Sviluppo sostenibile, cambiamento climatico e tutela dell’ambiente sono purtroppo diventate problematiche urgenti nelle agende di governi e imprese oltre che fonte di preoccupazione per le comunità in tutto il mondo. Lo vediamo proprio in questi giorni di COP27, l’assemblea delle Nazioni Unite dedicata ai cambiamenti climatici.
Il ruolo delle politiche pubbliche nella lotta ai cambiamenti climatici
Le politiche pubbliche avranno un ruolo sempre più cruciale, sia per stimolare la transizione economica e sociale necessaria per affrontare i cambiamenti climatici, sia per costruire le basi dei mercati per sviluppare e fornire beni, servizi e competenze innovativi per realizzare tale transizione. Tuttavia, vi è un divario crescente tra il ritmo dei risultati desiderati e gli indicatori economici e scientifici che mostrano impatti climatici in accelerazione.
Per contribuire a colmare questa lacuna e sostenere le comunità e le aziende nei loro sforzi per raggiungere i loro impegni climatici, i governi di tutto il mondo devono necessariamente accelerare, trasformando il loro impegno in azioni concrete.
Il digitale può dare un contributo significativo in questa direzione.
Obiettivo Carbon Zero, il digitale può fare la differenza
Lavorando per un’azienda multinazionale molto impegnata concretamente in questo ambito, mai come negli ultimi due anni ho visto così ampi investimenti sia per ridurre le emissioni – Microsoft ha annunciato nel 2020 di voler diventare carbon negative entro il 2030 – sia in ambito consumi energetici ed elettricità.
Stiamo portando avanti anche un lavoro di advocacy a livello globale, per poter essere promotori del cambiamento contribuendo attraverso l’innovazione digitale a raggiungere risultati concreti.
Azzeramento delle emissioni – il cosiddetto tema del Carbon Zero – ed elettricità sono i temi cruciali in questo particolare momento storico.
In merito al Carbon Zero, negli ultimi dieci anni, una media di almeno 170 nuove leggi sono entrate in vigore in tutto il mondo. C’è una grande pressione da parte del mondo pubblico, delle ONG e delle imprese private, e indicazioni sempre più tangibili di un clima che sta cambiando che aumentano il senso di urgenza per un’azione concreta e a breve termine. Se ne sta parlando molto anche in questi giorni durante COP27.
Non dimentichiamo inoltre che vi è un crescente interesse da parte di investitori, clienti e i cittadini stessi verso quelle aziende più rispettose dell’ambiente.
Rendicontazione e misurazione delle emissioni e la loro riduzione e rimozione sono le aree su cui si può intervenire e dove il digitale può fare la differenza.
Se i governi, le ONG e le aziende di tutto il mondo non misurano le emissioni di carbonio allo stesso modo, è probabile che si crei confusione e alla fine si stabiliscano aspettative irrealistiche. Le emissioni di carbonio devono poter essere misurate in modo accurato, coerente, interoperabile e affidabile a livello globale.
È quindi necessario che si promuovano metriche di reporting coerenti, solide e interoperabili, informative complete ma flessibili sulle emissioni di gas serra da parte delle imprese e che si possa fare leva sulle nuove tecnologie per calcolare e monitorare le emissioni e il loro impatto sul clima.
Il percorso verso l’azzeramento delle emissioni è fortemente influenzato dallo stadio di sviluppo economico e dal mix di risorse naturali di un Paese. Le innovazioni nei meccanismi di finanziamento, negli approcci di progettazione e diffusione delle tecnologie e nei modelli di partecipazione possono aiutare i paesi del Sud del mondo che possono così avanzare più rapidamente.
L’AI For Good Lab esteso al continente africano
Durante COP27, per esempio, come Microsoft abbiamo annunciato investimenti in questo senso. Abbiamo esteso l’AI For Good Lab al continente africano con la formazione di due nuovi team di data scientist a Nairobi in Kenya e a Il Cairo in Egitto e abbiamo creato in collaborazione con associazioni e organizzazioni locali l’Africa AI Innovation Council, gruppo eterogeneo e multi-settoriale di leader africani che comprendono a fondo le questioni che il continente deve affrontare. I data scientist hanno il compito di trasformare i dati locali sul clima in informazioni utili affinché il Council possa attribuire la giusta priorità e sviluppare proposte e azioni concrete.
Le tre dimensioni del bisogno di elettricità
Il tema dell’elettricità, fattore abilitante dello sviluppo economico e del benessere sociale, ormai lo sappiamo perfettamente, continuerà ad essere strategico nei prossimi mesi.
Ci sono tre dimensioni di questo bisogno di elettricità che sono importanti da considerare e che contribuiranno a definire lo scenario in costante evoluzione.
Reti elettriche e crescita economica
In primo luogo, nonostante il suo ruolo indispensabile, viviamo ancora in un mondo in cui più di 770 milioni di persone vivono senza accesso all’elettricità, soprattutto in Africa e in Asia. Lo sviluppo di una rete elettrica che sia affidabile è quindi determinante per una crescita economica in queste aree.
Diversificazione delle fonti energetiche rinnovabili
In secondo luogo, la diversificazione delle fonti energetiche rinnovabili è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione nel mondo. Oggi, i combustibili fossili producono il 61% dell’elettricità negli Stati Uniti, quasi il 70% nella regione Asia-Pacifico e porzioni significative su altre reti in tutto il mondo.
L’accesso alle energie rinnovabili
In terzo luogo, l’accesso alle energie rinnovabili su base globale è diventato importante per le attività di alcune compagnie del mondo della tecnologia. I data center che alimentano i servizi cloud globali dipendono da una fornitura di elettricità affidabile, coerente, flessibile e resiliente in ogni paese in cui le imprese operano.
Secondo uno studio di McKinsey & Company, la domanda globale di elettricità triplicherà entro il 2050, un aumento guidato sia dall’elettrificazione sia dal miglioramento degli standard di vita. Recenti ricerche dimostrano che, solo negli Stati Uniti, la fornitura di elettricità dovrà espandersi del 60% entro il 2030 e triplicare entro il 2050.
La recente guerra tra Russia e Ucraina ha evidenziato l’importanza di una sicurezza energetica a prezzi accessibili e il vantaggio di una produzione di elettricità che non dipende dai combustibili, ma che integri sempre più le energie pulite. per garantire l’affidabilità della rete europea.
Conclusioni
Come Microsoft, ci siamo impegnati a coprire la totalità dei nostri consumi energetici facendo leva su fonti di energia rinnovabile entro il 2025 e stiamo lavorando con le organizzazioni pubbliche e private affinché il digitale possa avere un ruolo attivo nell’accelerare la transizione verso la produzione di elettricità pulita, ammodernando per esempio le infrastrutture, nell’ottica di incoraggiare un futuro più equo.
Dobbiamo tutti incoraggiare un futuro energetico equo: la transizione verso un utilizzo di energia pulita ha bisogno di una nuova strategia che coinvolga le comunità, tutte le parti interessate e che garantisca la partecipazione anche di tutti coloro che storicamente sono stati influenzati da uno sviluppo energetico ad alta intensità e di coloro che trarranno i maggiori benefici dall’espansione della rete elettrica. Microsoft promuove quindi la diffusione di politiche in grado di amplificare la voce delle comunità, sostenere in modo più equo il Sud del mondo e attuare misure per mantenere i costi dell’energia elettrica accessibili e congrui.