l'innovazione

I porti diventano “smart port” grazie al 5G, ecco come

Si va, con il 5G, verso un sistema porto che mediante sensori, circuiti di videosorveglianza e sistemi intelligenti in connessione tra loro, consente la circolazione e l’uso dei mezzi logistici usando gli spazi a disposizione in modo ottimale. Vediamo in che modo

Pubblicato il 06 Feb 2018

Mariano Maraniello

Manager of Sales Enterprise di Fastweb

smart-port

I cambiamenti radicali della tecnologia degli ultimi decenni hanno rivoluzionato ogni aspetto della società ed anche il modo di pensare lo sviluppo urbano.

Come si vivrà nel 2090? Quali saranno le innovazioni che cambieranno il nostro quotidiano?

Oggi più che mai, l’uomo investe risorse per ottimizzare la gestione dello spazio e del tempo nelle aree ad alta densità di uomini e cose.

Risultato di questa continua ricerca, sono le Smart Cities – o città intelligenti –  con le nuove soluzioni che aumentano il volume di dati raccolti, (traffico quotidiano, livello dello smog, ottimizzazione dei costi, ecc.) e consentono di migliorare la qualità e le prestazioni dei servizi urbani offerti alla popolazione.

Le soluzioni di connettività sempre più pervasive e performanti sviluppate dagli operatori telco grazie alla fibra e alle nuove tecnologie mobili come il 5G -– sono l’abilitatore chiave di un mondo di applicazioni IoT che interessano in maniera trasversale diversi settori, dal manifatturiero al finance, dall’healthcare al digital marketing.

Smart port con la rete 5G

Sulla scia di queste esperienze e nel percorso per lo sviluppo delle innovazioni del futuro, trova la sua collocazione naturale l’ambiente portuale, che si presenta come un laboratorio ideale per lo sviluppo di applicazioni per la gestione intelligente della movimentazione merci.

Caratterizzato da un ingente quantitativo di merci e di dispositivi di trasporto, a fronte di una contenuta presenza di persone, permette di contenere il rischio di incidenti a danno dell’uomo, nella fase di sperimentazione.

La connessione 5G, caratterizzata da un volume di traffico dati mille volte superiore a quella attuale e da tempi di latenza ridottissimi che permetteranno di ridurre al minimo sprechi e imprevisti, sarà la base indispensabile da cui far partire tutto. Secondo stime recenti, tale tecnologia, grazie alla capacità di dar vita realmente alla tanto attesa Industry 4.0, renderà possibile un giro d’affari di oltre i 580 miliardi di dollari entro il 2026.

I porti del futuro saranno caratterizzati da servizi sempre attivi ed accessibili attraverso la Rete, riconosceranno nella connessione 5G l’unico standard di riferimento. I sensori presenti nei dispositivi di carico/scarico ed i mezzi di locomozione a guida autonoma avranno la necessità di collegarsi al 5G per la condivisione delle informazioni raccolte e per l’adozione rapida di soluzioni efficienti.

La comunicazione e lo scambio di informazioni dovrà essere abilitata e condivisa tra aziende, Autorità portuale e utenti dei servizi, così da consentire che le informazioni relative a trasporto, stoccaggio, consegna e post-vendita delle merci siano accessibili via smartphone e tablet.

L’evoluzione legata all’uso di una rete 5G è la gestione di un fleet management system che permetta ai mezzi destinati al trasporto di container di essere informati tempestivamente sulle condizioni del traffico in porto, così da ottimizzarne le condizioni e ridurre i tempi di percorrenza.

Si crea, così, un sistema porto che mediante sensori, circuiti di videosorveglianza e sistemi intelligenti in connessione tra loro, consente la circolazione e l’uso dei mezzi logistici usando gli spazi a disposizione in modo ottimale, sia per la movimentazione che per lo stivaggio delle merci.

Già oggi l’uso della geolocalizzazione dei mezzi permette di visualizzare, all’interno dell’area portuale, tutti i mezzi di trasporto che circolano al suo interno, controllandone le condizioni di traffico.

Nel futuro, si potrà garantire l’uso della locomozione a guida autonoma con lo scambio di dati tra i mezzi in movimento che, disponendo delle condizioni di traffico dell’area portuale, potranno scegliere i loro itinerari con il risultato, ad esempio, di aumentare la velocità media di percorrenza.

Le soluzioni tecnologiche consolidate potranno poi essere replicate in altri contesti, dando luogo a Smart Airport o Smart Hospital dove potrebbe essere introdotto il trasporto interno dei pazienti con barelle a guida autonoma.

La sviluppo dell’area portuale è un tema particolarmente sentito in nord Europa. Il motivo è principalmente legato all’intenso sviluppo dei porti di questa zona negli ultimi quarant’anni, che li hanno portati ad estendersi enormemente. Nel porto di Tallin in Estonia, già nel corso del 2017, sono state presentate le prime soluzioni di connessione 5G ad alta velocità: un primo caso ha riguardato la creazione di un ambiente 5G “real life” nel porto di Tallinn con l’abilitazione della tecnologia 5G su una nave da crociera di una compagnia estone, che ha permesso l’uso del Wi-Fi per i 2000 passeggeri e per i sistemi ICT della nave. Una seconda applicazione ha interessato il settore merceologico, con il controllo di un mezzo pesante per il movimento terra – un escavatore – con l’ausilio della realtà aumentata.

E in Italia? Nel nostro Paese le prime applicazioni per lo smart Port verranno sviluppate a Bari nell’ambito della sperimentazione 5G lanciata da TIM, Fastweb e Huawei, Il Progetto #BariMatera5G che vede coinvolti a più di 50 partners di eccellenza con un investimento di oltre 60 milioni di euro in 4 anni cambierà in modo profondo e permanente il modo di fare impresa nelle due città.

I primi esperimenti per l’area portuale di Bari partiranno nel corso del 2018, con due anni di anticipo rispetto agli obiettivi delineati dalla Commissione Europea. Entro la fine dello stesso anno verrà raggiunta una copertura del 75% della città. La copertura integrale, non solo della zona portuale ma dell’intera città di Bari e Matera, è prevista entro il 2019.

Nel porto di Bari, verranno sperimentati servizi di sicurezza perimetrale e ambientale, di controllo degli accessi e monitoraggio dell’area oltre a servizi a supporto della logistica portuale, automazione delle operazioni di carico e scarico ed il potenziamento della gestione di merci e persone. Per le Compagnie di trasporto e di import/export si ridurranno i tempi di attraversamento ed il ritorno atteso andrà anche a beneficio di Forze dell’ordine, Protezione Civile, ARPA Puglia, Città Metropolitana di Bari, Regione Puglia.

In attesa della copertura 5G, nelle altre aree portuali del paese possono essere sviluppate soluzioni intermedie, basate su una connettività Wi-Fi basata sulla fibra, per incrementare il livello di sicurezza e di efficienza. Ad esempio dispositivi ed apparecchiature video a raggi infrarossi che ben si prestano a garantire la sicurezza all’interno delle aree di transito H24. Soluzioni Software basate sull’intelligenza artificiale rielaborano le situazioni registrate generando allarmi presso le centrali operative che possono comandare la chiusura degli accessi in via preventiva secondo piani di intervento prestabiliti. La stessa infrastruttura può essere la base per la collocazione di sensori di comando e controllo che generano informazioni rielaborabili centralmente (ottimizzazione dell’illuminazione, accensione semaforica conseguente alle reali condizioni di traffico, rilevazione fughe di gas, etc).

Il deployment delle reti 5G sarà invece fondamentale per le soluzioni di logistica avanzata. Nel giro di qualche anno assisteremo ragionevolmente all’uso di uno smartphone 5G per manovrare una gru portacontainer di banchina, o per essere identificati per l’accesso nelle aree riservate o, ancora, per ricevere eventuali modifiche delle attività programmate. Il tutto con un mezzo autoguidato già pronto a trasportare l’operatore, anche in mensa nella pausa pranzo, proprio come da programma.

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