OpenGov Forum, tanto ottimismo a certe condizioni: ecco quali

E’ nato il Forum sull’Open Government, un forum multistakeholder richiesto da tempo e più parti per condividere le esigenze dei diversi attori, i programmi operativi e il monitoraggio in ambito di trasformazione digitale del Paese. Ecco alcune condizioni perché sia una vera svolta

Pubblicato il 10 Giu 2016

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Il 6 giugno a Palazzo Vidoni, su iniziativa dalla ministra Madia, è nato il Forum sull’Open Government (OpenGov Forum), un forum multistakeholder richiesto da tempo e più parti per condividere le esigenze dei diversi attori, i programmi operativi e il monitoraggio in ambito di trasformazione digitale del Paese (qui pensato in modo specifico per l’area di azione dell’open government).

Le attività avviate

All’OpenGov Forum hanno aderito realtà del mondo universitario, dell’associazionismo, dei consumatori, delle imprese e dei think tank che sono chiamati a dialogare con le istituzioni nazionali e locali per l’individuazione dei progetti da realizzare.

La prima fase di lavoro è dedicata alla realizzazione collaborativa del terzo Piano di Azione biennale italiano nell’ambito dell’Open Government Partnership. L’obiettivo dell’incontro è stato individuato nell’illustrazione del metodo e programma di lavoro per la redazione del III° Action Plan italiano 2016-2018 (entro 45 giorni) da presentare poi alla Conferenza di Parigi OGP del 7/9 dicembre prossimo.

Questa fase vedrà il coordinamento da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica insieme ad Agenzie centrali come AgID e Autorità come Anac e il Forum, che lavorerà nella logica dei gruppi di lavoro, articolando le attività su tre sottogruppi, seguendo i principi e i contenuti principali del modello dell’Open Government:

  • Trasparenza e Open Data;
  • Partecipazione e Accountability;
  • Cittadinanza digitale e innovazione.

Come si legge nella comunicazione del Dipartimento, a supporto anche del lavoro del Forum “è prevista la creazione di un sito per il monitoraggio degli impegni e lo stato di avanzamento delle azioni”.

Cosa ci si aspetta

Come ho scritto subito dopo l’incontro che abbiamo avuto ad aprile come Foia4Italy con la ministra Madia per la consegna delle 82mila firme per il FOIA, uno degli impegni assunti in quell’occasione è fondamentale: “l’avvio di un’attività di definizione di un processo partecipativo che valga da qui in avanti per il Foia, ma che sia da riferimento per i decreti legislativi della riforma della PA, nuovo CAD incluso”.

L’OpenGov Forum è la risposta a questo impegno, ma è importante che sia chiaro che l’ambito non si restringe all’elaborazione del piano di azione, ma che includa le iniziative in corso e correlate alla riforma della PA, innanzitutto per il decreto sulla trasparenza, che ha introdotto il FOIA, e sul decreto di modifica del CAD.

Altrimenti, il rischio è che le decisioni fondamentali per la pubblica amministrazione seguano percorsi diversi da quelli che con l’iniziativa dell’OpenGov Forum si vogliono affermare.

Per sgombrare il campo da possibili equivoci e valorizzare da subito le energie del Forum per gli adempimenti ancora da definire e il loro monitoraggio (penso alle linee guida ANAC previste rispetto alla definizione delle eccezioni sull’applicazione del diritto di accesso, ma anche al loro monitoraggio e alla valutazione dell’impatto delle riduzioni-modifiche operate sugli obblighi di pubblicazione, in ottica di osservatorio), è importante dare assetto stabile e chiaro al Forum.

Questo significa, ad esempio, definire da subito una sorta di regolamento che dia un ruolo significativo al Forum, anche indicando esplicitamente quali sono i suoi compiti e il suo ambito, quando si riunisce, con quali modalità e metodologie, con quali impegni dell’amministrazione nei suoi confronti rispetto a indicazioni, proposte, valutazioni espresse dal Forum.

Sarebbe molto utile, come conferma operativa del ruolo importante del Forum

  • far precedere l’elaborazione del nuovo Piano da un’analisi attenta del perché l’attuale Piano non ha raggiunto (finora) i risultati previsti come ha sottolineato il rapporto dell’organismo intermedio di valutazione;
  • avviare da subito le attività di coinvolgimento sui decreti della legge delega di riforma della PA, innanzitutto sul fronte Foia e Cad.

A valle della riunione di kick-off, l’ottimismo prevale in modo abbastanza diffuso tra i partecipanti. Ci si augura e ci si aspetta che le condizioni per una vera svolta sull’open government saranno pienamente soddisfatte.

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