% ha adottato delle soluzioni per misurare le loro emissioni totali in maniera esaustiva, e ben l’81% omette alcuni parametri. Non solo non si riesce a tracciare l’impatto, ma i partecipanti hanno anche ammesso di avere tra il 30% e il 40% di errori nella misurazione delle emissioni.
Nonostante queste difficoltà, l’impatto dell’AI sulla sostenibilità è evidente. Sempre secondo BCG l’IA può consentire direttamente la riduzione delle emissioni delle aziende fino al 40% attraverso l’identificazione delle migliori iniziative, il monitoraggio dei risultati e l’ottimizzazione delle operazioni.
Le soluzioni di AI che possono aiutare le imprese a monitorare le emissioni
Sono già molte le soluzioni di AI che possono aiutare le imprese a monitorare le loro emissioni. Sempre BCG, ha sviluppato CO2 AI una soluzione basata di intelligenza artificiale per aiutare le aziende a misurare con precisione, simulare, tracciare e ottimizzare le loro emissioni su larga scala. La tecnologia sfrutta il deep learning e la teoria dei grafi, per aumentare l’accuratezza della misurazione delle emissioni, automatizzare i calcoli e supportare il processo decisionale.
Anche la piattaforma offerta dalla startup Patch lavora sui temi della rimozione del carbonio attraverso API che consentono alle aziende di calcolare le emissioni di attività e neutralizzare la propria impronta attraverso progetti di rimozione o compensazioni di carbonio. Patch consente alle aziende di creare un proprio portafoglio di acquisti da una vasta rete di progetti tecnologici a emissioni negative sia “tradizionali” – come riforestazione, utilizzo del suolo – sia innovativi come le nuove tecnologie di rimozione all’avanguardia come il bio-olio e la mineralizzazione.
Anche il mondo degli investimenti punta sull’AI
Non solo soluzioni tecnologiche ma anche il mondo degli investimenti punta su soluzioni di AI per ridurre impatto delle organizzazioni. Il fondo Rise Climate ha recentemente stanziato 5,4 miliardi di dollari da investire in soluzioni climatiche globali che puntino anche sul mercato dell’IA per contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni.
Ma se l’AI può dare una mano alla riduzione delle emissioni, dall’altro dobbiamo ricordare come le stesse tecnologie che aiutano le aziende a migliorare il proprio impatto dall’altro sono esse stesse “consumatrici” di energia e di conseguenza potenziali contributori al problema delle emissioni.
Ridurre l’impatto ambientale anche dell’Intelligenza Artificiale
Ricercatori e informatici lavorano da un lato per sviluppare sia soluzioni di AI in grado di ridurre le emissioni sia sistemi per monitorare e anche in questo caso diminuire l’impatto ambientale delle stesse soluzioni di Intelligenza Artificiale.
Qualche anno fa alcuni ricercatori hanno lanciato ML CO2 IMPACT un calcolatore di Machine Learning che consente alle organizzazioni di inserire il proprio hardware, runtime e vendor cloud per misurare le emissioni di carbonio grezzo prodotte e le emissioni di carbonio approssimative compensate dalle soluzioni AI utilizzate.
Anche CodeCarbon permette di stimare la quantità di anidride carbonica (CO2) prodotta dal cloud o dalle risorse di personal computing utilizzate per eseguire il codice. In particolare, la soluzione permette di calcolare a la quantità di anidride carbonica (CO2) prodotta dal cloud o dalle risorse di personal computing utilizzate per eseguire il codice dei progetti di AI.
Conclusioni
La via per la sostenibilità e per tentare tutti insieme di arrivare agli ambiziosi obiettivi prefissati passa dall’innovazione portata dall’AI.
L’intelligenza artificiale può infatti giocare un doppio ruolo: rendere l’utilizzo della tecnologia sempre più sostenibile e dall’altro lato contribuire ad aiutare le organizzazioni ad acquisire automaticamente i dati legati alle proprie attività e al loro relativo impatto, calcolare la loro impronta di carbonio, eseguire simulazioni, impostare obiettivi, gestire un portafoglio globale di iniziative di abbattimento e altro ancora.
L’obiettivo di ridurre le emissioni o di arrivare alla neutralità climatica nel 2050 richiede lo sforzo di tutti, la tecnologia può dare una forte accelerazione e l’AI è qui per aiutare.