digitale e sociale

Lucarelli (Roma Capitale): “Smart City, ripartiamo dalle persone”



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La Capitale ridefinisce il concetto di città intelligente, puntando su partnership pubblico-privato e progetti innovativi come Roma5G. Focus su sostenibilità, inclusione digitale e servizi ai cittadini, con la CTE Roma come hub di sperimentazione tecnologica

Pubblicato il 13 nov 2024

Monica Lucarelli

Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale



roma smart city (1)

Oggi, la definizione di “smart city” sta attraversando una trasformazione fondamentale: non si parla più solo di tecnologia e digitalizzazione, ma di un modello urbano resiliente, umano e capace di rispondere ai bisogni concreti dei cittadini. Questo tema ha animato il dibattito allo Smart City Expo World Congress di Barcellona, dove rappresentanti ed esperti di tutto il mondo si sono confrontati su come costruire città capaci di affrontare le sfide ambientali, sociali ed economiche con soluzioni realmente sostenibili.

Roma Capitale, una visione di smart city con le persone al centro

Le città non sono solo reti e dati, ma spazi vitali che devono integrare sicurezza, inclusione e benessere per rispondere alle aspettative dei cittadini. In questo contesto, la nostra Capitale ha portato la propria visione di smart city, che abbraccia una prospettiva più ampia e pone al centro le persone e il territorio.
Roma Capitale si sta muovendo verso un modello urbano in cui innovazione tecnologica e progettualità di lungo termine si integrano per rispondere alle esigenze delle comunità e affrontare con infrastrutture concrete le sfide globali, inclusi gli eventi climatici estremi.

Partnership, collaborazione e co-creazione: un nuovo modello di governance

La nostra città si sta sviluppando come un centro di servizi e soluzioni avanzate che migliorano la qualità della vita e l’efficienza operativa in diversi settori. Questo è possibile grazie ad un cambio di paradigma nel modello di governance dei progetti, in cui pubblico e privato si interconnettono in una logica di partnership, collaborazione e co-creazione per amplificare la forza delle proprie competenze e mettere a terra progetti altamente avanzati con tempi ed efficacia che in passato sono stati propri, solo raramente, di una Pubblica Amministrazione.

L’esempio del progetto Roma5G

Un esempio emblematico è il progetto Roma5G, nato grazie a un partenariato pubblico-privato su proposta di Boldyn Networks Italia ed oggi sviluppato da una società appositamente costituita Smart City Roma in cui è entrata da poco anche INWIT, che, grazie a 1000 hotspot WiFi, 2000 small cell e 2500 sensori e moduli IoT, va oltre la connettività, fungendo da infrastruttura di rete neutral-host su cui incardinare tutte le applicazioni di gestione di servizi intelligenti quali ad esempio mobilità, rifiuti e video-sorveglianza.

IA e sensori per monitorare il traffico

In questa logica, la collaborazione con Almaviva ha permesso alla Capitale di sviluppare la Centrale del Traffico, una piattaforma che utilizza intelligenza artificiale e sensori per monitorare il flusso veicolare in tempo reale, ottimizzando i tempi semaforici e riducendo l’impatto ambientale. Un sistema che ambisce a migliorare la mobilità e creare un ambiente cittadino più sostenibile.

Il progetto Smart Police Support e la Casa delle Tecnologie Emergenti

Sul fronte della sicurezza, il progetto Smart Police Support, sviluppato con Leonardo, garantisce un livello di controllo avanzato grazie a oltre 15.000 telecamere integrate, supportate da intelligenza artificiale per prevenire e monitorare la criminalità urbana.
Un altro pilastro della nostra strategia smart è la Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma (CTE Roma), situata presso la stazione Tiburtina. Questo hub è un esempio tangibile dell’approccio innovativo di Roma: pensato per supportare la sperimentazione tecnologica, la CTE Roma si configura come un incubatore urbano in cui startup, università, centri di ricerca, acceleratori certificati e PMI collaborano per sviluppare soluzioni digitali concrete basate su tecnologie emergenti, capaci di rispondere ai bisogni quotidiani della cittadinanza.

Lo stand di Roma Capitale a Barcellona

Con un focus sulle applicazioni 5G, la CTE Roma promuove l’adozione di tecnologie all’avanguardia, creando un ecosistema collaborativo che spinge i cittadini verso un futuro più connesso e sostenibile. A Barcellona, lo stand di Roma Capitale ha accolto cinque delle startup che in questi due anni sono state selezionate con call pubbliche per accedere al programma Accelera Impresa della CTE Roma.

I giovani imprenditori presenti hanno avuto quindi la possibilità di raccontare il proprio modello di business e le ambizioni per il proprio futuro, entrando in contatto con possibili investitori e partner.

Le sfide poste alle città dai cambiamenti climatici

Questa spinta verso l’innovazione si rivela cruciale anche di fronte alle sfide poste dai cambiamenti climatici, che richiedono infrastrutture resilienti e soluzioni capaci di adattarsi a un contesto ambientale in trasformazione. La recente crisi climatica in Spagna, con il disastro che ha colpito Valencia, ha ricordato a tutti noi che la resilienza non è più un’opzione ma una necessità. I cambiamenti climatici impongono interventi di adattamento che proteggono il nostro patrimonio urbano e garantiscono la sicurezza e il benessere dei cittadini.

Le sfide del Giubileo: i modelli di innovazione urbana necessari

Questa visione è particolarmente importante in vista del Giubileo, un evento che comporterà un afflusso eccezionale di visitatori e richiederà una gestione urbana all’altezza delle aspettative. Lo Smart City Expo di Barcellona, con i suoi tanti talk che hanno messo a confronto amministratori e innovatori provenienti da città di tutto il mondo, ha offerto spunti interessanti su come affrontare questi fenomeni, anche con modelli d’innovazione urbana che integrano infrastrutture intelligenti in chiave IoT. Non si tratta solo di semafori e pali della luce, ma di veri e propri hub di raccolta dati che ci permettono di monitorare la mobilità, gestire i consumi energetici, individuare e mappare le aree più critiche e migliorare la sicurezza. Tecnologie come i sensori per la individuazione delle isole di calore e per la prevenzione degli allagamenti ci consentono la trasformazione delle infrastrutture ordinarie in strumenti di tutela ambientale, favorendo una governance data-driven.

Il ruolo dell’etica nello sviluppo di soluzioni IA per le smart city

A proposito dei dati, un aspetto emerso con forza è stato il ruolo dell’etica nello sviluppo di soluzioni basate sull’impiego dell’intelligenza artificiale, uno strumento ormai onnipresente nei progetti di smart city. Tuttavia, l’AI è alimentata dai dati, e se questi non riflettono la diversità sociale, economica e culturale, si rischia di accentuare le disuguaglianze. La nostra amministrazione è consapevole di questo rischio e ha adottato un approccio che pone l’etica e la trasparenza al centro delle scelte tecnologiche, garantendo diritti digitali per tutti. La partecipazione al congresso di Barcellona ha ulteriormente rafforzato la consapevolezza che il digitale deve migliorare il contesto materiale e le condizioni di vita quotidiane.

Innovazione con al centro l’essenza umana della città


Stiamo lavorando per costruire una smart city in cui le tecnologie avanzate possano sviluppare soluzioni d’avanguardia, senza mai perdere di vista l’essenza umana della città. Solo così possiamo creare uno spazio urbano capace di rispondere alle sfide del presente, configurandosi come un luogo di innovazione e di equità. Ed è per questo che abbiamo attivato percorsi di partecipazione che stanno coinvolgendo a tutti i livelli i vari attori del territorio. Attraverso i Punti di Facilitazione Digitale, la Consulta Smart City e la collaborazione con iniziative come la Rome Future Week, stiamo portando il confronto sui temi dell’innovazione in punti diffusi su tutto il territorio cittadino, dalle scuole ai centri anziani, dai mercati alle piccole e medie imprese, dalle associazioni di categoria agli Enti del Terzo Settore. L’obiettivo è favorire l’acquisizione delle competenze digitali di base da parte di tutti, in modo particolare delle persone con maggiori fragilità economiche e sociali, ridurre il digital divide, promuovere la formazione che avvicini alle professioni del futuro in modo da ridurre nel contempo la dispersione scolastica e il fenomeno dei NEET.

Il percorso di Roma Capitale verso la città intelligente e sostenibile

Con un impegno costante e una visione a lungo termine, Roma Capitale traccia un percorso verso una città intelligente e sostenibile, pronta ad anticipare le sfide del futuro e a diventare un modello di innovazione urbana per altre realtà internazionali. L’obiettivo è una città che metta al centro i cittadini e i loro bisogni, costruendo un’eredità solida per le generazioni a venire.

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