Il decreto dell’11 maggio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale italiana il 10 luglio, prevede l’assegnazione di risorse del Programma nazionale “Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” allo strumento chiamato “Smart&Start Italia“. Questa decisione è stata presa considerando la coerenza dello strumento “Smart&Start Italia” con gli obiettivi della Priorità 1 del programma, che mira a promuovere la ricerca, l’innovazione, la digitalizzazione, gli investimenti e le competenze per la transizione ecologica e digitale.
In particolare, l’Obiettivo specifico 1.3 del programma è quello di rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro all’interno di esse, anche attraverso investimenti produttivi. L’Azione 1.3.2 del Programma nazionale include interventi di innovazione volti a sostenere la nascita e la crescita delle startup innovative e di nuova imprenditorialità.
Il Programma nazionale per la transizione verde e digitale 2021-2027
Il Programma nazionale per la transizione verde e digitale 2021-2027 ha come obiettivo principale la realizzazione di investimenti finalizzati all’occupazione e alla crescita nelle regioni del Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Attraverso questo decreto, le risorse del Programma nazionale saranno allocate al progetto “Smart&Start Italia”, al fine di promuovere la crescita sostenibile delle PMI e sostenere lo sviluppo di startup innovative e nuove forme di imprenditorialità in queste regioni.
Questa decisione si inserisce nella strategia più ampia per favorire la transizione ecologica e digitale del paese, promuovendo l’innovazione e la competitività delle imprese italiane e creando opportunità di lavoro e sviluppo economico nelle regioni interessate.
Le risorse assegnate
Il decreto assegna quindi risorse per un importo di 100 milioni di euro allo strumento “Smart&Start Italia”, disciplinato dal decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 24 settembre 2014, al fine di promuovere lo sviluppo delle PMI e la nuova imprenditorialità. Queste risorse provengono dal Programma nazionale “Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, nella Priorità 1 relativa alla ricerca, innovazione, digitalizzazione, investimenti e competenze per la transizione ecologica e digitale. Inoltre, a breve, coerentemente con quanto pubblicato nel decreto dell’11 maggio scorso, dovrebbero essere ufficializzati ulteriori 8 milioni destinati alle regioni del centro nord Italia.
Tramite un’apposita convenzione tra il Ministero e l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, che agisce come soggetto gestore dello strumento, vengono definiti i compiti di esecuzione e i relativi oneri di gestione nel rispetto dei limiti stabiliti dal regolamento (UE) 2021/1960, all’articolo 68, paragrafo 4.
A chi sono destinati gli incentivi
L’incentivo è destinato alle startup innovative di piccole dimensioni, costituite da non più di 60 mesi, nonché a gruppi di persone che desiderano avviare una startup innovativa e imprese straniere che si impegnano a stabilire almeno una sede in Italia. I progetti possono essere realizzati anche in collaborazione con enti di ricerca, incubatori, acceleratori d’impresa e Digital Innovation Hub.
Il sostegno finanziario ai piani di impresa presentati attraverso lo strumento “Smart&Start Italia” è condizionato al rispetto dei criteri di selezione del Programma nazionale “Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”. Tali criteri sono definiti nel documento approvato dal Comitato di sorveglianza il 2 marzo 2023, insieme ad ulteriori disposizioni relative all’utilizzo delle risorse del programma.
Il Ministero delle imprese e del made in Italy emetterà successivi provvedimenti per fornire dettagliate disposizioni in merito agli obblighi delle imprese beneficiarie durante l’accesso alle agevolazioni e nelle fasi successive del processo di agevolazione. Queste disposizioni saranno funzionali al corretto svolgimento delle attività legate all’utilizzo delle risorse del Programma nazionale “Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, comprese le verifiche effettuate dall’Agenzia.
Il progetto Smart&Start Italia
Smart&Start Italia, introdotto dal MIMIT e gestito da Invitalia, fornisce sostegno finanziario a progetti imprenditoriali nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things. Le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese possono beneficiare di questo incentivo.
I finanziamenti sono compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro e possono coprire spese per beni di investimento, servizi, costi del personale e spese aziendali. I progetti imprenditoriali devono avere un contenuto tecnologico e innovativo, essere orientati allo sviluppo di prodotti o soluzioni digitali, o essere finalizzati alla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Le spese ammissibili
Le spese ammissibili includono impianti, attrezzature, brevetti, certificazioni, consulenze tecnologiche e costi salariali. I finanziamenti sono a tasso zero e coprono l’80% delle spese ammissibili, che può salire al 90% in determinati casi. Le startup con sede in determinate regioni possono beneficiare anche di un contributo a fondo perduto.
Il finanziamento deve essere restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota ricevuta. Inoltre, sono previsti punteggi aggiuntivi per le collaborazioni con incubatori, acceleratori, investitori qualificati e per il rating di legalità. Le startup costituite da meno di un anno possono anche beneficiare di servizi di tutoring tecnico-gestionale durante la fase di avvio.
Durante la fase di valutazione, vengono attribuiti punteggi aggiuntivi alle iniziative che soddisfano i seguenti criteri: attivazione di collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, innovation hub e organismi di ricerca; operatività nel Centro-Nord e realizzazione di piani di impresa nel Sud; stipula di accordi di investimento con investitori qualificati; possesso di un rating di legalità. Inoltre, le startup costituite da meno di un anno possono usufruire di servizi di tutoring tecnico-gestionale durante la fase di avvio, fornendo supporto in ambiti come la pianificazione finanziaria, il marketing e l’organizzazione.