La sharing economy è una realtà in continua evoluzione, ma già oggi con numeri significativi: le piattaforme collaborative in Italia sono cresciute dal 2014 al 2015 di oltre il 34%, circa un quarto degli utenti italiani di internet usano i servizi collaborativi e le stime di crescita del fatturao globale derivante dalla sharing economy è previsto in crescita dai 13 miliardi di euro del 2016 ai 300 del 2025.
La proposta di legge intende così orientare, accompagnare e favorire lo sviluppo della sharing economy cercando di porre la corretta attenzione agli interessi di tutti gli stakeholder, dai consumatori agli operatori “utente” ai gestori delle piattaforme. Un obiettivo ambizioso per un contesto complesso. E abbiamo scelto il percorso che ci è sembrato più adeguato: costruendo una condivisione a monte tra i parlamentari che partecipano all’Intergruppo parlamentare per l’Innovazione Tecnologica, di tutte le forze politiche, sviluppando un confronto aperto con rappresentanti di cittadini, consumatori, piattaforme, e infine, con la collaborazione di Stati Generali dell’Innovazione, con una consultazione online che per tre mesi consentirà di commentare e confrontarsi sui singoli punti della proposta.
Perché crediamo che coinvolgere il più ampio numero di competenze sia non solo opportuno ma anche necessario.