il progetto

Space2Sea: tracciare le risorse marine con satelliti e blockchain



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Il progetto Space2Sea mira a proteggere l’ecosistema marino italiano attraverso una piattaforma tecnologica basata su dati satellitari e blockchain, garantendo tracciabilità e sostenibilità delle risorse ittiche, con un’innovativa gestione delle informazioni per i consumatori

Pubblicato il 6 dic 2024

Luca Di Nicola

Senior Product Specialist GO INFOTEAM

Alessandro Mei

Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto sull’Inquinamento Atmosferico (IIA)



risorse ittiche (1)

Il mare è un ecosistema fragile che sempre più necessita di essere monitorato, controllato e salvaguardato sia perché, in quanto risorsa naturale, è un patrimonio da preservare, sia perché le sue risorse sono un importante fattore economico.

L’Italia, nello specifico, rappresenta il 13,5% del valore aggiunto dell’economia blu dell’Unione Europea nel 2018; alle spalle ha solo Spagna (18,8%) e Germania (16,8%), seguita a distanza dalla Francia (12,4%). Guardando al mercato del lavoro, l’Italia racchiude l’11,8% dei cosiddetti “Blue jobs”, occupando in questo caso il quarto posto a livello europeo, dopo Spagna (20,7%), Grecia (12,8%) e Germania (11,9%). Una fonte così importante non è oggi adeguatamente salvaguardata.

Benché esistano strumenti normativi che si pongono tale obiettivo, l’assenza di strumenti efficaci di monitoraggio continuo e permanente ne riduce le potenzialità. Il monitoraggio dell’ecosistema del mare, attuato con strumenti tradizionali che si basa su ispezioni in situ, risulta infatti molto dispendioso e, data la vastità del mare, alquanto inefficace.

Il progetto Space2Sea

Il progetto Space2Sea, finanziato nell’ambito del Programma Regionale POR FESR 2021-2027 della Regione Lazio, ha come obiettivo lo sviluppo di una piattaforma tecnologica basata su tecnologie satellitari per la tutela delle risorse costiere e marine. Il progetto, condotto da Digimat Spa in collaborazione con Infoteam srl e il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto sull’Inquinamento Atmosferico, si inserisce nella Strategia di Specializzazione Intelligente Regionale (RIS3) e mira a valorizzare l’economia del mare, con particolare attenzione alla tracciabilità e alla sostenibilità delle risorse ittiche.

Tecnologie spaziali e monitoraggio

L’approccio di utilizzare le tecnologie dello spazio permette di raggiungere due obiettivi: abbattere i costi del monitoraggio e realizzare un monitoraggio permanente e globale. Le tecnologie spaziali permettono di monitorare praticamente tutte le aree marittime del globo e la loro disponibilità nel tempo permette un monitoraggio continuo (dati GNSS) o con alta frequenza di rivisitazione (tecnologie dell’OT). La piattaforma di monitoraggio, in via di sperimentazione, è progettata affinché possa essere integrata con un numero crescente di servizi dedicati al mare ed orientati a fornire informazioni utili a tutti i potenziali stakeholders tra cui i maggiori sono: filiera ittica, filiera turistica, enti pianificatori e deputati alla tutela ambientale e del cittadino affinché sia informato su quanto riguarda lo stato del mare e delle sue risorse.

Integrazione della tecnologia blockchain

La piattaforma utilizzerà una tecnologia blockchain, tecnologia digitale che suscita sempre più interesse nell’ambito agroalimentare, come strumento della condivisione e certificazione delle informazioni rilevate nelle attività di monitoraggio siano esse quantitative che semplicemente qualitative. L’infrastruttura BlockChain integrata nella piattaforma sarà disponibile a tutti i servizi, erogati in modalità cloud, per condividere i dati del monitoraggio ed i risultati delle analisi.

vessel activity in the Mediterranean Sea

Source: https://globalfishingwatch.org/data/radar-illuminated-ocean/  Non-Commercial Use Only. The Site and the Services are provided for Non-Commercial use only in accordance with the CC BY-NC 4.0 license. 

Sviluppo del servizio s2

Un aspetto chiave del progetto è lo sviluppo del servizio S2, affidato ad Infoteam, PMI Innovativa, che si focalizza sul tracciamento della pesca e la certificazione delle aree di provenienza dei prodotti ittici. Questo servizio digitale sfrutta una combinazione innovativa di dati provenienti dai sistemi di tracciamento della pesca, come quelli registrati alla prima commercializzazione allo sbarco dei pescherecci, e dai sistemi AIS (Automatic Identification System), che consentono l’identificazione automatica delle imbarcazioni.

Tracciabilità e sostenibilità

Grazie all’integrazione di queste informazioni, sarà possibile ricostruire e monitorare l’intera filiera dei prodotti ittici, dalle operazioni di pesca fino alla commercializzazione. Una ulteriore innovazione è data dal collegamento di tali dati con quelli raccolti dai sistemi S1 e S3, che includono immagini satellitari e dati ambientali per il tracciamento delle navi e documentare lo stato degli ecosistemi marini e costieri. Questo approccio garantirà una visione completa e trasparente della sostenibilità delle risorse pescate.

Un sistema di tracciabilità sicuro e verificabile

Inoltre, per assicurare la massima trasparenza e autenticità delle informazioni, tutti i dati raccolti relativi ai prodotti ittici commercializzati saranno certificati tramite tecnologia Blockchain. Questo garantirà l’origine e l’immutabilità delle informazioni, fornendo così un sistema di tracciabilità sicuro e verificabile per i consumatori finali, i quali potranno consultare direttamente la provenienza del pesce che acquistano.

Oggi i consumatori sono sempre più esigenti e non si accontentano più di sapere da dove proviene il pesce che acquistano, ma vogliono conoscere anche le condizioni in cui è stato pescato. La fascia di età media, in particolare, è molto attenta alla sostenibilità alla qualità dell’ambiente. Grazie a strumenti digitali come la nostra piattaforma, è possibile fornire ai consumatori tutte le informazioni necessarie per fare scelte consapevoli.

Prospettive future

Presto, il servizio S2 entrerà nella fase di sperimentazione con il coinvolgimento di alcune marinerie, e si prevede che entro la fine della primavera del 2025 il sistema completo sarà operativo, offrendo ai consumatori uno strumento innovativo per la consultazione della filiera ittica. Questo non solo aumenterà la fiducia verso i prodotti del mare, ma contribuirà anche alla valorizzazione sostenibile delle risorse marine, tutelando l’ambiente e garantendo un approccio responsabile alla pesca.

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